Evoluzione Cannondale Moterra: dal 2016 alla Neo Carbon 2 di oggi

Simone Lanciotti
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Evoluzione Cannondale Moterra: dal 2016 alla Neo Carbon 2 di oggi

Simone Lanciotti
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Evoluzione Cannondale Moterra: quanto e come è cambiata negli anni la e-Mtb del marchio americano?
La prima è stata presentata ormai 7 anni fa e rispetto al 2016 il concetto di e-Mtb è cambiato molto.
In questo articolo (e nel video che vedete di seguito) proviamo ad analizzarne l'evoluzione e ad approfondire il comportamento di una delle ultime versioni, ossia la Cannondale Moterra Neo Carbon 2, utilizzando 7 parametri.
Iniziamo...

Prima di tutto diamo due dati importanti, ossia il peso e il prezzo.
Peso: 24,98 Kg
Prezzo: 7499€
Si tratta della Cannondale Moterra Neo Carbon 2, ossia l'allestimento subito sotto al modello di punta che, va precisato, non presenta né un prezzo (8499€), né un allestimento da modello premium.
Per una precisa scelta di Cannondale.
Prima di addentrarci nei 7 parametri è bene dare uno sguardo alla geometria che prevede:

  • Angolo di sterzo da 65°
  • Angolo piantone da 77°
  • Reach tg L: 48,5 cm
  • BB drop: 3 cm
  • Interasse tg L: 127 cm
  • Carro: 45,5 cm

Mentre le sospensioni sono, su entrambi gli assi, da 150 mm di corsa ed entrambe le ruote da 29 pollici.
Ma cosa cambia rispetto alle prime Moterra?

evoluzione cannondale moterra
La Cannondale Moterra Neo Carbon 2 di oggi
evoluzione cannondale moterra
Luglio 2019: la prima Moterra con telaio in fibra di carbonio (solo il triangolo anteriore), sospensione a quadrilatero e ruote da 29"
evoluzione cannondale moterra
28 giugno 2016: viene presentata ai media di tutto il mondo la prima Cannondale Moterra. Telaio in lega leggera con tubo obliquo scatolato, motore Bosch ruotato verso l'alto (per accorciare il carro), alloggiamento batteria (da 500 Wh) nel tubo obliquo e ruote da 27,5".

1 - Estetica più “sicura”

Certamente, la sospensione dell'attuale modello è meno originale, ma più efficace, più collaudata e anche più efficiente. Da questo punto di vista c’è un passo in avanti, ma l’estetica è più classica.
Se la prima Moterra destava reazioni amore-odio (per la posizione ruotata del motore Bosch e per l'alloggiamento a testa in giù della batteria), ma era più vicino al carattere originale e unico che ha sempre contraddistinto Cannondale, l'ultima versione bada decisamente più al sodo.
E lo si avverte anche in sella...

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Il tubo obliquo ha una forma classica e ospita la batteria Bosch PowerTube da 750 Wh

2 - Più facile da guidare

Insieme alla taratura delle sospensioni (più sensibili) e alla curva di compressione della sospensione posteriore (regressiva nella fase iniziale e progressiva sul finale della corsa) la Moterra Neo Carbon 2 è più facile da guidare, ispira confidenza più velocemente e in generale è più divertente che in passato.
Quindi, da questo punto di vista Cannondale ha fatto centro.

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Quanto del merito è da ascrivere al triangolo principale in fibra di carbonio?
Certamente questo materiale gioca un ruolo importante, ma è l'insieme e soprattutto la geometria a rendere la Moterra più facile.

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Schema sospensivo a quadrilatero con giunto Horst

3 - Geometria collaudata

Le più recenti e-Mtb ed Mtb condividono molti accorgimenti a livello di geometria che permettono loro di essere più facilmente sfruttabili: angolo di sterzo aperto anche con sospensioni di escursione non estrema (in questo caso 65° e 150 mm), interasse lungo (127 cm in tg L) e posizione in sella più protesa in avanti (tubo superiore da 63,2 cm in tg L e reach di 48,5 cm).
Un contributo importante arriva anche dal manubrio di serie da 800 mm di larghezza e da un attacco manubrio da 40 mm di lunghezza.
Quindi, la posizione in sella che richiede al biker è quella pensata per sfruttare al massimo le capacità di una e-Mtb moderna ed evoluta.

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L'angolo di sterzo è da 65° in abbinamento a una forcella da 150 mm e ruote da 29". La prima Moterra, invece, con travel da 130 mm, aveva uno sterzo da 67,5°. E durante il primo breve test si fecero sentire

6 - Il motore Bosch

Da quando la Moterra è Moterra è sempre stata dotata di un motore Bosch.
E l’evoluzione di questa drive unit ha caratterizzato anche l’evoluzione della Moterra stessa. L'ultima iterazione, il Bosch Smart System, è un riferimento nella categoria delle e-Mtb più capaci, come detto in questo video.

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5 - Il peso

La Cannondale Moterra Neo Carbon 2, in tg L, senza pedali e con camere d’aria, ha un peso di 24,98 Kg
Che è tanto, pur avendo un telaio in fibra di carbonio.
Le precedenti Moterra testate, con telaio in lega leggera, pesavano 22,5 Kg, ovvero la Moterra SE 2018 (130-140 mm) e 23,73 Kg, ovvero la Moterra LT 2 2017 (travel 160 mm), tutte con con batteria Bosch PowerPack da 500 Wh.
Da dove viene questo aumento di peso?

Certamente dalla batteria: la Bosch Powertube da 750 Wh pesa, infatti, 4,27 Kg contro i 2,6 Kg della vecchia Bosch Powerpack da 500 Wh, ovvero 1,67 Kg in più solo di batteria.

La struttura del tubo obliquo, per alloggiare al suo interno la batteria, rinuncia alla forma tubolare in favore di una con sezione a “C”.
Questa forma, per garantire solidità al telaio, richiede spessori maggiori e il peso sale.
Inoltre, sulle e-Mtb si ricorre generalmente alla fibra di carbonio per migliorare il rapporto leggerezza/solidità rispetto a un telaio in lega, ma le migliorie sono limitate.
In genere intorno al chilogrammo, se non anche meno.
Infine le ruote: la Moterra Neo Carbon 2 ha ruote da 29”, mentre la prima Moterra le aveva da 27,5”. 
Il che su mezzi con sospensioni di tale escursione significa una differenza di qualche etto.

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Tutti i cavi (meno quello del freno anteriore) si infilano nell'attacco manubrio, predisposto per il passaggio interno. Estetica più pulita, sì, ma manutenzione e regolazioni più complicate (come su moltissime altre Mtb ed e-Mtb di oggi).

6 - Cosa non convince?

Sono due gli aspetti a convincere meno.
Il passaggio interno dei cavi è bello esteticamente, ma concentra un gran numero di cavi nella parte superiore del tubo di sterzo, complicando la vita a chi, anche occasionalmente, dovesse cambiare l’attacco manubrio, modificarne l’altezza e soprattutto sostituire le guaine di reggisella telescopico o freno posteriore.
Vale davvero la pena complicare la facilità di manutenzione-regolazione per l’estetica?
Questo discorso non vale solo per la Moterra, ma su questa bici non possiamo non farne menzione, perché i cavi del manubrio (ad eccezione di quello del freno anteriore) si infilano nell'attacco manubrio, complicando manutenzione e piccole regolazioni.

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I freni sono Shimano SLX

Il prezzo: 7499€.
Se non consideriamo eventuali sconti (che specie in questi mesi è molto probabile trovare in negozio), è abbastanza allineato a quello di altre bici di marca “pesante”, cioè di un certo blasone, quale il marchio Cannondale possiede.
Ma la qualità dei componenti scelti è di livello medio-basso in relazione al prezzo (al pari di altre e-Mtb di pari livello e prezzo).
Soprattutto per sospensioni, ruote e gomme.
I freni fanno eccezione: sulla bici test abbiamo trovato gli Shimano SLX invece degli MT-520 previsti di serie, mentre i dischi sono gli Shimano SM-RT64 (cioè quelli previsti di serie), non Icetech e di livello Deore, entrambi da 203 mm.
A nostro avviso su una e-Mtb del genere (cioè pesante) i dischi non Icetech sono una soluzione da non sconsigliare.

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La Cannondale Moterra Neo 3 con telaio interamente in lega leggera

7 - Quale Moterra Neo scegliere?

L’allestimento della Cannondale Moterra Neo Carbon 2 è interessante e a non convincere è il suo prezzo finale.
Con un allestimento leggermente meno raffinato, un telaio interamente in lega leggera, ma un prezzo di listino più basso io sceglierei la Moterra Neo 3.
Cioè 7499€ versus 5999€.
Ovvero, 1500€ in meno, seppure con un telaio in lega e, presumibilmente, con un peso leggermente superiore.

Qui tutti i nostri articoli più recenti sulle Moterra e qui gli articoli e i test sulle prime Moterra.

Per informazioni Cannondale.com

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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