Il lancio della nuova Scott Spark ha fatto accendere diversi dibattiti sulla escursione delle bici da Xc e sui possibili sviluppi delle full da gara.
In particolar modo, a creare un po' di (comprensibile) confusione tra gli appassionati sono le scelte molto contrastanti tra le varie aziende: c'è chi “osa” e punta dritto su travel abbondanti con montaggi azzardati (tipo Scott con la Spark) e chi invece sceglie soluzioni più classiche o addirittura escursioni ridotte (tipo Trek con la Supercaliber).
Ma qual è la soluzione ideale?
Possono due mezzi così diversi competere sugli stessi percorsi?
E soprattutto, cosa cambia realmente in sella?
Ragioniamoci insieme...
A chi serve più escursione?
Il travel da 120 mm avanti e dietro, fino a poco tempo fa era destinato alle trail bike, poi alle down country e ora è diventato un “must” su alcune full da Xc, Spark compresa.
Ma chi dovrebbe scegliere questo tipo di bici?
Di sicuro chi cerca un mezzo “totale”, capace di dare il massimo sia in gara, sia sui sentieri più impegnativi e nei bike park non troppo estremi.
Sì, perché al contrario delle trail bike classiche, le full da Xc con escursione più abbondante hanno anche delle geometrie specifiche (vedi piantone molto verticale) e caratteristiche tecniche che offrono grandi prestazioni anche in pedalata e non solo in discesa, come pensano in tanti...
E' vero, il peso a volte è leggermente superiore rispetto ai mezzi che siamo stati abituati a vedere finora, ma non di molto...
In sostanza, quindi, se le full da 100 mm vi stanno un po' strette, ma non volete rinunciare alle gare, la tendenza di aumentare il travel mantenendo le caratteristiche “racing” del telaio potrebbe tendervi la mano.
Chi può farne a meno?
Gran parte degli appassionati di Xc e Marathon non riesce a portare al limite nemmeno la full da 100 mm. O magari partecipa a gare in cui una buona front basta e avanza.
Quindi perché spingersi ancora oltre?
Osservazione lecita...
Ecco, in questi casi una full da Xc a lunga escursione potrebbe essere superflua, soprattutto se non si hanno altri obiettivi particolari ad esclusione di quelli agonistici.
Proprio per questo motivo, alcune aziende non puntano ancora su mezzi da Xc con escursioni abbondanti, oppure propongono la doppia scelta tra 100 e 120 mm classificando i mezzi in due categorie: Xc e down country.
Ma cosa cambia (davvero) in sella?
Molti pensano che le “nuove” full da 120 siano goffe in salita, oppure troppo pesanti, non adatte ai percorsi veloci e così via...
In realtà, le differenze principali sono altre, ovvero la sicurezza e il divertimento.
Con un travel più abbondante, abbinato a geometrie specifiche puoi permetterti di “giocare” di più, ma in sicurezza: la bici perdona di più ed affrontare le situazioni difficili diventa meno impossibile.
Nel frattempo, in salita non si perde assolutamente niente, se le geometrie sono ben studiate: parliamo con cognizione di causa e non per sentito dire, quindi fidatevi.
La bici da Xc con geometrie tradizionali ed escursioni ridotte ti porta ovunque e ti fa divertire lo stesso, ma perdona meno e a volte ti porta a giocare qualche “jolly” di troppo, stressando di più i materiali come ruote, gomme e sospensioni stesse.
In sostanza, meno travel sta a significare meno margine e una guida più nervosa, che può piacere o meno, ma è un dato di fatto.
Chi ha ragione?
A nostro avviso non esiste una scelta giusta o una sbagliata, sono semplicemente tattiche aziendali e proprio per questo motivo il mercato propone una vastissima quantità di mezzi alla portata di tutti.
La scelta sta ad ognuno di voi, che potrete decidere in base al prezzo, all'estetica, alle necessità, ai tracciati preferiti, al livello tecnico e a tanti altri fattori più o meno personali.
Insomma, non facciamo la guerra anche tra di noi!
In conclusione...
Non sappiamo con precisione quale sarà il futuro sulla escursione delle bici da Xc, ma di certo siamo in un periodo caldo e ricco di cambiamenti, che potrebbero lasciare il segno oppure invitare a fare un passo indietro.
Chissà...
La nostra ipotesi, però, rimane sempre quella che abbiamo fatto in questo articolo:
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.