Damien Oton e la nuova Orbea Rise: guardate che roba...

Simone Lanciotti
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Damien Oton e la nuova Orbea Rise: guardate che roba...

Simone Lanciotti
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Fra Damien Oton e la nuova Orbea Rise è nato un idillio incredibile.
Il francese, da ex-pro a collaboratore-tester di Orbea, ha iniziato ad usare la nuova Orbea Rise verso la fine dello scorso anno, ben prima quindi del lancio ufficiale, e l'intesa fra biker e bici è stata da subito molto forte.
Il video che state per vedere è stato girato ad Ainsa, a metà aprile in Spagna, in occasione del lancio ufficiale e Oton non aveva ancora avuto modo di portare questa bici in gara.
Sebbene le gare, oggi, non siano più il suo obiettivo professionale.
Il manico (enorme) resta e a quanto pare anche la voglia di spingere forte quando c'è numero attaccato sul manubrio.
Lo dimostrano le vittorie alla Megavalanche dell'Alpe d'Huez e all'EDR in sella proprio alla nuova Orbea Rise, meno cattiva e meno orientata al gravity della sorella Wild, ma a quanto pare... comunque molto capace.

Ok, direte voi, è il manico che conta, certo, ma anche il mezzo deve metterci del suo per vincere le gare.
Torniamo ad Ainsa (splendida località focalizzata interamente sulla Mtb con sentieri da mal di testa...) e saliamo in sella alla nuova Orbea Rise di Damien Oton, il cui montaggio è praticamente quello della versione di serie, ad eccezione delle nuove gomme Maxxis High Roller III, ancora in veste prototipale in occasione del video.
Premete play e proseguite più avanti per vedere i dettagli della bici di Damien Oton:

Avrete certamente notato la posizione rivolta troppo in basso della action-cam.
Errore mio?
Sicuramente, perché non ho considerato che la posizione che Damien assume durante la guida è molto più protesa verso la ruota anteriore e più bassa rispetto alla mia.
Cioè, la posizione in sella di chi guida forte e cerca la massima velocità.
Una posizione da pro'.

Damien Oton e la nuova Orbea Rise

L'allestimento di questa Rise rispecchia gli accordi di sponsorizzazione in corso fra il biker francese e Shimano, Fox, e Maxxis.
La Rise che vedete in basso è una LT M-Team di taglia M equipaggiata con trasmissione Shimano Deore XT DI2 12v.
I freni, a 4 pistoncini, appartengono alla serie XTR.

I dischi hanno il classico diametro 203-180 mm, mentre le ruote con cerchi in fibra di carbonio sono le Oquo MC32 LTD, prodotte dal marchio di ruote di proprietà di Orbea.
Il cerchio ha una larghezza interna differente fra anteriore e posteriore, rispettivamente 32 mm e 30 mm,

Nel momento in cui abbiamo scattato le foto non sapevamo che queste erano le nuove Maxxis High Roller III (foto in basso). Oton le stava testando e infatti nel video mi ha detto che a breve avremmo avuto le informazioni a riguardo.

Infine le leve dei freni: Damien Oton le tiene in posizione praticamente orizzontale, in stile motocross, da diversi anni.

Se guardate bene nelle foto in basso la sua posizione in sella prevede gomiti molto piegati che portano la testa a spostarsi in avanti e il busto a protendersi in avanti e verso il basso.
Questa posizione, molto aggressiva, richiede una muscolatura preparata, un setup delle sospensioni ad hoc (maggiore freno in compressione e una pressione più alta nella forcella) e lo sguardo rivolto in avanti.
E' anche così che quelli bravi riescono a fare velocità folli in discesa...

Oton collabora anche con Shimano e per la casa giapponese testa componenti (nella foto in basso la trasmissione Deore XT DI2 12v) e nuovi firmware per i motori Steps, in ambito racing e non.
Ad oggi la sua esperienza in gara e la sua capacità di dare informazioni e feedback utili al miglioramento dei prodotti sono molto apprezzate da diversi marchi del nostro settore.

In basso la Orbea Rise che attualmente utilizza in gara (l'ammortizzatore a molla ci sta tutto...) e più in basso una curiosità...

Nella foto in basso, scattata durante la prova EDR di Belsko-Biala qualche mese fa, Damien Oton utilizza molto probabilmente le nuove sospensioni Fox con controllo elettronico.
Guardate più basso...

Questa foto mostra l'importanza di avere il proprio GPS, in questo caso un Garmin, sempre fissato con un laccio al manubrio: riuscite a vedere quello di Damien?
Sulla pinza del freno anteriore, poi, si vede una placchetta grigia con il logo Fox (zoom in basso). Ipotizziamo si tratti di un sensore che invia informazioni sugli impatti della ruota anteriore all'ammortizzatore, che dovrebbe fungere da centralina del sistema.

La stessa placchetta grigia (foto in basso) la ritroviamo anche sulla pinza del freno posteriore. L'ammortizzatore non ha le sembianze del solito Fox Float X e infatti è pressoché identico a quello che vi abbiamo mostrato in questo articolo.
L'introduzione del nuovo reggisella Fox a controllo elettronico conferma che il brand di Scotts Valley si sta dando da fare con chip, sensori e servomotori, ma speriamo che i prezzi siano un po' più competitivi-intriganti rispetto a quelli del Transfer Neo.

A presto, Damien: è stato un piacere vederti all'opera ad Ainsa!

Qui tutti i nostri articoli, video e approfondimenti sulle Mtb ed e-Mtb Orbea

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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