Con la Canyon Sender AL la casa tedesca completa il suo rinnovamento della gamma gravity.
La versione con telaio in lega leggera introduce anche un'altra novità, ovvero i componenti della serie G5.
Dopo la Spectral e la Torque, l'azienda tedesca introduce la versione in alluminio della sua bicicletta più gravity, la Canyon Sender AL.
L'idea alla base di questo nuovo modello è molto semplice: creare una bici più facile, comunque robusta e meno dispendiosa della versione in fibra di carbonio senza perdere le prestazioni e il divertimento in sella.
Rispetto alla versione CF (qui trovate la review) la Sender AL presenta un cinematismo completamente rivisto e semplificato.
Rimane lo schema a 4 punti con 200 mm di corsa, ma sparisce l'MX Link che lascia posto ad un attacco diretto dell'ammortizzatore ai foderi alti.
Questo nuovo sistema ha permesso di diminuire il numero complessivo di elementi della sospensione e, quindi, l'usura dei componenti ad essa collegati consentendo però ai tecnici Canyon di creare una curva di sospensione redditizia.
Come già visto su Spectral e Torque, le fasi durante la compressione sono state divise in 3 momenti con caratteristiche diverse:
1- prima parte molto sensibile ai piccoli urti che sfrutta al massimo la sensibilità dell'ammortizatore a molla;
2- fase intermedia in cui la sospensione rimane stabile e permette al rider di utilizzare ogni avvallamento del terreno per pompare e guadagnare velocità;
3- fase finale molto progressiva per evitare finecorsa violenti.
La geometria della Canyon Sender AL
Nonostante la Sender AL sia la "sorellina" meno racer della Sender CF, è possibile variare la lunghezza del chainstay (cioè del fodero basso) andando ad agire sulle bussole del perno posteriore.
Ruotandole di 180° è possibile passare da 430 mm a 446 mm di lunghezza.
Nel primo caso avremo una bici più reattiva ed agile mentre con l'assetto più "lungo" avremo una bici più stabile e facile da guidare sul veloce.
Entrando nel dettaglio della geometria, spiccano senza dubbio l'angolo di sterzo di 63°, i foderi bassi di lunghezza regolabile fra 430 e 446 mm, un reach di 440 mm in taglia M (ovvero il medesimo valore della Canyon Torque 2018), un movimento centrale a 34,8 cm da terra e un interasse di 1232 mm nell'impostazione Short dei foderi bassi (per la taglia M).
Di seguito le specifiche complete:
Un altro dettaglio interessante riguarda l'allestimento che prevede per tutte le taglie un manubrio da 800 mm di larghezza, attacco manubrio da 45-50 mm e pedivelle da 165 mm.
I dettagli che contano
Punto a favore riguardo la solidità di questo nuovo telaio è la classificazione assegnata a seguito dei crash test arrivando a toccare la Categoria 5.
Ciò significa che per danneggiare il telaio della Canyon Torque AL servono forze e accelerazioni di gravità superiori a quelle che il corpo umano può sostenere.
Anche sulla Sender AL è stato introdotto il nuovo passaggio dei cavi coperto dalla cover in ABS (foto in basso).
Grazie a questo accorgimento agire sulle guaine di trasmissione e freni è veramente facile e veloce.
Per ridurre i tintinnii e i rumori provocati dallo sbattere della catena e delle guaine contro il telaio è stato pensato un batticatena in materiale plastico.
Una protezione è presente anche sul fodero basso opposto per proteggere la verniciatura dallo sfregamento.
Come sulla sorellona Sender CF è presente di serie un parafango integrato nel carro, molto bello e funzionale che protegge l'ammortizzatore dai detriti lanciati dalla ruota posteriore.
La Canyon Sender AL sarà disponibile in 2 allestimenti (foto in basso) con prezzi di 2499€ e 2999€.
Questo amplia considerevolmente la gamma Canyon Sender facendola arrivare a ben 5 diversi modelli.
COMPONENTI G5
Dopo molti anni di ricerca e sviluppo sui propri telai, collaborando direttamente con le aziende e i top rider, Canyon ha deciso di avviare una propria produzione di manubri, attacchi manubrio e manopole.
Testata pesantemente prima in laboratorio e poi sui tracciati di gara in giro per il mondo, la serie G5 di Canyon punta ad offrire ai rider il massimo per quanto riguarda prestazioni e durata nel tempo.
MANUBRIO G5
Proposto sia in versione AL (alluminio 7075) che CF (carbonio) questo manubrio sarà disponibile con due larghezze, 780 mm e 800 mm, e ben 3 misure di rise, 10 mm, 20 mm e 30 mm.
Troviamo poi un'inclinazione di 5 gradi per quanto riguarda l'upsweep e 8 gradi per il backsweep che convalida ancora di più la vocazione gravity di questa serie.
I pesi invece saranno di 386 e 406 grammi per le versioni alluminio e di 254 e 260 grammi per le versioni in fibra di carbonio.
ATTACCHI MANUBRIO G5
Gli attacchi manubrio G5 sono disponibili in 2 versioni, stardard e per attacco diretto su forcelle a doppia piastra.
Il materiale di costruzione è l'alluminio 6061.
La versione standard si presenta in due diverse lunghezze di 40 e 50 millimetri con un angolo di inclinazione neutro e un peso rispettivo di 158 e 182 grammi.
Come dice il nome, la versione per attacco diretto prevede il fissaggio tramite 6 viti e si diversifica per le diverse lunghezze di 45 e 50 millimetri. Anche qui la costruzione è in alluminio 6061 ed il peso è di 174 grammi.
Nota particolare sta nell'ingegnoso sistema introdotto per variare l'altezza senza modificare la quota di reach.
Se infatti alziamo o abbassiamo tramite spacer un attacco manubrio classico, l'inclinazione del piantone sterzo andrà a modificare la distanza tra manubrio e rider.
Questo inconveniente è stato risolto progettando il foro del manubrio a forma di asola e inserendo all'interno degli speciali spacer che possono essere posti sopra o sotto il manubrio.
MANOPOLE G5
Non potevano mancare anche le manopole della serie G5.
Con un peso di soli 114 grammi ed una lunghezza di 120mm queste manopole si fissano grazie ad un unica vita poste nel collarino interno in alluminio.
Per informazioni Canyon.com