Grazie a Nsmb.com riusciamo a entrare nei dettagli della nuova Ohlins Rxf 34, una forcella presentata una settimana fa e già entrata nel cuore di molti lettori.
Ma Ohlins come l’ha costruita?
Con quali accortezze?
Andrew Major di Nsmb.com è riuscito a smontarla e di seguito vi mostriamo il suo articolo tradotto in italiano.
In campo motoristico Ohlins è sinonimo di velocità. Il sistema Ohlins TTx, cioè la tecnologia “twin tube” è considerata la migliore in circolazione, sia per i piloti professionisti che per gli amatori.
Se mai avete considerato di montare una forcella, una cartuccia o un ammortizzatore per la vostra moto, saprete che i prezzi potrebbero far tremare le vostre finanze e quindi scoprire che il prezzo al pubblico della nuova Rxf 34 non è molto lontano da quello di una cartuccia Ohlins per la Fox 40 è stata davvero una sorpresa.
In America il prezzo al pubblico è di 1150 dollari.
Tiriamola fuori dalla scatola. L’aspetto è moderno, i click dei registri efficaci, la compressione fluida, continua e grandiosa su tutto il travel.
Il registro Hsc (high speed compression) dovrebbe avere solo 3 posizioni secondo il manuale Ohlins, ma il nostro (e quello di altre forcelle in test) ne ha cinque. Il pomello completamente ruotato verso la posizione “+” chiude il circuito in modo da dare un ottimo supporto alla pedalata durante la salita. Non è un
bloccaggio, ma si dimostra molto più valido di un lock-out gestito tramite il circuito LSC (low speed compression).
I registri di LSC e rebound permettono un ampio range di regolazioni, in modo da consentire a chiunque di trovare il tuning corretto in base al peso, al tipo di bici, terreno e capacità di guida.
La parte pneumatica della forcella è situata sulla gamba destra, cioè nella posizione opposta rispetto a quanto si vede sulla stragrande maggioranza delle forcelle da Mtb.
La cartuccia ha due valvole, una positiva e una negativa, e tre camere d’aria attraverso le quali Ohlins riesce a gestire la progressività della forcella in modo molto preciso.
Sul fodero sono presenti delle indicazioni di pressione in base al peso, ma suggeriamo di leggere il manuale Ohlins prima di partire perché, fra l’altro, Ohlins suggerisce un Sag del 10-15% su questa forcella.
Ad eccezione di un paio di modelli X-Fusion, Ohlins produce l’unica forcella con testa e cannotto realizzati in un unico pezzo in lega leggera realizzato dal pieno.
L’asse passante della forcella (15-100) si avvita con una chiave a brugola e si fissa con una vite (sempre a brugola) sul forcellino destro.
Un altro dettaglio interessante della forcella è che il suo disegno della testa e del cannotto permettono di fare a meno del piattello inferiore della serie sterzo. L’interfaccia della forcella funziona con cuscinetti 52x40x7, 45°x45°, gli stessi che si trovano sui telai Specialized senza usare il piattello.
Per chi usa una serie sterzo Cane Creek integrata può utilizzare un cuscinetto da 52 mm, 45°x45° (Cane Creek part number AAA0695K – Ed).
Alcune serie sterzo non saranno compatibile, ma nella peggiore delle ipotesi vi basterà montare la parte inferiore completa di cuscinetto di una serie sterzo Cane Creek compatibile per montare la forcella Ohlins su un telaio non Specialized.
La qualità della forcella
Quando si sfilano i foderi ci si accorge che gli anelli di spugna sono ben imbevuti di olio e che le tenute sono state ben lubrificate. La tolleranza delle boccole è perfetta.
Se avete avuto modo di saggiare la qualità delle tenute Skf su alcune forcelle Fox, Rock Shox e Marzocchi, quelle di serie sulla forcella Ohlins sono ancora migliori, perché sono più morbide.
Inspiegabilmente la cartuccia Ohlins TTx è in questo caso sigillata e può essere spurgata solo rimuovendola dai foderi. Anche per la parte pneumatica c’è una cartuccia e questo significa che la manutenzione è più semplice e che eventuali tolleranze fra stelo e fodero non vanno a influenzare il funzionamento della parte pneumatica.
La qualità costruttiva e di assemblaggio è eccellente, anche se ancora lontane dai migliori prodotti moto di Ohlins. Per l’ambito bici, però, è più che sufficiente per posizionarsi nelle parti più alte.
E adesso si esce per provarla.
Finisce qui l’articolo di Nsmb.com, mentre qui potete proseguire la lettura con le prime impressioni di guida della Ohlins Rxf 34 di Alex Lupato.
E altro ancora...
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.