Blocchi mentali in discesa: ecco 6 consigli per abbatterli

Daniele Concordia
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I blocchi mentali in discesa sono terribili.
Dei “mostri” che a volte impediscono di godersi il sentiero come si vorrebbe, qualcosa con cui combattere nel nostro inconscio.
Vi è mai capitato di trovarvi davanti a un salto e frenare di botto? «Niente, non ce la faccio, prendo la chicken line».
Oppure, piede a terra all'inizio del ripidone: «Se vado giù cado, scendo a piedi!».

blocchi mentali in discesa



Di queste situazioni ce ne sono molte, i blocchi mentali sono duri da digerire ed ognuno ha i suoi, non c'è una regola precisa che possa essere utile a tutti.
Proprio per questo, bisogna capire quali sono le situazioni in cui ci si trova in difficoltà e provare a sbloccarsi.
Sì, ma come?
Beh, non abbiamo la bacchetta magica, ma possiamo darvi qualche consiglio di carattere tecnico/tattico che potrebbe aiutarvi a sconfiggere i blocchi mentali in discesa, divertirvi di più e quindi andare più forte.

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USCIRE DALLA "ZONA DI COMFORT"

Ne abbiamo parlato più volte, ma vale la pena tornare sull'argomento.
Molto spesso, i blocchi mentali in discesa sono legati al fatto che non si esce mai dal proprio cortile, ovvero si gira sempre sugli stessi sentieri, con la stessa bici e non si prova mai a superare i propri limiti.
Capita a tutti, per diversi motivi: perché si ha poco tempo, perché ci si concentra prevalentemente sulla parte della performance e meno sulla tecnica, perché non si hanno i sentieri giusti dietro casa...

Ho imparato con il tempo che alcune di queste sono solo scuse, delle scuse che ognuno di noi, inconsciamente, trova per giustificare i propri limiti, i propri punti deboli.
Sì, perché volendo, anche dietro casa si può trovare o costruire il drop o il ripidone che ci mette in crisi... Rifletteteci su, sicuramente mi darete ragione.

blocchi mentali in discesa

Detto questo, per provare a spiegarvi meglio il concetto voglio raccontarmi una mia esperienza recente.
Giro ormai da anni in un bike park vicino casa, ma c'è un salto che non sono riuscito mai ad affrontare, con la paura di atterrare male. Arrivano fino agli ultimi metri con la velocità giusta, ma poi mi bloccavo e prendevo la easy line.

Un mesetto fa, con l'obiettivo di provare meglio la Orbea Occam SL, ho affrontato stessi sentieri con un amico e, vuoi per il travel maggiore, vuoi per lo stimolo che si ha quando si gira in compagnia, sono riuscito a chiudere quel salto senza problemi, sbloccando un mio limite mentale.

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La trail bike mi ha aiutato a sentirmi più sicuro. Con la Orbea Occam SL ho preso parte anche ad una piccola gara di enduro vicino casa. Un'altra esperienza che mi ha aiutato a superare i miei limiti.

Fatto sta, che pochi giorni dopo ci sono ritornato con la bici da Xc e l'ho chiuso lo stesso, anzi, ora ho voglia di prenderlo ancora più veloce per chiuderlo in modo più pulito.
Qual è la “morale” di questo mio aneddoto?
Che la bici da trail mi ha aiutato a sbloccarmi e a capire che, tutto sommato, quel salto non era impossibile da fare.
E che, probabilmente, se fossi rimasto nella mia zona di comfort, ovvero sulla bici da Xc, non avrei superato così facilmente quella mia paura.

Ovviamente, questa è la mia esperienza, ma non è l'unico modo per superare i blocchi mentali in discesa e non bisogna avere per forza a casa una bici da trail o da enduro. Anche se questa è una possibile soluzione per abituarsi alla velocità superiore e capire quando la bici è arrivata al limite, quando il sentiero è realmente troppo rischioso per le nostre capacità e quando, invece, i limiti sono solo nel nostro cervello.

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Il "track walk", ovvero la ricognizione del percorso a piedi e lo studio delle linee, serve anche a prendere sicurezza dei propri mezzi per evitare errori o cadute.

SEGUIRE I PIÙ BRAVI

Poco fa ho parlato del dello stimolo che si ha quando si gira in compagnia.
Ecco, quello stimolo è ancora maggiore quando si gira con qualcuno che va più forte di noi, non in salita, ma in discesa.
C'è poco da fare, il nostro modo di andare in bici è influenzato anche dalla compagnia: se esco sempre con persone che vanno più piano, inevitabilmente mi abituerò ad un ritmo più lento e non andrò mai oltre il limite. Viceversa, girando con i più forti e abili, si ha una spinta in più per osare e si acquisisce sicurezza in modo più immediato.

blocchi mentali in discesa

Per questo motivo, se hai delle difficoltà o dei blocchi mentali in discesa, fatti superare dal tuo amico più bravo e prova a seguire le sue linee, cercando di stare rilassato, senza irrigidirti e senza frenare troppo.
D'altronde, se ce la fa lui con lo stesso tipo di bici, puoi farlo anche tu. Fidati!
Si sbaglia, si rischia, a volte si cade, ma è un buon modo per migliorare.

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GOMMA PIÙ "AGGRESSIVA"

La mentalità è tutto, ma qualche upgrade sulla bici potrebbe aiutare.
E l'upgrade che potrebbe cambiare il comportamento della Mtb in modo importante, senza spendere cifre folli è quello sulle gomme.
Ad esempio, se siete abituati ad utilizzare delle gomme da Xc “classiche”, quindi abbastanza scorrevoli e con mescola non troppo morbida, avete una bella carta da giocarvi: provate a montare delle gomme più aggressive, con tasselli più pronunciati e con mescola più morbida.

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Le Schwalbe Wicked Will, specialmente quelle con la nuova mescola Soft, sono delle ottime gomme da montare sulla bici da Xc in inverno, e non solo, se cercate più sicurezza. Ma lo sono tutte le gomme di questo genere, ad esempio le Vittoria Syerra, le Maxxis Rekon o Forekaster e così via...

Io stesso, da un paio d'anni a questa parte, in inverno faccio questa modifica alla bici, non solo per via delle condizioni climatiche diverse, ma anche perché una gomma con queste caratteristiche ti permette di sfruttare la bici da Xc in modo diverso.
Ti dà più sicurezza, quella sicurezza che mentalmente aiuta a mollare i freni.
È successo a me, ma anche ad altre persone che conosco, quindi non è un caso.

Ne avevamo parlato anche in questo articolo:

Ma cosa succede quando si torna alle gomme più scorrevoli e leggere?
Succede che la velocità e gli schemi motori memorizzati non si dimenticano, anzi, il cervello sa che ha la capacità di guidare in un certo modo o di affrontare una determinata difficoltà, quindi lo farà anche con un setup da Xc più classico.
A patto che voi vogliate tornare indietro, perché c'è anche chi decide di lasciare delle gomme più “corpose” per tutta la stagione, soprattutto all'anteriore.

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La mia prima gara Xc del 2023 , in cui sono arrivato secondo assoluto, l'ho corsa con delle gomme Schwalbe Wicked Will da oltre 800 grammi ciascuna. Mi hanno dato una grande sicurezza sul fondo scivoloso e non mi hanno penalizzato nelle parti pedalate.

Nel complesso, quindi, una gomma più aggressiva può aiutare a distruggere i blocchi mentali in discesa, senza penalizzare troppo in salita.
D'altronde è vero che la performance in salita è fondamentale, ma perdere secondi o minuti in discesa non è mai così piacevole...

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REGGISELLA TELESCOPICO

Anche questo è un discorso che abbiamo affrontato più volte.
Senza dilungarci troppo, bisogna ricordare quanto il reggisella telescopico cambi (in meglio) il modo di guidare la Mtb.

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Insieme alle gomme e forse alle sospensioni, è uno dei componenti più importanti per acquisire sicurezza nei tratti ripidi e scivolosi, sui drop e sui salti.
Se siete convinti che non vi serva, provatelo per qualche uscita e poi ne riparliamo...

Qui sotto, un approfondimento su questo argomento:

PROTEZIONI: PERCHÉ NO?

Le protezioni sono obbligatorie nell'enduro e molto utilizzate anche nel trail riding.
L'outfit da Xc, invece, è molto essenziale (forse troppo?): maglia, pantaloncini e casco leggero.
È normale sentirsi poco protetti e pensare al peggio quando si sta affrontando un sentiero particolarmente difficile oppure un salto a tutta velocità.
Okay, in gara è impensabile indossare le protezioni, ma in qualche allenamento non è assurdo pensare di farlo.

blocchi mentali in discesa

Ad esempio, nelle uscite brevi in cui ci si vuole concentrare sulla tecnica, un paio di ginocchiere, gomitiere, un paraschiena e magari un casco più protettivo potrebbero aiutarci a sentirci più sicuri e ad osare di più nei tratti in cui ci blocchiamo di solito.
Tornando sullo stesso sentieri con l'abbigliamento da Xc, sapremo come interpretare quel tratto e cosa fare per evitare la caduta.
Insomma, non sentitevi “ridicoli” se in qualche situazione sentite la necessità di proteggervi di più: se per voi può essere un buon modo per superare i blocchi mentali in discesa, fatelo!

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La maglia Baseframe Pro con paraschiena e rinforzo anteriore, realizzata da Fox Racing, potrebbe essere una buona soluzione per chi cerca una protezione in più senza essere troppo penalizzato in salita.

Qui sotto, un approfondimento sulle protezioni nell'Xc.

IL MEZZO? CONTA FINO A UN CERTO PUNTO

«Con la front, questo tratto non si fa».
«100 mm non bastano, ho bisogno di 120 mm».
«Ovvio che ce la fai, hai il tuning sulle sospensioni!».
Affermazioni tipo queste (e tante altre) se ne sentono molte, forse troppe.

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Spesso, in ambito amatoriale, si attribuisce la “colpa” di non riuscire a guidare come si dovrebbe al mezzo tecnico, ma quasi sempre non è così.
Un bravo rider, infatti, saprà guidare ovunque anche con una front o con una full dal travel contenuto, magari moderando le velocità, ma senza andare nel panico.
Anche perché, le hardtail moderne sono davvero molto capaci, ne abbiamo parlato anche in questo video:

È ovvio, una full di ultima concezione, il giusto setup e dei componenti di livello aiutano, ma non sono tutto.
Prima impariamo a guidare, poi pensiamo a tutto il resto.
Anche perché, oggi giorno è impossibile trovare una bici che vada male, anche i modelli di media gamma sono performanti, molto più performanti delle top di gamma di qualche anno fa.
Non avete scuse: costanza e tenacia, la bici che avete va più che bene 😉

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IN CONCLUSIONE...

Hai dei blocchi mentali in discesa e non riesci a divertirti come vorresti o a seguire i tuoi amici più abili?
Non disperare, perché un modo per superare le tue paure esiste.
I consigli qui sopra sono i più immediati, i più pratici e semplici da mettere in atto, ma quando si parla di sfera mentale si entra in un mondo molto vasto e pieno di sfaccettature, quindi probabilmente esisteranno anche altri metodi che non sono di nostra competenza.
Anzi, se avete dei feedback in tal senso o delle domande da porci sull'argomento, scrivetelo nei commenti in fondo all'articolo.

Qui sotto, i nostri video-tutorial sulla guida:

Qui gli altri articoli sulla tecnica di guida.

Qui gli articoli sulla confidenza di guida.

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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