Il confronto e-Mtb leggere (con telaio in fibra di carbonio) è uno degli articoli che molti lettori stavano aspettando.
Quali sono i modelli coinvolti?
In ordine alfabetico, Orbea Rise (qui il test), Specialized Turbo Levo SL (qui il test) e Trek Fuel EX-E (qui il test), ossia le e-Mtb leggere che il sottoscritto ha testato a fondo.
E’ vero, c’è un assente come il Fazua Ride 60, l’ultimo arrivato, ma conto di riuscire a colmare questa lacuna quanto prima.
Non appena sarà disponibile una e-Mtb per un test approfondito.
Ulteriore puntualizzazione: esistono anche altri sistemi, come quello di Bh, ma mi limito a confrontare quelli che, ad oggi, sono i più popolari e i più in vista.
Il confronto e-Mtb leggere
La modalità del confronto è quanto più oggettiva possibile e la tabella seguente lo dimostra.
Solo per due voci ho fatto ricorso alle mie sensazioni e impressioni in sella (ossia "facilità di interazione con l’app" e "fluidità di erogazione"), mentre per le altre mi attengo a dati numerici e a caratteristiche tecniche inconfutabili.
Ho evidenziato in verde, per ognuna delle 20 voci, la bici che eventualmente spicca rispetto alle altre.
Ne escono fuori un quadro e un verdetto, anzi, una serie di verdetti molto eloquenti.
Iniziamo con la tabella e analizziamo, più in basso, alcune delle sue voci più significative.
Personalizzazione dell’erogazione
Spicca l’ultima arrivata, la Fuel EX-E perché beneficia dell’esperienza dei sistemi precedenti ed entra sul mercato con lo scopo di mettersi davanti.
Riuscendoci.
Ognuno dei tre livelli è configurabile in modo molto ampio, più ampio ancora rispetto a quanto consente l’app Mission Control di Specialized.
Si tratta di piccoli dettagli, come la risposta in accelerazione personalizzata per ogni livello, ma in generale l’app Trek Central è molto facile ed intuitiva da usare.
Non sarà un caso che Specialized, dopo l’annuncio della Fuel EX-E, abbia deciso di aggiornare la sua Mission Control…
Facilità di interazione con l’app
Come detto nel punto precedente, le app di Trek e Specialized sono di alto livello, sono molto ben fatte e quasi immediate nel collegarsi con lo smartphone.
Quella Shimano è molto più lenta e anche più limitata nelle personalizzazioni possibili.
Ma c’è una logica in questo, ossia la logica Shimano, secondo la quale, ad esempio, il livello Eco non può diventare più “potente” di un livello Trail, cioè l’intermedio. Questa è una soluzione pensata per facilitare la comprensione dei livelli di assistenza del motore.
Capacità batteria
Se consideriamo la Orbea Rise in carbonio (e non quella in alluminio), le batterie più capaci sono quella di, appunto, Orbea e Trek con 360 Wh.
Specialized si attesta a 320 Wh.
E nel caso dell’aggiunta di un range extender (+252 Wh), è solo Orbea a spiccare sulle altre.
Batteria rimovibile per la ricarica
E’ innegabilmente un vantaggio, non solo per la ricarica, ma anche per tenere la batteria in un luogo né troppo freddo, né troppo caldo quando non si usa la bici.
E Trek in questo merita un plauso, perché amplia la facilità d’uso della sua bici.
Numero di pulsanti sul comando remoto
Less is more?
Sì, ma non sempre.
E soprattutto in questo caso, ossia quando si ha a che fare con un comando remoto, quello Specialized, quasi perfetto e con pulsanti di misura e precisione da riferimento.
Spicca Specialized che da svariati anni propone questo comando remoto che solo di recente, a mio avviso, è stato avvicinato da quello della Trek Fuel EX-E.
Quello Shimano, e mi riferisco al modello SW-EM800-L (foto sopra), ha sì, solo due pulsanti, che però non sono sempre facili da distinguere durante l’uso perché molto vicini fra di loro e con un click non sempre ben avvertibile.
Cioè, un "less is more” che non funziona in modo ottimale.
Pulsante modalità Walk
Avere un pulsante dedicato solo a questa funzione rende l’attivazione della modalità Walk Assistance più rapida e anche più intuitiva, specie quando ci si trova “appesi” da qualche parte in montagna con la propria e-bike, rispetto alle altre soluzioni.
Display
Il display di serie sulla Orbea Rise non è un display di facile lettura, né è comparabile a quello di Turbo Levo SL e Fuel EX-E.
E’ vero anche che molti utenti utilizzano la propria e-Mtb con un dispositivo GPS sul manubrio che rende non indispensabile il display della e-Mtb, ma è comunque utile.
Ingombro motore
Il motore TQ HPR50 della Fuel EX-E è tanto più compatto (e silenzioso) degli altri due. C’è poco altro da aggiungere.
Coppia motrice
In quanto a numeri vince l’EP8 RS di Orbea con 60 Nm, ma quello Trek è subito dietro (50 Nm).
Molto più distaccato è quello Specialized con 35 Nm, ma a parziale discolpa va detto che è il primo arrivato dei tre considerati, la cui presentazione è avvenuta nel 2019 a bordo della Turbo Creo SL.
Potenza motore
Sono dei risultati da analizzare con un po’ di attenzione.
Il motore Specialized è un motore pensato per essere più leggero, compatto e anche meno potente ed appartiene ad una prima generazione di motori con tali caratteristiche.
E’ stato uno dei primissimi e infatti ha solo 240 W.
Quello Orbea non è un motore ad hoc per e-Mtb leggere, ma uno Shimano EP8 con un software specifico che ne riduce coppia e potenza (a 250 W)
Infine quello della Trek che è della stessa categoria di quello Specialized, ma con ritrovati più moderni e più in linea con la concorrenza che oggi c’è in questa categoria.
Quando è uscita la Turbo Levo SL le e-Mtb leggere esistevano, ma erano praticamente sconosciute ai più.
Oggi le cose sono decisamente cambiate.
Trasmissione dato potenza via ANT+
Solo il sistema Shimano non permette di visualizzare sul display del Garmin, ad esempio, la potenza che il biker sta applicando sui pedali.
Non che sia fondamentale, ma è utile a quella tipologia di utenti che usano la e-Mtb all’interno di un piano di allenamento strutturato oppure è utile a chi vuole tenere traccia con più efficacia del lavoro svolto in sella.
Va detto che, soprattutto il sistema Trek, rileva un valore di potenza sovrastimato, a mio avviso.
Livelli di assistenza dinamici
Trek si è ispirata all’ultimo Bosch Smart System sul quale il livello Tour+ convince e conquista un numero sempre crescente di utenti.
E sulla Fuel EX-E si avverte questo tipo di risposta dal motore TQ.
Fluidità di erogazione
Qui entriamo nell’ambito delle impressioni personali, ma potendo contare su una lunga lista di test svolti da 7 anni a questa parte, credo di potermi sbilanciare in giudizi.
Specialized e Trek sono molto vicini fra loro e si prestano molto bene ad un utilizzo e-Mtb anche un po’ più impegnativo.
La Trek è senza dubbio avvantaggiata da un motore più potente.
Lo Shimano EP8 RS di Orbea non è altrettanto fluido o capace di capire cosa sta facendo o, soprattutto, cosa sta per fare il biker.
Aspetto che, almeno nelle prime uscite, si può percepire come un limite.
Richiede apprendistato e impone al biker di conoscere per bene ciò di cui è davvero capace.
Dopo di che si può diventare amici…
Pedalata senza assistenza elettrica
Qui emerge un altro limite dello Shimano EP8 RS, ossia l’essere un derivato di un motore per e-bike classica. Sopra i 25 all’ora oppure da spento si pedala ben poco volentieri.
Gli altri due, invece, invitano a farlo.
Come si conviene ad una e-Mtb leggera.
Peso
La Orbea vince a mani basse, 16,7 Kg, ma attenzione alle taglie e agli allestimenti considerati.
Se la si paragonasse alla S-Works Turbo Levo SL in tg M (invece che alla Expert Carbon tg L, 17,95 Kg) il verdetto magari non cambierebbe, ma sicuramente mostrerebbe valori più vicini fra loro.
La Trek, invece, pesa di più (19 Kg in tg L) perché, come la nuova Fuel EX, è una trail bike che guarda all’enduro e in discesa, infatti, è la più coinvolgente delle tre.
Prezzo
Ecco una voce cruciale.
Anzi, LA voce cruciale per molti.
“Belle son tutte belle, ma alla fine quanto mi costano?”
TESTO MODIFICATO : Questi i prezzi ufficiali: Orbea: 10499€-10755€; Specialized: 14999€; Trek: 14500€.
Specialized e Trek adottano una drive unit e un app dedicate, mentre Orbea adotta uno Shimano EP8 con un software dedicato.
Questo permette ad Orbea di restare su costi più accessibili, senza dislivelli enormi di qualità, e di concentrarsi di più su prestazioni che siano alla portata di un gran numero di utenti.
Specialized e Trek, invece, aggiungono qualcosa, soprattutto Trek che beneficia di essere l’ultima arrivata, in termini di qualità delle prestazioni.
Lo si vede da come si può intervenire sulla gestione dei motori, da quante regolazioni in più sono concesse e dal fatto che Levo SL e Fuel EX-E si possono usare davvero come e-Mtb leggere, cioè anche senza assistenza elettrica.
E l’autonomia?
Non l’ho volutamente inserita nella tabella perché, fra le tre e-Mtb considerate, è difficile da paragonare in modo molto preciso.
Mentre è possibile configurare Levo SL e Fuel EX-E in modo quasi identico grazie alle loro app, non è possibile fare altrettanto con l’app Shimano E-Tube sulla Rise.
C’è da considerare poi che il mio peso corporeo (85 Kg) rappresenta una limitazione d’utilizzo imprescindibile e non trascurabile per questa categoria di mezzi.
Come spiegato in questo articolo ⬇️⬇️⬇️ che vi invito a leggere con attenzione:
La mia esperienza d’uso, però, mi dice che tutte e 3 vanno considerate ed usate come e-Mtb leggere, ovvero senza pretendere da esse le prestazioni di una Wild Fs, di una Turbo Levo o di una Rail.
Così facendo, infatti, si porterebbero i rispettivi motori e batterie a lavorare in condizioni di bassa efficienza e quindi con consumi molto elevati.
Se le si usa come e-Mtb leggere, cioè se ci si mette del proprio sui pedali, il discorso cambia e anche di molto.
In generale, però, nel mio specifico caso, mi è risultato impegnativo superare i 1300 metri di dislivello con una singola carica con tutte e tre le e-Mtb.
E la rumorosità del motore?
Anche questa voce è stata volutamente esclusa dalla tabella comparativa perché non ho evidenze strumentali incontestabili.
Se mi basassi, invece, sulla mia percezione acustica la graduatoria vedrebbe Trek in netto vantaggio, poi Orbea (Shimano) e quindi Specialized, non troppo lontani fra loro.
Quindi, chi vince?
Chi vince questo confronto e-Mtb leggere?
Vince Orbea se cercate una e-Mtb che sia leggera ma solo sulla bilancia, con la batteria più capace (ma solo se aggiungiamo anche il range extender) e che abbia costi più abbordabili.
Perde, però, sul feeling di pedalata, meno fluido e personalizzabile delle altre due, e per il fatto che senza assistenza elettrica si comporta come una e-bike classica.
Vincono Specialized e Trek, invece, se cercate una e-Mtb che non si allontani molto dalla fluidità di pedalata di una Mtb, anche in salita, con un’interfaccia utente ai massimi livelli, ma con costi più elevati.
Fateci sapere le vostre opinioni o le vostre domande commentando qui in basso ⬇️⬇️⬇️
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.
Ciao Simone,
non ho provato la Trek o la Specy ma altre e-mtb si. Ho una Orbea Rise M10 e a motore spento non sento alcun trascinamento del motore, sensazione avvertita in passato con altre eBike.
Ho notato che molto dipende dalle gomme che si montano e dalla loro pressione. Gomme da discesa, più pesanti, con pressioni basse appesantiscono la pedalata e soprattutto alle alte velocità, sopra i 25KM/h, quando il motore non supporta sono da ostacolo. Con la pressione giusta ho pedalato la mia orbea anche a 30Km/h in piano senza un grande sforzo (sono mediamente allenato, vado anche in bdc) e non sentendo freni dal motore. Comunque sono sensazioni personali. Spero di provare le altre due bici in test in modo da avere un paragone personale su questa caratteristica.
Ciao Angelo, grazie del commento.
Ti invito a provare le due e-Mtb Trek e Specialized, in modo da poter fare un raffronto più preciso.
Sono d'accordo con te sull'effetto che può fare una gomma più o meno tassellata sulla scorrevolezza, ma confermo che dei tre motori citati quello Shimano è il meno pedalabile a zero assistenza.
Una domanda, il dato sulle autonomie mi piace perchè imposta un limite non superato da nessuna, ma volevo capire se in quell'autonomia è compreso l'extender o meno.
Grazie
Ciao Franco, no, l'extender non è compreso.
ciao simone
possessore di due levo una normale e una sl entrambe totalmente upgradate e portate rispettivamente a 18.3 kg la levo e 14.77 la sl quest ultima la uso normalmente per uscite cross c. con amici che usano ancora le muscolari, bici godibilissima confermo che a motore spento si pedala quasi come la scalpel che usavo fino allo scorso anno.peraltro accendo il motore solo nelle salite anche perche il rumore soprattutto ai bassi regimi e' piuttosto fastidioso