Gare di e-Mtb Xc: è vero che non conteranno più le gambe?
La notizia del passaggio di Marco Aurelio Fontana in sella alla e-Bike, con l'intenzione di partecipare ad eventi enduro e forse anche al campionato del mondo di e-Mtb Xc che si svolgerà per la prima volta quest'anno a Mont Saint Anne (Canada), ha aperto le porte a nuovi dibattiti sul significato a sulle possibili dinamiche di questo tipo di gare a pedalata assistita.
In questi giorni, anche Julien Absalon sta postando diverse foto sui social in sella ad una e-Mtb, quindi si prospetta uno scenario interessante per il futuro: assisteremo di nuovo alla lotta Fontana-Absalon?
Chissà...
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Back in the South of France ! De retour dans le Sud ! #smilingmachines
Ma attenzione, perché anche altri ex come Miguel Martinez, Bart Brentjens e José Hermida utilizzano da tempo le e-Mtb e potremmo vedere in gara anche loro negli eventi titolati...
Ma la domanda principale sulle gare di e-Mtb Xc più ridondante è sempre la stessa: conteranno ancora le gambe, oppure no?
Bene, premesso che sappiamo ancora poco del regolamento di tali eventi, proviamo a fare qualche ipotesi analizzando le varie dinamiche di gara.
In salita
Ecco il punto cruciale: la salita.
Fino ad ora, le gare di e-Mtb (almeno in Italia) hanno perlopiù un'impronta enduristica, quindi basate su prove speciali prevalentemente in discesa, con tratti tecnicamente impegnativi in salita, ma a decidere era sempre il cronometro e si correva in formula individuale.
La PS dura di più rispetto all'enduro tradizionale e ci sono pause ampie tra una prova cronometrata e l'altra.
La nuova formula di “Xc elettrico” sarà diversa: le gare dovrebbero durare tra un'ora e mezza e un'ora e 45', quindi anche di più di un classico cross country.
Inoltre, girando più volte sullo stesso anello cambia completamente il tipo di sforzo, quindi anche le dinamiche di gara.
La salita diventerà quindi parte integrante della gara, ma come è normale che sia dovrà essere improntata in modo diverso.
La differenza principale, a nostro avviso, risiede nei “picchi”: se a decidere le sorti di una gara Xc classica sono di solito le accelerazioni secche, i cambi di ritmo, i picchi di potenza, con la e-Mtb questo non sarà possibile (forse).
Il motore elettrico fornisce assistenza, ma non dà la possibilità al rider di effettuare dei cambi di ritmo repentini, o meglio, si può fare, ma questa azione non è di certo quella che premia di più in sella ad una e-Bike.
Il motore elettrico rende meglio se si pedala in modo progressivo, regolare e soprattutto se si capisce a quale cadenza di pedalata e in che modalità di assistenza la propria “drive unit” rende al massimo e mantiene sempre il grip sufficiente sulla ruota posteriore.
Sì, perché non tutti i sistemi sono uguali...
In sostanza, quindi, a nostro avviso conteranno ancora le gambe in salita, meno, ma conteranno, soprattutto sulle rampe al 25% di tracciati come quello di Mont Saint Anne. Ma allo stesso tempo sarà rilevante anche l'intelligenza del rider, la gestione dello sforzo, l'autonomia della batteria (non sappiamo se sarà possibile un eventuale cambio batteria) e soprattutto il peso della e-Mtb.
Quest'ultimo punto potrebbe essere fondamentale, perché un mezzo più leggero permette non solo di guidare meglio, ma anche di risparmiare batteria rendendo di più e più a lungo.
Per lo stesso discorso, conta parecchio anche il peso del rider...
Pensateci bene ?
A proposito di peso, come potrebbero comportarsi le hardtail elettriche in questo tipo di competizioni? ?
Sicuramente sarebbero più leggere, forse più maneggevoli nello stretto, ma anche più esigenti nei tratti scassati.
Ma con delle gomme più grandi... Da valutare!
In discesa
Un altro frangente interessante delle gare di e-Mtb Xc è proprio la discesa.
Come nel cross country conterà sempre il manico, ma in questo caso il mezzo potrebbe avere un compito più rilevante.
Questa affermazione la facciamo dopo aver utilizzato diversi tipi di e-Mtb, sin dalla loro nascita, e possiamo confermare che la differenza nella guida cambia molto da modello a modello.
Il fattore più influente nella guida è sicuramente la distribuzione dei pesi: se batteria e motore sono al posto giusto e non pesano troppo, la e-Bike, contrariamente a quanto si può pensare, si guida molto meglio, e questa sensazione si avverte subito.
Molto importanti sono anche le geometrie ad hoc, il peso totale del mezzo, la rigidità dei materiali (soprattutto dell'avantreno che deve supportare un peso di oltre 20 kg), il setup e il travel delle sospensioni, il tipo di gomme e cerchi.
Soffermandosi un attimo sul discorso “ruote” bisognerà vedere quale diametro sarà più indicato per le e-Mtb da “Xc elettrico”.
Se nell'enduro a pedalata assistita le ruote da 29” si mixano a quelle da 27,5 Plus senza troppi problemi, sui percorsi cross country potrebbe cambiare qualcosa, sia per questioni di maneggevolezza nello stretto e a velocità minori, sia per motivi di peso.
Forse una ruota da 29” con gomme non troppo larghe (2,3-2,4”) ma sufficientemente rinforzate potrebbe essere il giusto compromesso, ma questa è solo un'ipotesi.
Staremo a vedere...
Insomma, oltre al manico, in discesa nelle gare di e-Mtb Xc conteranno molto di più i materiali, le personalizzazioni e il feeling con il mezzo tecnico.
Un po' come accade nel mondo delle moto.
Nel pedalato
I tratti in pianura e vallonati, paradossalmente, potrebbero essere quelli “cruciali” nei quali fare la differenza.
Sappiamo che i motori elettrici hanno un limitatore a 25 km/h, quindi oltre quella velocità... contano le gambe!
E, credeteci, spingere una e-Mtb da oltre 20 kg senza l'aiuto del motore non è per niente semplice: si fatica eccome.
Ovviamente, sui percorsi cross country, di tratti nei quali si va oltre i 25 orari ce ne sono ben pochi, ma se nelle gare di Xc quei punti servono di solito per rifiatare, per bere o guardarsi intorno, nell'Xc elettrico potrebbero essere fondamentali.
Bisognerà vedere come li affronteranno i riders, se in modo regolare o attaccando, ma queste dinamiche saranno da valutare al momento, ora possiamo solo fare delle ipotesi.
Un altro fattore importante nei trail pedalati meno veloci, magari in single track, è la modalità di assistenza.
In questi frangenti il rider dovrà valutare bene quale potenza utilizzare per mantenere sempre la giusta velocità e il giusto grip, senza “arrivare lungo” in curva, non avere lo spunto giusto per superare uno strappo ripido e così via...
Anche in questo caso, il riferimento al settore moto è automatico, ma lecito.
In conclusione...
Le gare di e-Mtb Xc potrebbero aprire nuovi scenari interessanti per il settore fuoristrada.
Parliamoci chiaro, non saranno mai come le gare Xc “classiche” né tantomeno (almeno secondo il nostro punto di vista) le sostituiranno, ma sicuramente potrebbero essere divertenti, alternative e curiose, sia per gli atleti, sia per gli spettatori.
Le gambe conteranno ancora?
In parte sì, ma conterà di più l'intelligenza, la tattica, la tecnica, il setup del mezzo e anche la forma fisica nella sua totalità, parlando di busto e braccia, che dovranno sostenere un mezzo più pesante.
In fin dei conti, anche le gare di Motocross o Enduro, nonostante la presenza del motore sono massacranti.
Per quale motivo quelle di e-Mtb Xc dovrebbero essere una passeggiata di salute?
Insomma, col numero attaccato, anche su una e-Mtb i vari Fontana e Absalon potrebbero dare spettacolo lo stesso.
Non ci resta che aspettare e vedere come saranno veramente le gare di e-Mtb Xc, senza fare ipotesi troppo affrettate.
Per tutti gli articoli riguardanti le e-Mtb vi invitiamo su eBikeCult.it
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.