La Bmc Agonist è una delle novità che Bmc ha presentato per il 2018.
Si tratta di una full suspension che si pone a metà tra una bici da Xc e una trail bike, parlando dei modelli Bmc, la Agonist è una via di mezzo tra la Fourstroke e la Speedfox.
Ma perché il marchio elvetico ha pensato ad un ulteriore modello da inserire tra due segmenti che sono già molto simili tra loro, specialmente se ci si basa sui percorsi da Xc moderni?
Semplice, per mettere a proprio agio proprio chiunque.
La Bmc Agonist è pensata principalmente per le marathon e per le escursioni più lunghe, dove serve un mezzo comodo ma anche performante, sia in salita che in discesa.
Guardate questo video di presentazione:
Questa full da 29” ha una geometria più “rilassata” e versatile rispetto a quella della Fourstroke (la bici utilizzata anche da Julien Absalon, per farvi un esempio).
Entrando nei dettagli, lo sterzo è un filo più aperto della Fourstroke (69,5 gradi), mentre il reach (43,5 cm in taglia M), la lunghezza del tubo orizzontale (61 cm in taglia M) e la lunghezza del carro (44,5 cm) sono praticamente identici.
Entrambe, quindi, sono piuttosto lunghe e infatti di serie è montato un attacco da 70 millimetri, ma la Agonist ha il piantone leggermente più verticalizzato della Fourstroke (73,75 contro 73,5 gradi).
La Bmc Agonist è pensata per dare più sicurezza anche ai rider meno alti, infatti lo standover (l'altezza del telaio da terra, per intenderci) è di ben 6 cm più basso rispetto al modello da Xc. Quattro sono le taglie disponibili, dalla S alla XL.
L'escursione delle sospensioni sale a 110 millimetri sia davanti che dietro, per offrire il giusto feeling anche nelle discese più lunghe e impegnative, mentre lo schema sospensivo è il medesimo della Foustroke, ma anche della Speedfox e della Trailfox: il classico APS.
APS è un acronimo di Advanced Pivot System, una tecnologia che punta al giusto compromesso tra pedalabilità, reattività e prestazioni in discesa.
In pratica, il carro è realizzato in un pezzo unico con i foderi molto corti ed un braccio di rinforzo che collega quelli superiori a quelli inferiori.
Questa struttura è ancorata nella parte superiore direttamente al link dell'ammortizzatore e nella parte inferiore si avvale di una biella molto corta e molto rigida.
Sulla Bmc Agonist, questa bielletta è protetta da uno scudo in plastica che evita l'accumulo di fango e detriti.
Parlando di pesi, il telaio full carbon pesa 2180 grammi completo di ammortizzatore e viteria, quindi un peso paragonabile ad alcuni modelli da Xc con carro pivotless.
Il passaggio dei cavi è completamente interno, anche quello dell'ammortizzatore e del reggisella telescopico; quest'ultimo si può sfruttare solo con il gruppo monocorona.
Il cavo del freno e del cambio posteriori sono invisibili e passano dentro la bielletta inferiore del sistema APS.
Insomma, ogni minimo dettaglio è curato alla perfezione come ci ha abituati il marchio svizzero.
La Bmc Agonist è proposta in tre versioni: la 01 top di gamma che avete visto in apertura, con telaio full carbon, gruppo Sram XX1 Eagle, sospensioni Fox Factory, ruote Dt Swiss in alluminio con canale da 25 mm e che costa 6999€ e pesa circa 10,6 chili.
Subito sotto c'è il modello 02 One con triangolo il carbonio e carro in alluminio, che montato con gruppo misto Shimano (Xt e Slx) e sospensioni Fox Performance costa 4499€.
La versione più economica è la 02 Two, con lo stesso telaio della 02 One ma con un allestimento meno pregiato, che costa 3499€.
Per informazioni bmc-switzerland.com
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Redazione MtbCult
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