Tocca alla 29 pollici, il diametro di ruota che ha rivoluzionato il mondo della Mtb e ha proposto ai biker un nuovo modo di intendere questo mezzo. L'evoluzione di questo standard è ancora in corso, perché ogni anno si registrano passi in avanti importanti.
La rivoluzione è partita dall'America, prima con Gary Fisher e poi con Niner, il primo brand interamente focalizzato sulle 29er, e adesso ogni marchio ha in gamma almeno un modello con il diametro di ruota più grande che esista.
Dopo aver analizzato le caratteristiche della 26 pollici e della 27,5 pollici, tocca alla 29.
Le differenze rispetto al diametro classico, ossia la 26", sono enormi, abissali, impressionanti, soprattutto se abbinate a geometrie di telaio e sospensioni sempre più efficienti e divertenti.
Le caratteristiche della 29 pollici
Addentriamoci nell'analisi delle caratteristiche tecniche di questa misura di ruota, seguendo lo schema utilizzato per gli altri diametri, ossia:
1 - travel della bici: Xc, trail, enduro e gravity
2 - stile/capacità di guida
3 - tipologia di uso della bici
1 - Travel della bici
Esiste una regola empirica seconda la quale una Mtb 29er con 120 mm di travel "equivale" ad una 26er con 150 mm di travel. L'equivalenza è sul piano della capacità di affrontare gli ostacoli e sul tipo di riding che queste bici permettono.
La differenza, quindi, potrebbe essere di 30 mm dal punto di vista del travel e in linea di principio questa regola è ancora abbastanza valida, ma dato che il mondo delle 29er sta cambiando di continuo, non ci stupiremo se presto non avesse più alcun significato. E' interessante a questo punto analizzare, così come abbiamo fatto per gli altri diametri, i vari settori:
- Xc (0-110 mm): è questo l'ambito nel quale il mercato tende a privilegiare le 29, ossia quello delle hardtail da Xc e da Gran Fondo. Qui l'arrivo della 29 ha cambiato tantissimo le carte in tavola e ha ridato nuova linfa alle hardtail.
I valori di travel compresi fra 80 e 110 mm sono oggi un dominio quasi esclusivo della 29 pollici, mentre la 27,5 sta iniziando a trovare una sua collocazione, sempre riferendosi ai modelli da competizione.
La 26, invece, è rimasta, ma quasi sempre come alternativa più economica e più classica.
Perché è accaduto ciò? Perché qui la 29er riesce ad esprimere il meglio di sé: migliore roll over (ovvero migliore capacità di passare oltre gli ostacoli), maggiore stabilità, più trazione e più comfort sono tutti benefici che chi fa della Mtb un utilizzo agonistico riesce facilmente ad apprezzare. Ci riferiamo soprattutto al mondo degli amatori e ai biker che iniziano a pedalare offroad: un mezzo che dia loro subito maggiore sicurezza e confidenza in discesa diventa una scelta molto gettonata.
Ovviamente c'è anche l'altra faccia della medaglia: una 29" pesa di più e per avere delle caratteristiche dinamiche soddisfacenti occorre puntare prima di tutto su ruote di alto pregio (cerchio leggero e massima rigidità torsionale) e su alcuni componenti occorre fare delle scelte molto mirate, come sui rapporti e la larghezza del manubrio.
Essendo le ruote di diametro maggiore, occorre scegliere delle corone con meno denti (sotto il 38 o il 39 per la più grande e il 26 o il 24 per la più piccola) e un manubrio più largo per compensare la maggiore inerzia della ruota anteriore ai cambi di direzione. Nell'uso Xc la 29er ha raggiunto una maturità tecnica notevole ed è senza dubbio l'ambito dove sta spopolando.
- Trail (111-140 mm): anche qui trova un gran numero di proseliti, in forte crescita. Gli americani stanno spingendo forte con le full 29er di travel medio e i risultati sono notevoli. E' il settore dove quest'anno si è visto il maggior numero di novità. I marchi leader hanno tutti proposte molto interessanti in questa fetta di travel. I vantaggi sono molteplici: l'affinamento delle geometrie dei telai ha reso possibile agli utenti uno sfruttamento della ruota da 29er negli ambiti più disparati. Più grip, più stabilità e allo stesso tempo una maneggevolezza sempre migliore rendono le trail bike da 29er sempre più divertenti e facili.
- Enduro (141-170 mm): qui solo in pochi si sono spinti e con risultati interessanti. Al crescere del travel si deve fare i conti con gli ingombri della ruota da 29er. La 27,5 pollici permette un impiego ancora valido in questa fetta di travel per via della già menzionata somiglianza dimensionale con la 26 pollici, mentre la 29er, per ora, deve arrendersi. Difficile al momento salire oltre i 155 mm di travel della Specialized Enduro 29er. L'abbinamento però di travel generosi e ruote grandi, se supportato da una geometria adeguata e da componenti di alto pregio (in primis le ruote), dà risultati notevoli, spostando i limiti molto in avanti. C'è un unico inconveniente: una bici con queste caratteristiche costa, e spesso anche molto.
- Gravity (171 mm e oltre): qualcuno ci ha pensato, ma alla fine è difficile immaginare un futuro in questo ambito per la 29er. Forse la 27,5 ha più chance, ma, come ci insegna la storia della Mtb, mai dire mai.
2 - Stile e capacità di guida
La 29er perdona tanto, tiene meglio la strada in discesa, si arrampica con più facilità, è più comoda, supera magicamente quasi tutti gli ostacoli e richiede meno sforzo nella guida in generale. Se a ciò si abbinano le geometrie di ultima generazione, ecco servito un mix micidiale, che apre una breccia profonda nei cuori degli appassionati. La 29er si fa fatica a catalogarla come la bici per chi cerca una guida più facile e meno impegnativa: se in discesa si vuole stare tranquilli e sentirsi più sicuri è un'ottima scelta, ma lo è anche per chi vuole spingere forte, perché i limiti di tenuta e di grip sono superiori. Si paga qualcosa in termini di maneggevolezza, ma molto dipende dal tipo di ruote e soprattutto dal manico.
3 - Tipologia di uso della bici
Fino ad un valore di travel di 155 mm è praticamente identico a quello di una 26". Questo risultato è stato possibile grazie allo sforzo compiuto negli ultimi anni dall'intera industria della Mtb. Ed è un gran bel risultato.
In linea di principio, però, se si fa il paragone con gli altri diametri di ruota, la 29 pollici ne esce come la misura più indicata per chi cerca un mezzo facile da guidare e più sicuro-stabile. E' difficile affibbiarle l'etichetta di "ruota per una guida più tranquilla", perché tutto dipende da chi guida.
Di sicuro è la ruota che richiede il periodo di adattamento più lungo (ovviamente se si proviene da una 26") e impone anche dei cambiamenti nello stile di guida e di pedalata: la maggiore inerzia delle ruote richiede una pedalata più rotonda in salita e in discesa, se si vuole andare forte, una guida più "fisica".
E per concludere un veloce confronto
Per concludere abbiamo riassunto nel box in giallo i pro e i contro dei tre diametri di ruota. In questo si ha una visione schematica di quanto detto anche negli articoli precedenti sulla 26 pollici e sulla 27,5 pollici.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.