6 upgrade vitali a costo zero. Per tutti i biker

Simone Lanciotti
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6 upgrade vitali a costo zero. Per tutti i biker

Simone Lanciotti
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Piccolo spoiler sulle conclusioni: i 6 upgrade vitali a costo zero sono talmente ovvi (ed effettivamente a costo zero) che penserete che io vi stia prendendo in giro.
Eppure sono anche quelli più importanti e, a volte, meno considerati.

Ci sono gli upgrade “di sostanza”, per i quali MtbCult vi dà infiniti spunti, ma ci sono anche quelli di concetto e di approccio alla Mtb.
Senza dimenticare il contesto socio-economico nel quale ci troviamo che ci fa percepire il futuro come un orizzonte cupo.
Spesso mi dico che la passione per la Mtb mi salva dal logorio della vita moderna.
Che la Mtb è il mio Cynar.
E la bevo a piene sorsate ogni volta che posso.

6 upgrade vitali a costo zero

Ma veniamo al titolo di questo articolo: il concetto di partenza è che, quasi certamente, la maggior parte di chi legge questo articolo ha una Mtb o una e-Mtb di cui è mediamente soddisfatto e, quindi, non ha bisogno di sostituire pezzi.

I 6 upgrade vitali a costo zero

Ho apostrofato come vitali gli upgrade a cui mi riferisco, perché oltre ad un paio di consigli tecnici ci sono anche accortezze che possono migliorare (e davvero a costo zero) la nostra vita e poi anche la nostra esperienza in sella.
Semplicemente ragionandoci meglio su.
Iniziamo?

1 - La posizione in sella

Mi trovo per lavoro ad ottimizzare la posizione in sella alla Mtb di continuo e ho maturato una sana ossessione verso le misure che definiscono la mia posizione in sella.
Per velocizzare il processo utilizzo spesso le stesse manopole e sella sulle bici che provo.
E mi chiedo: se muscoli e articolazioni non mandano segnali di dolore o fastidio vuol dire che è la posizione corretta?
Oppure (e qui viene il bello) quanti si chiedono se potrebbe essere migliore?
Su questo argomento torneremo con una trattazione più precisa, ma intanto lasciate un piccolo spazio al dubbio e leggete questi spunti.

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Stefano Migliorini (nella foto ancora in Kona) è sempre stato molto attento alle regolazioni della Mtb
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2 - Più o meno pressione

Modificare la pressione delle gomme e delle sospensioni può diventare un vantaggio sulla guida ad un costo pari a zero.
Ma perché cambiare la pressione?
Non è obbligatorio, assolutamente, ma diciamo che se vi trovate a pizzicare le gomme di frequente o se non riuscite a trovare il feeling con la guida la pressione di gomme e sospensioni influisce in modo determinante.
Se non avete gomme o sospensioni di buon livello è qui che dovete concentrare i vostri sforzi per il vostro prossimo eventuale upgrade.

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Sulla stessa sospensione, un Sag al 25% oppure...
6 upgrade vitali a costo zero
...un Sag al 35% fa una differenza enorme. Ed è solo un fatto di pressione dell'aria

3- Più efficienza

L’efficienza del mezzo è un fattore cruciale e ad esso concorrono tanti parametri, fra cui anche la già citata pressione di gomme e sospensioni.

Tanto maggiore è l’efficienza e tanto minore è la dispersione dell’energia della pedalata.

Come si raggiunge l’obiettivo?
Serve cura nel lubrificare la catena, i mozzi e tutte le parti della bici soggette ad attrito.
Il risultato può essere sbalorditivo.
Meno energia disperdo, meno fatica faccio e più mi diverto.
E guidare una Mtb con maggiore lucidità significa anche ridurre il rischio di infortuni.

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4 - Più energie

Qui usciamo dal fattore meccanico ed entriamo nella sfera personale.
Alzi la mano chi il sabato mattina si trova a pedalare con uno stato di affaticamento che, diciamo, inviterebbe a fare tutt’altro che pedalare?

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Se anche a voi capita di sentirvi così al mattino prima di un'uscita, sappiate che non siete gli unici. In questi casi c'è solo una cosa da fare...

Un bicchiere di Cynar non serve a un bel niente, perché qui entrano in ballo fattori che non sono mai sotto il nostro totale controllo.
La stanchezza che deriva dalla quotidianità è alta.
Ma c’è un “ma”…

Siamo sicuri che sia davvero fuori controllo?

Io me lo chiedo spesso: cosa posso fare per gestirmi meglio e non arrivare al giorno fatidico dell’uscita già stanco in partenza?
Provo a pianificare meglio.
Ci provo, sapendo che a volte riesco e altre no.

Ma ci provo, sapendo che non ho il controllo totale, ma posso comunque fare qualcosa.

E quando non riesco ad arrivare al giorno dell’uscita in Mtb con le energie giuste, inizio la mia pedalata e, in base a come le gambe girano e alla motivazione mentale, decido che giro fare.
Il fattore energia, però, quando si superano i 40 (anni) è qualcosa che va tenuto in attenta considerazione…
Arrivo a dirvi che se la stanchezza incalza è meglio fermarsi, non andare in bici e recuperare energie.
Il riposo conta quanto un’uscita in bici perché la mia anagrafe dice a febbraio saranno 48. 
Gli anni…

5 - Meno calorie

Premessa: non sono un esempio in questo ambito, ma la teoria la conosco bene.
Pecco sulla pratica, ovvero a tavola.
Essere leggeri in bici è un vantaggio innegabile sotto tanti punti di vista.

Meno fatica in salita, più lucidità nella guida, più divertimento e meno stress per il proprio fisico.

Attenzione, però: questo non vuol dire ricercare la massima magrezza possibile, bensì trovare il proprio compromesso fra massa grassa e massa magra.
Quel “proprio compromesso” è un equilibrio sostenibile nel tempo, ovvero è una sana abitudine.
E’ uno stile di vita consolidato, quello dell’essere un ciclista offroad.
Quindi, lontano dalla bici io mangio, ma tenendo d’occhio le mie necessità energetiche reali e un po’ meno la gola.
Spesso riesco, ma qualche volta… proprio no.

6 upgrade vitali a costo zero
Io e il mio rapporto con il cibo 😬

6 - Più acqua

Altra domanda collettiva: quanti di voi bevono effettivamente i fatidici due litri di acqua al giorno?
D’estate è più facile perché lo stimolo della sete è più frequente, ma nella stagione fredda?
E’ in questo periodo dell’anno che si misura la propria virtù.
Questa virtù contribuisce in modo netto a migliorare le funzioni metaboliche e a rendere meglio durante la giornata.
Non solo in bici.
Io, sulla scrivania, tengo una borraccia che, quando è vuota, mi alzo e vado a riempire.
Non sono un virtuoso, se ve lo state chiedendo, bensì una persona con un po’ di metodo.

6 upgrade vitali a costo zero

Ispiriamoci a quel biker…

A questo punto vi chiederete: “va bene, Simone, ma, in conclusione, cosa ci stai dicendo?
Di controllare la posizione della sella e la pressione delle gomme?
Di mangiare di meno e di bere più acqua?
E addirittura di andare a dormire prima la sera?”

Esattamente.

E sebbene vi suoni tutto ovvio e banale a me tornano in mente le parole che, ad un certo punto in Matrix, Morpheus rivolge a Neo: “una cosa è conoscere il sentiero giusto, un’altra è imboccarlo”.
Della serie: che queste regolette siano importanti lo sappiamo tutti, ma in quanti le applicano?

Prima di pensare a quegli upgrade, quelli che cambiano la sostanza della bici, in questo momento della stagione può essere più proficuo (e anche più economico) “aggiustare” il proprio stile di vita e di renderlo più simile a quello del biker.

Cioè, obiettivi chiari in mente, passo deciso, fisico preparato, bici in regola e lo stretto necessario nello zaino.
E’ questo il biker al quale mi ispiro.

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Quando mi immagino in Mtb, mi immagino esattamente come in questa foto. Cioè, come in questa uscita

E questo biker qui, lo confesso, è certamente interessato e a volte anche smanioso di aggiornare la propria bici, ma soprattutto punta lo sguardo un po’ più in là.
Oltre quello che ha già fatto, oltre quella situazione di disagio che, poi, tornato a casa, lo fa sentire più forte e pieno di gratitudine verso la vita.
Perché ha spostato più in là il limite.
Oppure perché ha trovato un nuovo punto di partenza.
Pedalando e credendo in quello che fa.
Insieme alla sua bici, quella grandiosa maestra di vita che continua ad insegnare anche una volta scesi di sella.

Qui tutti i nostri articoli e video di Storie raccontate in sella

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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