È davvero ora di cambiare bici?
Oppure basta soltanto qualche upgrade?
Per gli appassionati più esperti, rispondere a queste domande potrebbe essere facile (non è scontato), mentre chi ha iniziato da pochi anni e magari con una Mtb già usata, potrebbero avere qualche difficoltà in più e fare qualche mossa sbagliata.
In effetti, le proposte del marcato sono parecchie e cadere in tentazione è facilissimo...
Nelle prossime righe vogliamo darvi qualche indicazione per aiutarvi a capire quando è davvero ora di cambiare bici e quando, invece, con una rinfrescata ai componenti potreste avere ancora un mezzo validissimo.
IL TELAIO È OK?
La prima domanda da porsi è questa: come sta il telaio?
Ovviamente, le condizioni della struttura portante hanno la precedenza su tutto il resto, anche perché di solito il telaio è la parte che costa di più, quindi il fatto di cambiare o non cambiare bici dipende molto dal suo stato.
Se il telaio non ha segni di usura che compromettono il funzionamento o la sicurezza è già un'ottima cosa. Nel caso in cui ci fosse qualche strusciata superficiale di troppo, si può sempre pensare ad un restyling estetico con delle decals oppure alla riverniciatura: oggi ci sono diversi professionisti specializzati nel settore bici, che fanno dei lavori davvero eccezionali a prezzi onesti.
Ricordate, però, che il telaio riverniciato potrebbe perdere la garanzia, se è ancora coperto da essa.
Un'ultima raccomandazione: se cercate la performance a tutti i costi e siete molto sensibili, ricordate che dopo qualche anno (non c'è una regola fissa) il telaio in carbonio potrebbe perdere in rigidezza, compromettendo la reattività della bici stessa.
Sono sfumature che non tutti riescono a cogliere, ma è sempre bene parlarne...
IL FEELING C'È ANCORA?
Dopo tutto, è sempre una questione di feeling: se c'è ancora quella sintonia con la bici, se ci fa divertire ancora tanto e se fatichiamo per portarla al limite, allora forse conviene godersela ancora per un po'.
Il feeling, o meglio ancora la confidenza di guida dipende da diversi fattori, che riguardano le geometrie, lo schema sospensivo, i materiali, i componenti, lo stato di usura...
Non c'è un solo dettaglio che fa la differenza, ma è tutto l'insieme.
Se vediamo che, nonostante qualche upgrade sui componenti, la bici non riesce a seguirci nei passaggi più ostici o veloci che riusciamo ad affrontare grazie ad un livello di allenamento superiore, forse sta diventando obsoleta o comunque non più adatta alle nostre esigenze.
Questo capita spesso con i telai in alluminio da Xc e Marathon, un ottimo materiale per i neofiti, ma non il massimo per i bikers più evoluti, in grado di affrontare sentieri più impegnativi e sconnessi.
CONTROLLATE GLI STANDARD
Il mondo della Mtb è in continua evoluzione e (purtroppo o per fortuna) gli standard cambiano frequentemente.
Negli ultimi 2-3 anni, di cambiamenti veramente importanti da questo punto di vista non ce ne sono stati, ma se possedete una bici di 5-6 anni fa, potreste avere a che fare con qualche standard “vecchio”.
Sia chiaro, non è detto che questo influisca sul piacere di guida e nelle prestazioni, ma di sicuro potrebbe creare dei problemi in caso di guasti o operazioni di manutenzione.
Per fare un esempio pratico, chi possiede una Mtb con ruote da 27.5” potrebbe avere qualche difficoltà a trovare gomme o cerchi adatti, perché attualmente le aziende producono principalmente ruote da 29”.
Stesso discorso per i telai non Boost (12x142 mm) o per la guarnitura doppia, che sono ormai scomparsi.
Insomma, se la vostra Mtb non è al passo coi tempi dal punto di vista degli standard, vi consigliamo di venderla prima che diventi troppo vecchia e si svaluti ancora di più.
Se invece questo non vi preoccupa, vi trovate ancora bene e volete che la vostra Mtb “muoia” sotto le vostre gambe, allora il problema non sussiste: sfruttatela fino alla fine e poi si vedrà...
L'IMPORTANZA DEI RICAMBI
Il problema dei ricambi è in parte correlato a quello degli standard, ma non del tutto.
Qui si parla anche di annate e modelli dei vari componenti, che ogni tanto andrebbero revisionati per avere un funzionamento ottimale della Mtb.
Ma se un determinato componente non è più in produzione ed i ricambi non si trovano, quando c'è da fare manutenzione nascono i problemi.
Facciamo anche qui un esempio pratico: abbiamo una forcella del 2014, con la quale ci troviamo ancora benissimo, ma tutto ad un tratto non si trovano boccole, parapolvere e ricambi vari. Quella forcella, pian piano perderà efficienza e ripristinarla diventerà impossibile.
Questo vale per le sospensioni, ma anche per la trasmissione o per tutti gli altri componenti più o meno legati agli standard.
Finché si tratta di sostituire uno o due componenti okay, si può fare, ma poi si arriva ad un limite oltre il quale conviene comprare la bici nuova.
In quel caso non c'è altra scelta...
GLI UPGRADE “INTELLIGENTI”
Se c'è bisogno di una svecchiata ai componenti, ma tutto sommato vi trovate ancora bene con la vostra Mtb, fatevi due conti per capire se ne vale la pena oppure no.
Molto spesso, infatti, fare degli upgrade può costare quanto, se non di più, di una bici nuova.
L'unica differenza è che gli upgrade si possono fare anche uno per volta, ipotesi da non scartare se non volete sborsare una grossa cifra tutta insieme.
Molto spesso, bastano delle “modifiche intelligenti” per ritrovare l'entusiasmo sulla Mtb di sempre: gomme, ruote e sospensioni sono i componenti che influiscono di più sul piacere di guida e sulla performance.
Non che gli altri siano da meno, ma le differenze più tangibili si trovano soprattutto quando si lavora su questi tre particolari tecnici.
Le gomme sono quelle che toccano per prime il terreno, il feeling di guida cambia tanto da un modello all'altro.
Le ruote idem, un canale più largo, un materiale più performante ed un peso inferiore e dei ruotismi più scorrevoli possono rendere la bici molto più facile e divertente da guidare.
Le sospensioni “filtrano” le sconnessioni e ci aiutano a superare i nostri limiti, perdonando qualche errore in più: se il travel è sufficiente e se lavorano a dovere, il divertimento è doppio!
Quindi, se dovete fare degli upgrade iniziate da qui, poi diteci com'è andata.
E SE MI INNAMORO?
Quando si parla di passioni, molto spesso si perde la razionalità e non c'è upgrade che tenga.
«Voglio quella Mtb, punto e basta!».
È come quando si passa davanti ad una vetrina e ci si innamora di un paio di scarpe: è inutile provare altri modelli: ormai è fatta, dobbiamo portarle a casa!
La bici è uno sfizio, un (costoso) gioco per adulti e quasi sempre chi sostituisce la propria Mtb lo fa più per il piacere di avere in garage l'ultimo modello presentato, che per vera necessità.
È così da sempre e probabilmente lo sarà per sempre.
Cambio elettronico, sospensioni automatiche, geometrie moderne, colorazioni accattivanti... Resistere è davvero difficile, ne sappiamo qualcosa!
IN CONCLUSIONE...
È davvero ora di cambiare bici?
Per capirlo occorre farsi due calcoli e valutare quanto ancora ci stiamo divertendo con quella attuale.
A volte basta qualche piccola modifica sui componenti per ritrovare l'entusiasmo, altre conviene optare per un prodotto nuovo.
In ogni caso, vi consigliamo prima di tutto di trattare con cura la vostra Mtb, perché potrebbe avere ancora tanto da trasmettervi: accecati dal bagliore delle ultime uscite, spesso ci si dimentica delle avventure passate con “lei”, che invece hanno il loro peso ed invitano a portarle rispetto.
Di quest'ultimo punto ne abbiamo già parlato nell'articolo qui sotto:
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.