Tre anni fa scrivevo: di quanta elettronica hai davvero bisogno?
E oggi quella domanda si perfeziona e diventa: dove l’elettronica ha davvero senso su una Mtb?
L’evoluzione è molto rapida e ciò che stiamo vedendo ora sono le prime applicazioni di chip, algoritmi e servomotori sulla nostra Mtb.
Ma sono sempre davvero utili e irrinunciabili?
Alcuni di essi, sì, già lo sono, mentre altri lasciano intravedere un bel potenziale.
Per ora, a mio avviso, le applicazioni migliori sono le seguenti, in ordine di importanza-utilità:
- - le e-Mtb
- - i vari sistemi di rilevazione della prestazione e della posizione
- - sistemi di illuminazione-rilevazione del traffico (leggasi Garmin Varia)
- - misuratore di potenza
- - sospensioni elettroniche (tipo RockShox Flight Attendant)
- - reggisella telescopico elettromeccanico
- - cambio elettromeccanico
- - cambio automatico (per ora solo su alcune e-Mtb)
- - ABS per bici
- - controllo pressione pneumatici
E cosa potremmo aspettarci nel prossimo futuro?
Dove l’elettronica ha davvero senso su una Mtb, secondo me, lo stiamo vedendo in questi ultimi tempi.
Vedo una generale maggiore disinvoltura nell’utilizzare hardware e software a supporto del biker e credo-immagino-auspico che un giorno arriveranno questi dispositivi a bordo di una Mtb:
- controllo pressione delle gomme e suggerimento pressione in base alle condizioni di utilizzo
- telemetria analitica: analizzo la tua guida e suggerisco le modifiche da fare alle sospensioni
- analisi della traiettoria tramite la fluidità di guida
- allenamenti personalizzati
- analisi post-allenamento sempre più precise
Più altre cose alle quali da qualche parte nel mondo stanno pensando e di cui non si ha ancora notizia.
Ma arriveranno…
Quindi, l’elettronica che noi oggi conosciamo sulla Mtb è solo un primo passo e diventerà più concreta e davvero apprezzata quando non sarà più a benefico di pochi, ma di tutti.
Per questo però ci vuole tempo.
Nel frattempo, se potete, non sommergetela di scetticismo, ma lasciate all’elettronica un po’ della vostra curiosità.
E le e-Mtb?
Beh, qui l’elettronica ha fatto vedere di cosa è capace e ha spalancato le vedute a chiunque l’abbia provata con un minimo di curiosità.
Sono un altro modo di "fare mountain bike”: non meglio, né peggio della Mtb tradizionale, ma solo un’ulteriore possibilità.
Una cosa totalmente diversa che, per questi motivi, merita di stare in cima alla lista delle applicazioni migliori.
In conclusione
Magari si può rinunciare a un cambio elettromeccanico, è vero, ma nel frattempo è diventato difficile se non impossibile rinunciare alle e-Mtb (quando se ne scoprono le potenzialità), alla rilevazione delle prestazioni e della posizione (ovvero alle potenzialità offerte oggi dai sistemi Garmin, Bryton, Wahoo, Hammerhead…), ai dispositivi come il Garmin Varia e in misura sempre decrescente alle altre voci della lista di sopra.
L'elettronica e le sue applicazioni, quindi, non sono un male da cui stare alla larga, bensì un mondo da osservare con curiosità.
Anche lo smartphone con cui state leggendo questo articolo, agli esordi, è stato visto con scetticismo, eppure...
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.