Ieri abbiamo iniziato ad affrontare un tema molto importante per tutti i biker, a prescindere dalla loro vocazione, ovvero il diametro della ruota.
La misura classica, come abbiamo visto in questo articolo, nonostante sia fortemente minacciata da due nuovi standard, ha ancora molte frecce al suo arco.
La concorrenza però è molto forte e salendo di diametro si incontra quella che l'industria della Mtb definisce la misura di mezzo, ossia la 27,5 pollici o 650B.
E qui occorre subito fare una precisazione: la 27,5 pollici in realtà non è una 27,5 pollici, ma piuttosto una 27,18, quindi di fatto una misura che non si colloca esattamente fra una 26 e una 29.
27,18 pollici sono un valore che "somiglia" molto a 26" ed è per questo che molte ruote da 27,5 pollici nominali (diciamo così) possono essere montate su telai studiati per le 26 pollici.
Già questo aspetto mette in evidenza che le differenze ci sono, ma non sono così marcate.
E' interessante a questo punto analizzare i perché della crescente popolarità di questa misura di diametro di ruota.
Prima di partire con l'analisi tecnica, una curiosità: da dove viene fuori il nome 650B? Si tratta di un vecchio sistema di misura di ruota francese: la larghezza del copertone e il diametro del cerchio portavano ad una ruota da 650 mm di diametro combinando diversi fattori fra loro, fra i quali lo spessore della gomma. La lettera B indicava uno spessore del battistrada di valore medio che, montato su un cerchio da 26 portava ad una ruota da 650 mm di diametro.
Dove è veramente forte la 650B?
Per rispondere torniamo ai tre parametri individuati ieri, ovvero:
1 - travel della bici: Xc, trail, enduro e gravity
2 - stile/capacità di guida
3 - tipologia di uso della bici
e iniziamo ad analizzarli.
1 - Travel della bici
Le somiglianze con la 26 pollici sono notevoli anche in termini di travel. Non c'è una sovrapposizione completa, ma poco ci manca. Questo perché le dimensioni delle due ruote sono molto simili fra loro, ma ciò nonostante le differenze rimangono comunque avvertibili. Da quando Nino Schurter ha vinto in Coppa con una 27,5" quella parte del popolo degli agonisti che non si era fatta convincere dalla 29 pollici, all'improvviso ha iniziato a mostrare una curiosità crescente verso questa misura che saggiamente (e ipocritamente) l'industria definì subito "di mezzo".
Xc (0-110 mm): l'avere una ruota con maggiore capacità di roll over è un bel vantaggio, soprattutto se si considera che il peso non subisce gli aggravi che invece una ruota da 29 porta con sé. Altro dettaglio a favore della 27,5 pollici è la lunghezza dei raggi ridotta rispetto ad una ruota da 29 e ciò equivale, almeno in linea teorica, ad avere un mezzo ancora più reattivo.
I vantaggi quindi sono, per chi fa Xc, un assetto in sella più simile a quello di una 26 (e se si proviene da una 26 il passaggio alla 650B è poco traumatico), uno stile di guida più improntato alla reattività e all'agilità rispetto a quello di una 29" e un peso più simile a quello di una 26".
Gli svantaggi sono, per ora, legati alla disponibilità sul mercato di una gamma di componenti vasta quanta quella del settore 26 e 29 pollici;
Trail (111-140 mm): secondo molti è questo il terreno dove la 27,5 pollici sostituirà la 26, ma è presto per dirlo. Come noteremo nella prossima puntata, il numero di Mtb con ruote da 29" e travel intermedio è in forte crescita e nel 2013 si sono viste più 29er con queste caratteristiche che non Mtb con ruote da 27,5". E' meglio non cantare subito vittoria.
Enduro (141-170 mm): al pari dell'Xc è una disciplina che può essere declinata in chiave agonistica e, pertanto, richiede alle bici delle caratteristiche dinamiche di alto livello. A cominciare dalle ruote e dalle masse periferiche in particolare. Qui la leggerezza è cruciale per fare in modo che la bici sia facile da guidare quasi quanto una 26, ma al tempo stesso più stabile e precisa in velocità e sugli ostacoli.
Quindi, l'enduro può essere una strada di sviluppo per questa misura, ma deve iniziare a vedersela con 29er sempre più agguerrite.
Gravity (oltre 170 mm): Khs ha sviluppato un modello di Mtb da Dh insieme al suo rider Logan Binggeli. E' un primo passo per cercare di capire se può esistere un'alternativa alla 26 pollici in questo settore. Il futuro ce lo dirà.
2 - Stile e capacità di guida
All'aumentare del diametro, aumenta la capacità della bici di digerire alcuni errori di guida del biker. La 27,5 pollici comporta un migliore roll over, ossia una migliore capacità di passare sopra gli ostacoli e questo permette al biker di stancarsi meno e concentrarsi di più sulla guida. In linea di principio.
In sella alle bici all mountain da 650B si avverte comunque una maggiore inerzia delle ruote che, però, permette al biker di affrontare sentieri molto difficili con maggiore serenità. La ruota riesce a passarci sopra meglio.
Lo stile di guida, quindi, può essere meno nervoso e più ragionato rispetto a quello di una bici da 26", ma ovviamente se si montano ruote superleggere e resistenti il discorso cambia e di molto: una 27,5 pollici può arrivare ad avere la stessa reattività di una 26 con tutti i vantaggi di avere ruote di diametro maggiorato, ovvero migliori roll over, più grip ovunque e maggiore comfort.
3 - Tipologia di uso della bici
In buona sostanza è sovrapponibile a quello della 26 pollici salvo che troviamo con maggiore difficoltà hardtail a basso prezzo con ruote da 27,5 pollici, ad esempio.
Se si hanno l'accortezza e la possibilità di montare ruote leggere e resistenti (leggasi con cerchio in carbonio), allora la 27,5 pollici può dare dei vantaggi rispetto alla 26 per le stesse tipologie d'uso. Dh esclusa per ora.
Infine, i rapporti
Se aumenta il diametro della ruota occorre adeguare i rapporti per assicurarsi le opportune cadenze di pedalata. Questa modifica a corone e pignoni (ma soprattutto corone) è necessaria perché aumentando il diametro della ruota, a parità di rapporto, lo sviluppo metrico (ossia la distanza percorsa da una ruota con una pedalata completa) aumenta e le gambe del biker avvertono un rapporto più "duro".
Nella prossima puntata parleremo della 29 pollici, la misura oversize più popolare che c'è.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.