Sram spesso ci propone delle video-storie su personaggi, luoghi e stili del mondo della mountain bike.
Questa volta ci porta al Crankworx Slopestyle Championship, in particolare al round finale di Whistler, facendoci seguire da vicino i due atleti di punta, Brandon Semenuk e Brett Rheeder.
E raccontandoci come imparare a governare lo stress da competizione può cambiare gli esiti di una sfida...
(VM)

No pressure, no diamonds - Thomas Carlyle

E' facile dimenticare che i nostri eroi sportivi sono in realtà umani, come tutti noi.
Sicuramente loro hanno un talento più grande che li ha trasformati in superstar della mountain bike ma, guardando lo svolgersi dell'azione sullo schermo dalla comodità di un divano, o assistendo a un evento con una bevanda fredda in mano, ci culliamo spesso nella convinzione che ciò che si sta osservando è ... normale, naturale.

E' facile dimenticare la pressione e la sofferenza e i sacrifici che gli atleti sopportano per offrirci il migliore spettacolo. Sotto al logo e dietro agli occhiali protettivi, questi rider che idealizziamo o critichiamo sono esseri umani che hanno a che fare con la pressione della gara in uno sport che punisce i più piccoli errori con le ossa rotta.

Per i tre round del Crankworx Slopestyle Championship, abbiamo seguito gli atleti in azione e dietro le quinte, e abbiamo documentato le loro lotte e i loro trionfi.
Tutto è iniziato nel mese di marzo, quando il Crankworx ha fatto il suo debutto a Rotorua, in Nuova Zelanda.
In uno degli scenari più suggestivi di slopestyle mai immaginabili, la rivalità tra Brandon Semenuk e Brett Rheeder è riemersa, e i due si sono ritrovati di nuovo sotto i riflettori.

Rheeder ha eseguito una bellissima run. Semenuk lo ha seguito accettando la sfida, ma non è riuscito ad atterrare nell'ultimo salto del percorso. Brett Rheeder si è aggiudicato così la competizione inaugurale del Triple Crown di Slopestyle.

Tre mesi e mezzo più tardi, i Crankworx si spostavano a Les 2 Alpes, in Francia. C'era una manciata di piloti che sembrava essere solo mezzo passo dietro i due favoriti ma la prima pagina era ancora per Semenuk e Rheeder.
Il vincitore di Rotorua ha servito a Semenuk una run da 93.25 nella prima manche. Brandon ha risposto con una run massiccia, ma non è stato impeccabile - ed è stato piuttosto penalizzato per gli errori.

Per togliere a Rheeder il primo posto sarebbe servito qualcosa di speciale. La pressione, tuttavia, ha avuto la meglio su Semenuk. La sua seconda run è stata buttata via, e il suo principale rivale, ancora una volta, si è preso la vittoria.

Whistler è stata la tappa finale del Crankworx World Tour e innegabilmente il gioiello della serie.
Per i due favoriti, la pressione era ancora una volta molto alta.
Per Semenuk, poteva essere una possibilità di riscatto - per raddrizzare una stagione ben al di sotto delle sue aspettative.
E per Rheeder, c'era la possibilità della terza vittoria di fila e di ottenere la Triple Crown di Slopestyle.

Sabato, giorno di gara, c'era una pioggia così forte da costringere a un rinvio alla domenica. E' stata una benedizione: Semenuk è caduto nella prova finale e Rheeder si è sentito poco bene, ma il rinvio significava anche un'altra lunga notte di irrequietezza e un'altra mattina di nervi tesi.

La Domenica mattina le nuvole erano cancellate e la folla era tornata a coprire le colline intorno al campo di gara. E uno dopo l'altro, i top rider mondiali di slopestyle sono scesi in pista, all'assalto del Red Bull Joyride.

A differenza di Rotorua e di Les 2 Alpes, Semenuk era in gara prima di Rheeder. Il suo obiettivo era quello di realizzare una run che avrebbe forzato la mano di Rheeder - tirandolo fuori dalla sua "comfort zone". A questo livello, una run competitiva richiede una buona dose di strategia e una perfetta esecuzione. Una corsa vincente, d'altra parte, significa far vedere qualcosa che la gente non ha mai visto prima.

A Rotorua e Les 2 Alpes la pressione ha avuto la meglio su Brandon Semenuk.
Ma qui a Whistler, lui si nutriva di essa, si crogiolava in essa, eseguendo una run che era assolutamente incredibile da cima a fondo.
E questa volta, è stato il suo turno di spruzzare lo champagne e mostrare il sorriso del grande campione.

La pressione, lo stress hanno la capacità di distruggere i sogni, far deragliare le stagioni ma anche di far succedere cose belle.
Come ha detto il filosofo Thomas Carlyle: «Nessuna pressione, nessun diamante.» Assolutamente giusto.

Video di Mind Spark Cinema.
Foto di Adrian Marcoux, Sven Martin and Ale Di Lullo
Testo di Joe Parkin.

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