Il pendolare urbano che decide di muoversi in bici è spesso soggetto a rischi e pericoli.
La continua lotta con automobilisti indisciplinati, pedoni distratti e un manto stradale non sempre perfetto stressa non poco chi si muove in bicicletta nelle nostre città.
Con il tempo, ogni urban commuter che si rispetti ha imparato a difendersi da queste minacce adottando una condotta prudente.
Repentina, improvvisa e purtroppo non prevedibile è invece la possibilità di essere depredati della propria bici.
Il furto è un imprevisto con il quale facciamo i conti da sempre, sopratutto in quest’ultimo periodo nel quale il dilagare di bici elettriche e quindi più costose è sotto gli occhi di tutti.
Dover lasciare la bicicletta legata ad un palo è spesso una necessità.
Non esiste un modo certo per evitarne il furto, ma possiamo sicuramente rendere la vita difficile al malfattore di turno.
Attraverseremo quattro punti fondamentali per indurvi a legare la vostra bicicletta nella maniera più corretta, evitando spiacevoli sorprese.
LEGALA SEMPRE
Può sembrare ovvio, scontato, eppure a lasciare la bici incustodita sono in tanti.
Un caffè al bar, una commissione veloce, per acquistare un giornale in edicola, tutte situazioni che richiedono poco tempo in cui facilmente lasciamo la bici parcheggiata senza assicurarla ad un punto fisso.
Niente di più sbagliato!
Il ladro è un essere subdolo, pronto ad entrare in azione al nostro primo passo falso.
Ecco come un piccolo momento di relax o di necessità può trasformarsi in un’ occasione ghiotta per il nostro ladro di biciclette.
Bastano davvero pochi secondi per prendere la bici del povero malcapitato e sparire nel nulla.
Pochi secondi di distrazione che potrebbero costarci assai caro.
L’utilizzo di una catena, anche di semplice fattura è sicuramente utile a bloccare le voglie insane del delinquente occasionale.
DOVE LEGARLA
Scegliere il luogo e il punto d’ancoraggio è di fondamentale importanza per scongiurare il furto della propria bici.
Pali poco più alti di un metro, reti dallo spessore ridicolo, luoghi poco frequentati, tutte condizioni che attirano inevitabilmente l’attenzione del malintenzionato.
Iniziamo con la scelta del punto d’ancoraggio.
L’elemento al quale fissare la nostra bicicletta deve essere: Stabile, irremovibile e resistente, tutte caratteristiche da tenere a mente nel momento in cui ci troviamo a dover scegliere il punto dove parcheggiare.
Alti pali della luce e/o pali pubblicitari, recinzioni metalliche o qualsiasi struttura chiusa, robusta e non asportabile.
Questi gli elementi ideali ai quali assicurare la bicicletta.
Da evitare qualsiasi palo alto meno di 3 metri, la bici con relativa catena potrebbe essere facilmente sfilata dall’alto.
Strutture in legno e alberi dal fusto esile sono anch’essi sconsigliati, un buon seghetto impiega pochi secondi a reciderli.
Un altro elemento discriminante da tenere in considerazione è la location.
Il luogo in cui parcheggiamo la nostra bicicletta è importante tanto quanto il punto a cui la “incateniamo”.
Affollato, ben illuminato e magari con la presenza di telecamere come ad esempio nei pressi di una banca.
Cercate, per quanto difficile, di cambiare spesso il punto in cui lasciate la bici, non c’è cosa peggiore che far conoscere orari ed abitudini al ladruncolo di zona.
Supermercati, banche o attività con continua affluenza rappresentano un buon posto presso il quale parcheggiare la bicicletta.
COME LEGARLA
Una volta trovato un punto fisso sul quale fare affidamento, in che modo lego la mia bici?
Puntate ad assicurare la parte più importante e costosa, ovvero il telaio.
Oltre ad essere l’elemento fondamentale in una bici, il telaio è anche la struttura che offre almeno una “triangolazione” nella quale far passare la catena.
Mi spiego meglio.
Il triangolo anteriore di un telaio, formato da: tubo orizzontale, tubo obliquo, piantone sella, costituisce una figura geometrica chiusa e quindi un valido punto attraverso il quale “incatenare” la propria bici.
Se invece vi trovate in sella ad una city bike da donna con tipica canna bassa, è consigliato far passare la catena nella triangolazione formata dal carro posteriore.
Tra bici e punto d’ancoraggio deve intercorrere il minor spazio possibile, questo renderà le “fantasiose” opere di scassinamento complicate e poco agevoli.
Evitate nella maniera più assoluta di legare la vostra bici tramite manubrio, ruota anteriore o componenti facilmente asportabili.
A tal proposito vi consiglio di sostituire eventuali sganci rapidi di ruote e tubo sella con perni dalla testa esagonale, rubare questi componenti richiederà, in questo modo, tempo e attrezzi specifici.
CON COSA LEGARLA
Per affrontare questo argomento ci siamo affidati ad ABUS, da anni leader nel settore “antifurti mobili”.
L’azienda tedesca realizza lucchetti e sistemi di sicurezza riconducibili in 4 categorie.
Antifurto ad arco, antifurto pieghevole, catena antifurto e steel-o-flex.
Quattro categorie diverse per conformazione dell’oggetto e campi d’impiego.
Partiamo dalla prima categoria:
Antifurto ad arco:
Volgarmente detti “lucchetti ad U” rappresentano una soluzione valida per assicurare la nostra bicicletta.
Due sono i modelli prodotti da Abus: 770A SMARTX e 440ALARM, due lucchetti particolarmente evoluti.
Entrambi dispongono di allarme sonoro dalla potenza di 100 db, per intenderci lo stesso frastuono provocato da un martello pneumatico.
Il più evoluto Abus 770A SMARTX è azionabile tramite smartphone con l’applicazione dedicata Abus e prevede un grado di sicurezza di 15 su 15.
Leggermente meno evoluto è il modello 440ALARM ma comunque efficace contro i malintenzionati.
I lucchetti ad arco sono perfetti per assicurare la vostra bici ma attenzione! Non avendo sezioni mobili hanno una portata ridotta.
Per ulteriori informazioni e per conoscere i lucchetti ad arco Abus cliccate qui.
Antifurto pieghevole:
Facilmente trasportabili e di semplice utilizzo rappresentano una delle opzioni maggiormente scelte dagli urban commuter.
Ben 19 sono i modelli presenti nella gamma Abus, con chiusura a chiave o con codice numerico, allarmati o non.
Flessibile e modellabile in base al punto di ancoraggio, l’antifurto pieghevole si dimostra perfetto nella maggior parte delle situazioni.
Lo spessore delle barre in acciaio e il grado di sicurezza garantita variano in base al modello.
Si parte con il massimo della protezione offerta dall’ Abus BORDO 6500A SMARTX ( barre in acciaio da 5,5 mm, allarme acustico, rilevamento della posizione 3D, ecc).
Per finire con le versioni più leggere come l’ Abus BORDO LITE 6055C, leggero e con chiusura numerica è l’ideale per le brevi soste.
Cliccate qui per scoprire tutti i modelli di antifurto pieghevoli.
Catena antifurto:
La vecchia cara catena, un grande classico che non tramonta mai.
Perfetta per lunghe soste, garantisce un elevato grado di sicurezza e di adattamento a qualsiasi condizione grazie alla sua flessibilità.
Trentanove sono le varianti offerte da Abus, dalla più robusta e sicura serie Abus GRANIT CITY CHAIN XPLUS (riconosciuta in vari paesi del mondo come sistema più sicuro), alla più semplice e simpatica serie di catene per bambini MY FIRST ABUS, con le quali i vostri figli portanno mettere in sicurezza le proprie biciclettine.
Scoprite qui le principali caratteristiche degli antifurti a catena Abus
Steel-o-flex:
Esteticamente simili ad una catena, gli antifurti a cavo nascondono una doppia protezione.
Il cavo in acciaio presente all’interno e ricoperto da “bossoli di copertura” che ne aumentano il grado di protezione.
Due i modelli prodotti da Abus, MILLENNIOFLEX 896 e IVERA STEEL O FLEX 7200, il primo con rivestimento in PVC e il secondo con una guaina in simil tessuto.
Scoprite tutti i vantaggi dell’antifurto steel-o-flex Abus.
Scongiurare definitivamente i furti di bici è davvero complicato.
Con questo nostro articolo speriamo di esservi stati d’aiuto e siamo sicuri che insieme renderemo la vita difficile ai ladri.
Legatele sempre, fatelo nel giusto luogo e nella maniera corretta, ma sopratutto munitevi del giusto antifurto.
Per maggiori informazioni visitate il sito ABUS.
VIDEO - Come scegliere il casco da Mtb e prendersene cura? Ecco 4 consigli...
Condividi con
Tags
Sull'autore
Simone Lucchini
Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale