RIVA DEL GARDA - «Il segreto è nella resina» spiega Sandro Marcorin, il fondatore di Alchemist, un marchio tutto italiano che realizza tutto in Italia.
E di questo Marcorin va fiero, perché Alchemist, risolti i primi problemi sui mozzi, ha iniziato ad avere un successo nettamente superiore alle aspettative.
A Riva del Garda ha presentato le nuove ruote 29” RR destinate all’Xc e al marathon con caratteristiche impressionanti.
Prima di tutto il peso: la coppia pesa 1230 grammi e parliamo di un cerchio in fibra di carbonio con una larghezza interna di 26 mm e 24 fori.
La ruota utilizza raggi a testa dritta con mozzo dal corpo in carbonio e flange in alluminio dal diametro differenziato.
Il mozzo posteriore fa ricorso a 5 cuscinetti Nsk di produzione giapponese e la cassetta è compatibile anche con il sistema Sram Xd.
Il prezzo al pubblico è di 2510€ e possono essere già ordinate sul sito web di Alchemist.
Perché la resina conta così tanto?
Marcorin ha una lunga esperienza nella lavorazione e nella sperimentazione della fibra di carbonio e questo gli ha permesso di introdurre nel settore della Mtb alcune delle tecniche utilizzate in campo aeronautico per la costruzione di particolari in fibra.
E la resina, lì, riveste un ruolo cruciale. Ma perché?
«Perché la resina che viene utilizzata sulle ruote Alchemist è la medesima che si usa per impieghi ben più severi, come negli sport motoristici e sugli aerei. Questa resina ha proprietà di resistenza decisamente superiori rispetto a quella che normalmente si impiega sui cerchi in carbonio ed essendo costituita da polimeri è in grado di resistere molto meglio agli impatti, assorbendo la loro energia cinetica».
Il lato negativo? Il prodotto finale costa di più, anche perché questa resina richiede un processo di produzione più lungo e certosino, ma dura anche molto di più e mantiene le sue caratteristiche meccaniche più a lungo.
Un cerchio convesso e asimmetrico
L’attenzione costruttiva che è stata riposta al cerchio è davvero notevole.
Alchemist ricorre a rinforzi strutturali Ridge Reinforcement (ovvero la sigla RR nel nome delle ruote), ben visibili all’esterno, solo in corrispondenza delle nipples. In questo modo è riuscita a dare una forma convessa alle pareti del cerchio riducendo la possibilità di contatto con sassi e rocce.
L’alloggiamento per le nipples nel cerchio, inoltre, è stato decentrato di 3 mm per garantire un angolo di campanatura più omogeneo fra i raggi di sinistra e quelli di destra.
Una ruota da 29” anche per l’enduro
Si chiamerà 29" Enduro e avrà delle caratteristiche molto simili a quella da Xc, salvo che il cerchio è stato adeguato per resistere a sollecitazioni più intense. Il canale del cerchio ha una larghezza sempre di 26 mm, 24 fori, raggi a testa dritta, ma mozzo Stealth, lo stesso utilizzato sulla ruota da enduro da 27,5”, già presentata lo scorso anno, sempre al Bike Festival.
Il peso in questo caso sale a 1560 grammi e il prezzo a 2610€, entrambi riferiti alla coppia di ruote.
Per informazioni Alchemistbikes.com
Condividi con
Tags
Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.