ANNECY - La Nukeproof Mega 275 di Sam Hill è una delle Mtb più osservate da quando la leggenda australiana è passata all’enduro.
Per i meno esperti del mondo gravity, Sam Hill è stato più volte Campione del Mondo Dh e vincitore di Coppa del Mondo, ha rappresentato e rappresenta tutt'ora il genio e la sregolatezza capace di vincere e perdere in ogni momento.
Rimane nella mente, ancora più di tante vittorie, la manche durante il Campionato del Mondo in Val di Sole del 2008, quando dopo una delle più incredibili discese mai viste, cade all'ultima curva, perdendo il primo posto che era già ampiamente nelle sue mani.
Il video sotto rappresenta tutto Sam Hill.
Durante il Press Camp Mavic di Annecy, abbiamo avuto modo di conoscere e girare insieme a Anne-Caroline Chausson, Fabien Barel e Sam Hill, e vi abbiamo raccontato, in questo articolo, quanto sia stata un’esperienza unica.
Non nascondo che Sam Hill è da sempre uno dei miei rider preferiti, uno dei miei miti.
Così ne abbiamo approfittato per dare uno sguardo alla Nukeproof Mega 275 di Sam Hill e chiedergli come sia iniziata la sua avventura nell’enduro.
- Sei uno dei rider più amati di sempre e nel Dh eri ancora un punto di riferimento, perché hai deciso di lasciare?
- Per iniziare una nuova sfida. Ho deciso di prendere una pausa dal Dh dopo tanto tempo, non era più eccitante come prima. Ho partecipato ad una gara di enduro e mi è piaciuto subito lo stile con il quale si corre, e mi diverto di più, sono in bici per più tempo. L’enduro mi ha dato più motivazioni e così ora lo preferisco.
- Stai ottenendo ottimi risultati nelle Ews, stai lottando per la vittoria finale, quando hai capito che l’enduro era la tua strada?
- Circa due anni fa ho partecipato ad un paio di gare e anche lo scorso anno. Mi sono divertito, mi piace che le discese sono più lunghe, la guida è più istintiva e più tecnica rispetto al Dh odierno dove i percorsi stanno diventando meno tecnici, ma molto più veloci. Questo è ciò che mi piace e i risultati sono un po’ una conseguenza.
- Continui ad utilizzare i pedali flat: non pensi che con così tanto dislivello e rilanci da effettuare durante alcune Prove Speciali possa essere uno svantaggio? O è diventata una sorta di religione e tu sei il messia? ?
- Sì, sempre pedali flat. Mi sento così a mio agio con i flat, ho sempre girato e gareggiato così. Fa parte di me, del mio stile di guida, e anche se pago qualcosa nei tratti più pedalati, in discesa permettono di esprimermi come voglio.
- Come è cambiata la tua preparazione fisica per le gare di enduro?
- Innanzitutto ho cercato di mettermi più in forma, e perdere un po’ di peso. Non è più uno sprint di 3, 4 o 5 minuti, ma 5, 6 Prove Speciali anche più lunghe al giorno.
Non ho cambiato molte le abitudini che avevo prima ma adesso sicuramente per reggere tutte queste ore di gara durante il giorno passo molto più tempo in sella alla mia bici.
Qui trovate altri bike check dei pro'.
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Sull'autore
Stefano Chiri
Mi piace la guida off-road, in sella alla bici e alla moto, ho una vocazione gravity-fun e per me lo stile in sella è tutto. Se non riesco ad essere velocissimo, cerco di essere stiloso... Su MtbCult mi occupo di Mtb da enduro e da trail riding