FRIEDRICHSHAFEN - Addio caro vecchio butile.
Schwalbe proprio qualche ora fa ha presentato all’industria della bici una nuova rivoluzionaria camera d’aria, la Schwalbe Evo, realizzata non più in gomma, ma in Aerothan, ovvero un tecnopolimero speciale sviluppato insieme alla Basf, che permette una sensibile riduzione di peso senza perdere in efficienza ed affidabilità.
Anche il corpo della valvola è realizzato nel medesimo materiale, fra l’altro riciclabile al 100%.
Diamo qualche numero.
Il peso della Schwalbe Evo in versione 26” è di 68 gr.
La 27,5” pesa 72 gr.
La 29” 76 gr.
Può essere utilizzata con coperture da 2,1”-2,4” ed è in grado di resistere alle pressioni di una normale camera d’aria in butile.
Il prezzo è di 20€, ma il risparmio di peso è abbastanza interessante.
A conti fatti è uno dei modi più economici per togliere peso a una Mtb, ammesso di utilizzare le camere d’aria.
Ma anche in tasca, sotto la sella o nello zaino il peso diminuisce di qualche etto e questo permette, volendo, di portare anche più di una camera d'aria di scorta.
In caso di foratura, infine, è possibile ripararla con un kit specifico senza colla.
Sul fronte delle camere d'aria tradizionali, invece, Schwalbe ha già iniziato in Germania un'azione di riciclo in collaborazione con i dealer che fungono da punto di raccolta delle camere d'aria usate. Queste poi vengono spedite in Schwalbe per essere riciclate.
In questo modo la produzione di una camera d'aria nuova in butile costa un 25% di energia in meno, salvaguardando maggiormente l'ambiente.
Per informazioni Schwalbe.com
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.