ARTICOLO AGGIORNATO AL 4 FEBBRAIO 2016
Ma come?
Abbiamo appena iniziato ora ad abituarci alle 11 velocità che già parliamo delle 12 velocità?
Beh, diciamo che prima o poi qualcuno questo passo lo farà e se proviamo a immaginare quale dei due marchi fra Shimano e Sram ha più probabilità di farlo, quello americano è il principale candidato.
Lo Sram XX1 è stata una rivoluzione che ha travolto Shimano e che ha messo Sram in una posizione di comando, almeno per quanto riguarda la capacità di innovare.
Però non possiamo nemmeno pensare che Shimano rimarrà per sempre a inseguire, perché infatti già circolano voci di una cassetta Shimano 11-46, però a 11 velocità (qui la conferma ufficiale).
Per il momento, però, restiamo nel campo delle ipotesi e andiamo avanti.
Prendiamo un pacco pignoni Sram a 11 velocità attuale.
Se aggiungessimo un pignone in più all’XX1, dove lo metteremmo?
Scenderemmo sotto al 10 oppure proveremmo a metterne uno più grande oltre quello da 42?
Oppure proveremmo solo a ridurre la spaziatura (in termini di sviluppo metrico) fra i vari pignoni?
Visto che stiamo lavorando di fantasia, tanto vale provare a farlo sul serio per… vedere l’effetto che fa.
Un pignone da 46 denti
Cioè un range di rapporti che diventa ancora più ampio e che farebbe la gioia di molti biker che sentono l’1x11 un po’ limitante-limitato.
Se il pignone più grande diventasse da 46 denti, questo consentirebbe di montare una corona anteriore più grande, facilitando le cose quando c’è da spingere sui pedali.
Pensate a chi fa le gare marathon, ad esempio, oppure anche a chi la Mtb la usa per lunghe escursioni.
La scala attuale dell’XX1 è: 10-12-14-16-18-21-24-28-32-36-42, cioè ha una progressione piuttosto lineare perché sale di 2 denti fino al 18, poi di 3 denti fino al 24 e infine di 4 denti fino al 42, per cui l’aggiunta del pignone da 46 non disturberebbe questa linearità.
Oppure si potrebbe rivedere tutta la scala dei pignoni.
Lasciamo però a Sram (o a Shimano) questo arduo compito.
Un pignone da 9 denti
Per montare un pignone da 10 o da 9 denti è necessario ricorrere alla cassetta Sram Xd.
Shimano, infatti, non riesce a scendere sotto l’11.
Il pignone da 9 denti, però, è una soluzione che Sram ha già considerato e che non ha ritenuto (almeno al momento del lancio dell’XX1) il caso di adottare.
I denti si usurano più velocemente e potrebbero subentrare problematiche di affidabilità.
Altri produttori hanno provato a seguire la non facile strada di inserire un pignone da 9 denti (vedi l’italiana Leonardi Factory con il 942), ma la fase di sviluppo ha richiesto tempo e molta attenzione.
Non è una soluzione da escludere, però, perché, rispetto a quella con il pignone da 46 denti, sarebbe una soluzione a 12 velocità più leggera.
Una spaziatura diversa fra i rapporti
Qualche volta l’1x11 di Sram non ti dà la possibilità di pedalare alla cadenza che vorresti e questo succede soprattutto quando sei su un fondo battuto e con pendenze costanti.
L’1x11 infatti è diventato il sistema d’elezione nelle gare Xc non per caso.
Ebbene, se aggiungessimo un pignone e tenessimo fissi i due estremi (il 10 e il 42), come cambierebbe la cassetta di un’eventuale XX1 a 12 velocità?
Si potrebbero ipotizzare più soluzioni, ad esempio:
- una cassetta per chi ama spingere forte e solo di rado utilizza i pignoni più grandi: 10-12-14-16-18-20-22-25-28-32-36-42
- una cassetta, invece, per chi preferisce avere più linearità fra un rapporto e l’altro soprattutto fra i pignoni più grandi, cioè per chi si trova spesso in salita: 10-12-14-16-19-22-25-28-31-34-38-42
E se il cambio smettesse di essere quello che è sempre stato?
Questa sarebbe la vera rivoluzione.
Niente più pignoni, niente più cambio messo lì, in quella posizione un po’ infelice e tanto esposta agli urti, ovviamente niente più deragliatore e magari anche addio catena.
Esistono già delle soluzioni in commercio che racchiudono tutte queste opzioni come ad esempio il sistema gearbox a ingranaggi di Pinion, provato proprio di recente, che però aumenta molto il peso e richiede, a mio avviso, degli affinamenti per essere accettato da una schiera più ampia di utenti.
Sram e Shimano anche hanno delle soluzioni alternative.
Ricordate la guarnitura Hammerschmidt di Truvativ?
Oppure il gruppo Shimano Alfine (disponibile anche in versione Di2)?
Diciamo che per il momento (ma non sappiamo dirvi per quanto a lungo ancora) il cambio delle Mtb e delle bici da strada resterà così come lo conosciamo.
Sempre più veloce e leggero (e la leggerezza è proprio uno dei suoi punti di forza), ma sempre concettualmente identico a se stesso da ormai oltre 50 anni.
Oggi, viste le capacità e le conoscenze tecnologiche dichiarate dai vari brand, sembrerebbe molto sensato proporre qualcosa di diverso e di più innovativo.
Anche a costo di aggiungere un altro nuovo standard.
Oppure, domanda legittima, le novità che verranno saranno solo nuovi fantasmagorici standard?
L’industria della Mtb collauda e propone innovazioni che vengono poi adottate anche in altre specialità del ciclismo per cui molto probabilmente, se ci sarà un nuovo sistema di cambiata, lo vedremo prima di tutto su una mountain bike.
Fieri di essere biker.
12 velocità: ecco cosa dichiara Sram
Poco dopo l'uscita di questo articolo ha iniziato a circolare la voce secondo la quale Sram starebbe per lanciare un gruppo a 12 velocità chiamato Eagle.
A tale riguardo Sram ci ha inviato la seguente dichiarazione:
“SRAM is constantly experimenting, designing, building and testing new bicycle component technology. At this time, we have no comment about Eagle™ Technology rumors and speculation.”
Ovvero un sostanziale no comment, il che però non chiude affatto qui il discorso.
Sram crede moltissimo nei sistemi monocorona e l'eventuale arrivo di un gruppo 1x12 potrebbe "convertire" definitivamente anche i più accaniti sostenitori della doppia corona.
Per il momento possiamo chiudere con un "chi vivrà vedrà".
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.