Alle 12:06 di domenica prossima partirà l’avventura di Jaroslav Kulhavy e Christoph Sauser alla Cape Epic 2015.
La lora gara sarà seguita da migliaia di appassionati e per tale occasione Specialized ha pensato a una versione custom della S-Works Epic dei due atleti.
Come da tre anni a questa parte, le bici del team Specialized ufficiale vengono allestite sulle specifiche degli atleti. Trattandosi di una gara estrema per mezzi e uomini le accortezze rituali non bastano.
Il peso del pronostico su Kulhavy e Sauser è notevole: Kulhavy, oltre ad essere il campione olimpico in carica, è anche il campione del mondo marathon in carica; Sauser, invece, vanta 4 vittorie alla Cape Epic.
Il meccanico che ha allestito queste bici partendo da zero è sempre lui, Benno Willeit, italiano di Brunico. La sua esperienza in campo Cape Epic è consistente.
Willeit ha una grande stima di Sauser che si appresta a correre la sua ultima Cape Epic. «Sarà dura rimpiazzarlo…» ha detto il meccanico.
Per Christoph Sauser è stato realizzato un tuning ad hoc del Brain posteriore: «Mi piace averlo un po’ più fermo, sia in compressione che come precarico. La pressione è di circa 155 Psi alla Cape Epic».
Una delle novità della Cape Epic è la Rock Shox Rs-1 a bordo della bici di Sauser. Ne utilizzerà una da 100 mm visto che il terreno di gara sarà particolarmente dissestato. «Nelle gare in Europa - ha detto Sauser - ne utilizzerò una da 90 mm di corsa con un setup più aggressivo. Il disegno a steli rovesciati sarà un aiuto perché permette alle tenute di essere sempre lubrificate e pulite durante le tappe della Cape Epic».
Ci sarà spazio per un doppio portaborraccia a bordo e un kit Swat da posizionare sul tubo obliquo. «All’inizio ero scettico - ha detto Sauser - ma dopo un po’ ho iniziato ad amare il fatto che tutto quello serviva era lì dentro e le tasche erano libere. E tutto resta pulito».
Nuove sono anche le manopole Specialized al silicone che aumentano il grip con il manubrio, senza muoversi.
Lo Sram XX1 permette un’estrema pulizia del manubrio: solo tre cavi. Sauser utilizza i freni Sram Guide con dischi da 160 mm e una corona anteriore da 34 denti della Rotor.
Per quanto riguarda le gomme, Sauser ha scelto le Renegade Control da 1,95”.
«Hanno una scorrevolezza fantastica. Pressione 26/27 Psi che aumento di circa due punti durante le giornate più calde».
Le differenze reali fra le bici dei due atleti sono davvero minime. Holgar Frieden, uno dei meccanici del team, le mette in evidenza di seguito.
«Per quanto riguarda i componenti, Christoph preferisce una corona da 34 denti della Rotor, mentre Jaroslav corre con una corona Sram da 36 denti con il misuratore di potenza Sram Quark. Christoph preferisce un reggisella senza arretramento, mentre Jaroslav ne predilige uno arretrato. Anche sul fronte freni ci sono sottili differenze, a secondo dei loro gusti».
«Ho un feeling con la corona da 46 denti - ha dichiarato Kulhavy - la uso da due anni e voglio continuare a usarla. La presenza del Brain sia davanti che dietro è un bell’aiuto alla Cape Epic perché non devi occuparti delle sospensioni. E’ un bel vantaggio. Uso lo Sram Quark per analizzare i dati e farne tesoro per il futuro: non si può mai sapere».
Al di là della colorazione custom del telaio, i componenti che i due atleti utilizzeranno alla Cape Epic sono sostanzialmente gli stessi che si possono acquistare in negozio.
E in effetti, a parte il power meter, le corone Rotor, freni Sram Guide e la forcella Rock Shox Rs-1, è la stessa bici che abbiamo provato qualche mese fa.
Fonte Iamspecialized.com
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Redazione MtbCult
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