Cari (e vecchi, a giudicare dalla foto) cerchi in carbonio… alla fine mi avete convinto.
Beh, a dire il vero è successo già diverso tempo fa, ma devo confessare che i primi cerchi in fibra di carbonio non erano resistenti e affidabili come lo sono oggi.
E qualche volta sono tornato a casa con la sensazione di avere una bici, sì, moderna, filante e snella, ma… poco affidabile.
Cerchi in carbonio: ne vale davvero la pena?
I lettori di MtbCult di più vecchia data ricorderanno i nostri test di ruote in fibra di carbonio con un esito non positivo (cioè con rottura o danneggiamento del cerchio durante o subito dopo il test).
Per chi ci segue da meno tempo ecco la lista di questi test nefasti:
Dieci-undici anni fa mi capitava di concludere le mie uscite test con una domanda mica tanto banale: ma ne vale davvero la pena?
I cerchi in carbonio per Mtb della prima ora era tutto fuorché davvero affidabili.
Erano molto leggeri, ma anche molto costosi.
Rigidi, ma un po’ delicati.
Aumentavano l’agilità della bici, ma richiedevano pressioni di gonfiaggio più alte.
Insomma, i benefici c’erano, ma non erano così evidenti.
Cerchi in carbonio: che evoluzione…
Oggi le cose sono completamente cambiate.
Se prima i produttori e i modelli disponibili erano limitati, oggi le cose sono completamente cambiate.
Per essere precisi c'è stato un momento in cui la percezione, soprattutto quella del sottoscritto, è cambiata in modo decisivo verso i cerchi in carbonio ed è stato quando Santa Cruz ha presentato le ruote Reserve.
Quelle ruote hanno cambiato le carte in tavola, specie in ambito trail-enduro...
Nel corso di questi ultimi anni i cambiamenti più evidenti ed importanti sulle ruote con cerchi in carbonio sono stati:
- prezzi più vari e generalmente più bassi
- affidabilità pari se non superiore a quelli in lega d’alluminio
- offerta molto varia per tipologie (Xc, trail, enduro ed e-Mtb), specifiche e prezzi
- leggerezza buona/discreta
Cominciamo proprio dall’ultimo punto, la leggerezza, che è stato poi il fattore che li ha portati all’attenzione degli appassionati.
Qui dobbiamo fare un doveroso distinguo fra le ruote in carbonio per Xc e quelle per un uso più gravoso.
Cerchi in carbonio: la leggerezza
Le ruote con cerchio in carbonio per uso Xc hanno pesi che vanno dai 1200-1300 gr per i modelli più raffinati e “tirati" ai 1400-1500 gr per quelli più popolari e comunque di ottima fattura.
In campo World Cup quasi tutti utilizzano ruote un po’ più pesanti, mentre in campo amatoriale si preferiscono le più leggere possibile.
In ambito trail, enduro ed e-Mtb, cioè gli ambiti escursionistici e più gravosi della Mtb, invece, la rincorsa alla leggerezza è molto più tiepida.
Diciamo che, in generale, oggi si ricorre al cerchio in carbonio per il suo migliore rapporto rigidità/peso e per la possibilità di costruire profili, spessori e forme del cerchio in modo relativamente più facile ed efficace rispetto alla lega leggera.
Quindi, per l’escursionismo in generale e per l’enduro il cerchio in fibra di carbonio non apporta tanto maggiore leggerezza, quanto una combinazione imbattibile di resistenza, leggerezza e lavorabilità.
Cerchi in carbonio: le tipologie
Costruire un cerchio in fibra di carbonio richiede mani esperte ed è un processo che non può essere del tutto automatizzato come nel caso dei cerchi in alluminio.
Questo permette, però, di disegnare il cerchio con gli spessori, i profili e le larghezze necessarie per l’uso a cui è destinato in modo molto più efficace rispetto all’alluminio.
E’ più laborioso (e costoso), ma è comunque più fattibile.
Oggi infatti abbiamo cerchi con sezioni e misure davvero molto variegate e l’offerta sul mercato è quanto mai completa.
Semmai anche troppo…
Cerchi in carbonio: l’affidabilità
Beh, ce n’è voluto, ma la bike industry c’è riuscita: i cerchi in fibra di carbonio, da 4-5 anni a questa parte, sono davvero molto resistenti e, spesso, anche più resistenti dei corrispettivi in lega leggera.
Davvero un bel traguardo!
Come ci siamo riusciti?
In tanti modi: utilizzando resine e tipologie di fibra sempre più raffinate, procedimenti costruttivi sempre più ad hoc, maggiore larghezza della parete sulla quale si “aggancia” il tallone del copertone (evidenziato in giallo nell'immagine in basso) e un profilo più basso del cerchio.
Cerchi in carbonio: i prezzi
Ebbene sì, i prezzi sono complessivamente diminuiti, specialmente sui prodotti di punta.
Senza dimenticare che oggi quasi ogni marchio propone due o più livelli di prodotto, ovvero due o più fasce di prezzo.
A tutto vantaggio dell’utente finale.
In conclusione…
Cari miei cerchi in carbonio, nuovi o vecchi che voi siate, alla fine mi avete convinto.
Oggi, anzi, da circa 4 anni, mi sono scordato della vostra temuta fragilità.
Che di fatto non c’è più.
A convincermi di questo è stata la rottura di un raggio della ruota posteriore a distanza di un anno esatto dalla precedente.
Sto parlando delle ruote Roval Traverse SL che equipaggiano una delle e-Mtb test di MtbCult che sono ancora lì, operative, da quasi 4 anni.
Ho sostituito i cuscinetti con dei modelli più raffinati e ho fatto “ri-raggiare” (si può dire così?) entrambe le ruote da mani molto esperte.
Però ieri, steeeiiin, se ne è rotto di nuovo uno.
Ma si è rotto un raggio.
Non il cerchio.
Quindi mi sono messo a guardare da vicino il cerchio posteriore e ho cominciato a guardarne, anzi, ad ammirarne tutte le scalfitture, le “ferite di battaglia” e i colpi che riporta sulla superficie esterna.
Alle rocce dei miei sentieri non si sfugge e sono proprio le stesse rocce che in passato hanno messo KO altri cerchi in carbonio.
Questi, invece, sono ancora qui, graffiati, spaventosamente logori, addirittura brutti, ma tutti d’un pezzo.
Chapeau Roval e chapeau bike industry per questo risultato.
Perché, in fondo, sono un po’ di anni che durante i test non ci capita più di rompere cerchi in carbonio…
Avete esperienze analoghe o differenti da raccontare?
Scrivetele nei commenti che trovate in basso
Qui tutti i nostri articoli sulle ruote con cerchi in carbonio e qui le informazioni per le Roval Traverse SL
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.
Bel report
Grazie Dario!
Ciao Simone, bell’articolo. Uso con notevoli soddisfazioni un paio di Roval Control Carbon SL sulla mia Epic da XC. Fantastiche . Da chi hai fatto rifare la raggiatura e che cuscinetti hai montato ?
Ciao ciao
Giorgio Massimello: Tekno Bike a Guidonia (RM) e i cuscinetti sono... non ricordo con certezza. Ma a distanza di 2 anni e oltre sono ancora molto fluidi