Per una volta non parliamo di Mtb, ma di bici in senso più lato.
Ovvero, la bicicletta come mezzo di trasporto e soprattutto di speranza. La bicicletta che fa la vita e a volte anche la salva. La bicicletta che ha un altro scopo. Perché spostarsi rapidamente è più importante di correre. La vittoria è arrivare ogni giorno puntuali a scuola. Fare uno sprint per curare un malore. Risparmiare tempo, averne di più per coprire gli impegni della giornata e aiutare la famiglia.
La parola chiave: mobilità.
Che in Africa vuol dire progresso, salvezza, sollievo.
Quell’oggetto a pedali può fare miracoli. E sta facendo miracoli. Grazie all’impegno di World Bicycle Relief, che ci ricorda con la storia di Tamara, Zambia, 12 anni, orfana, di dare sempre più potere alla bicicletta.
Guardate questo video:
World Bicycle Relief è nata nove anni fa. E di bici, ne ha distribuite circa 170 mila. L’associazione di solidarietà promuove un’attività finalizzata alla diffusione delle biciclette come mezzo di trasporto nei Paesi in via di sviluppo.
Per la gente dell’Africa, abituata a macinare chilometri e chilometri a piedi, una bici significa un miglioramento generale delle condizioni di vita.
Consente ai bambini di andare e tornare da scuola più velocemente. E a tutte le persone di ridurre le distanze dai villaggi, di risparmiare tempo, soprattutto per le emergenze.
Ma anche di avere un aiuto nel portare merci e beni alimentari: perché le bici che World Bicycle Relief mette a disposizione (realizzate e assemblate direttamente in Africa da Buffalo Bicycles) sono studiate ad hoc per la popolazione: sono resistenti (le strade asfaltate sono praticamente assenti) e possono trasportare fino a 100 kg di merci.
Ambasciatori di World Bicycle Relief sono attualmente la campionessa mondiale di Ironman, Miranda Carfrae, il biker Bart Brentjens e l’ex vincitore della Vuelta, Chris Horner.
Tantissime competizioni e iniziative aderiscono oggi al programma di World Bicycle Relief e organizzano delle raccolte fondi.
Ma il motore principale risiede nelle donazioni: comprare due bici per le popolazioni africane costa solo 134 dollari, molto meno un paio di ruote o dei semplici toolkits.
Di bici se ne possono acquistare anche 10 o 20 o donare una quota fissa al mese. Basta davvero poco per mettere in moto chi sta peggio di noi.
Per informazioni www.worldbicyclerelief.org