Allergie e Mtb: un binomio molto frequente e a volte davvero "irritante", in tutti i sensi.
I soggetti allergici che praticano sport all'aperto avvertono in particolar modo i sintomi delle allergie stagionali, ciclisti e biker non sono esclusi.
Nel bosco o su strada si è più esposti a pollini e altre sostanze che potrebbero scatenare reazioni fastidiose come starnuti continui, lacrimazione degli occhi e in alcuni casi anche difficoltà respiratorie, durante e dopo lo sforzo.
Ma non solo, le allergie possono causare spossatezza e quindi una riduzione generica delle prestazioni sportive.
La primavera è la stagione “peggiore”, da questo punto di vista, ma negli ultimi anni gli effetti delle allergie si avvertono sempre prima e sono molto più frequenti, tra sportivi e sedentari.
Per quale motivo?
Come si individuano e come si combattono le allergie?
L'alimentazione giusta può aiutare a sentirsi meglio?
Per rispondere a queste ed altre domande ci siamo confrontati con il centro Strategic Nutrition di Lorenzo Bergami, situato a Bologna e specializzato nella nutrizione, ma molto attento anche nella correlazione tra alimentazione e allergie stagionali.
- Tecnicamente (in breve), cos'è un'allergia stagionale e perché avviene?
- Partiamo dalla definizione di allergia: l’allergia (alimentare, cutanea, respiratoria, da contatto) è una reazione eccessiva del sistema immunitario che combatte contro sostanze presenti nell’ambiente e in natura, normalmente innocue, riconoscendole come nemiche. Questa risposta scatena, in alcune persone geneticamente predisposte, una serie di processi infiammatori a carico di organi e tessuti come irritazione e lacrimazione, naso che cola o naso chiuso, prurito o arrossamenti cutanei o sul palato, difficoltà respiratorie, fino ad arrivare nei casi più gravi allo shock anafilattico.
Per quanto riguarda le allergie stagionali, si definiscono tali in quanto i sintomi compaiono solamente in alcune stagioni e sono legate all’esposizione di sostanze volatili, i famosi pollini, che sono presenti solamente in determinati periodi a seconda del fattore scatenante l’allergia.
- Quest'anno i sintomi allergici sono arrivati prima del tempo: da cosa dipende?
- I sintomi allergici sono dati dai pollini, ovvero le cellule riproduttive maschili delle piante che vengono prodotte durante la fioritura. Si tratta di piccoli granelli leggerissimi e microscopici, di forma diversa a seconda della specie vegetale, che hanno il compito di fecondare altri vegetali della stessa specie. Nel polline sono contenute particolari sostanze, dette antigeni, capaci di "sensibilizzare" soggetti geneticamente predisposti. Nel paziente allergico, queste sostanze sono liberate a livello delle mucose respiratorie e sono in grado di provocare una reazione eccessiva del sistema immunitario, stimolato a produrre particolari anticorpi, le immunoglobuline di classe E (IgE).
Questo però avviene solamente in determinati periodi dell’anno, in particolare in primavera, estate ed autunno, sempre in base alla tipologia del fattore scatenante l’allergia.
Il fatto che quest’anno siano arrivati con largo anticipo rispetto al solito, è probabilmente derivato dai cambiamenti climatici, che hanno portato ad avere una primavera anticipata.
- Quali sono le allergie stagionali più fastidiose per chi pratica sport all'aria aperta?
- Sicuramente l’allergia ai pollini è quella più diffusa e fastidiosa, in quanto provocano problemi alle mucose nasali (riniti allergiche) o agli occhi (congiuntivite allergica).
Il fatto di dover far sempre fronte a problemi respiratori, non è sicuramente un vantaggio per uno sportivo. Anche perché la prestazione potrebbe esserne notevolmente condizionata.
- Possono, anni di sport all'aria aperta, contribuire all'insorgere di allergie in età adulta?
- L’allergia è una risposta anomala ed esagerata del sistema immunitario in presenza di sostanze normalmente innocue, in soggetti predisposti. Quindi, il fatto che possano insorgere nuove allergie in età adulta è prettamente individuale.
In pratica, è “colpa” del nostro bagaglio genetico: nasciamo predisposti o meno a sviluppare allergie e ad un certo punto della nostra vita, se siamo tra i “predisposti, contatto dopo contatto con gli allergeni, a seconda dell’ambiente in cui viviamo possiamo sviluppare l’allergia.
Da una parte ci sono dunque le classiche allergie che ci colpiscono fin da bambini, come ad esempio la dermatite topica dovuta ai primi contatti con alimenti come uova e latte, dall’altra ci possono essere altre allergie come riniti allergiche, congiuntivite o asma, che possono svilupparsi per la prima volta anche oltre i 50 o 60 anni di vita
- Quali sono i test più affidabili da eseguire in caso di sospetta allergia?
- Sicuramente, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico curante, che solo dopo un’accurata diagnosi deciderà se sarà il caso di effettuare test più specifici.
Il primo test che solitamente viene effettuato è il Prick Test: un test cutaneo in cui si dispone una goccia di ciascun allergene (si scelgono quelli più frequenti nell’area geografica in cui si vive) sulla pelle dell’avambraccio e la punge delicatamente. Nell’arco di circa 15-20 minuti si ha una risposta: nel caso di reazione allergica a uno o più allergeni compare nella zona corrispondente un pomfo pruriginoso.
Se serve un accertamento ancor più approfondito, si può ricorrere ad un prelievo di sangue per la ricerca degli anticorpi IgE specifici, cioè quelli prodotti dalle cellule del sistema immunitario contro gli allergeni che si sospettano responsabili.
- Quali farmaci anti-allergici si consigliano e quali si sconsigliano agli sportivi?
- Per quanto riguarda la somministrazione di farmaci è necessario rivolgersi al proprio medico curante, che somministrerà la cura che riterrà più opportuna per le necessità del soggetto.
- Quasi tutti i farmaci per le allergie contengono sostanze “dopanti”. Cosa bisogna fare in questo caso? Prenderli e certificarli alla federazione, oppure evitarli ed agire in modo diverso?
- Nel caso in cui i farmaci siano stati prescritti dal proprio medico, è assolutamente necessario portare sempre con sé la certificazione del medico, proprio per evitare spiacevoli conseguenze in caso di controllo antidoping.
Ndr: nel caso in cui l'uso di farmaci antiallergici vietati (spesso i comuni antistaminici contengono efedrina o pseudo-efedrina) sia necessario, ricordiamo che gli stessi farmaci devono essere certificati anche al CONI tramite procedura TUE. Qui altri dettagli.
- L'alimentazione può contribuire ad attenuare o ad accentuare i sintomi dell'allergia? E in che modo?
- Dal punto di vista alimentare, per un soggetto allergico è buona norma evitare (o comunque ridurre) il consumo di tutti quegli alimenti che contengono istamina, uno dei principali mediatori chimici dell’infiammazione. Il loro consumo potrebbe amplificare i sintomi dell’allergia.
Quindi, in generale i cibi da evitare (o comunque di cui limitare l’assunzione) sono:
- Pesce in scatola o a lunga conservazione (sgombro, tonno, acciughe, sardine o aringhe)
- Formaggi
- Cibi fermentati anche vegetali come i crauti
- Vino rosso e alcolici in genere
- Spinaci
- Pomodori
- Estratto di lievito
- Birra
- Banane
- Cioccolato
- Uova
- Latte
- Papaya
- Pesce e frutti di mare
- Fragole
Inoltre per cercare di tenere naturalmente sotto controllo i sintomi, si possono utilizzare alcuni prodotti naturali come prodotti a base di Ribes Nero, Quercitina, Perilla o Liquirizia.
In ogni caso però è sempre meglio rivolgersi ad un nutrizionista per un’integrazione mirata e personalizzata.
Altri dettagli li trovate in questo post pubblicato su Instagram da Strategic Nutrition Center:
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- Allergie e Covid: sono legati in qualche modo? I soggetti allergici rischiano di più, se contraggono il Covid, oppure no?
- Purtroppo ad oggi non è possibile esprimere un parere specifico in quanto non ci sono studi sufficienti o abbastanza approfonditi per poter rispondere con certezza a questa domanda.
- Le allergie stagionali sono irreversibili, oppure possono scomparire o attenuarsi col passare del tempo, anche grazie alle giuste abitudini (stile di vita, alimentazione ecc)?
- Purtroppo, come già detto in precedenza, le allergie sono determinate da un fattore genetico, quindi una volta che un soggetto ha sviluppato un’allergia o comunque un’ipersensibilità ad una determinata sostanza, bisogna imparare a conviverci per tutta la vita.
Per chiudere, vogliamo darvi qualche altro consiglio "pratico": per attenuare i sintomi delle allergie stagionali, sarebbe opportuno (quando possibile) uscire in bici al mattino presto o nel tardo pomeriggio, momenti in cui la percentuale di pollini nell'aria è minore e solitamente c'è anche meno vento.
A proposito di vento, nelle giornate molto ventose i sintomi dell'allergia potrebbero aumentare, quindi per i soggetti allergici sarebbe meglio non allenarsi all'aperto, oppure indossare una mascherina per attenuare l'entrata degli allergeni nell'apparato respiratorio.
Per altre informazioni e per mettervi in contatto con il centro Strategic Nutrition visitate il sito internet, la pagina Facebook e il profilo Instagram.
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.