Marco Aurelio Fontana rispolvera la sua prima bici olimpica, ovvero la FRW Axium in titanio che lo accompagnò alla conquista del 5° posto a Pechino 2008.
Parliamo di "soli" 13 anni fa, ma in questo lasso di tempo le Mtb sono cambiate molto, moltissimo. Ma anche il modo di guidare e i percorsi stessi.
La prima bici olimpica di Fontana era una 26 pollici, con telaio in titanio predisposto per montare i freni a disco (nel 2008, i v-brake stavano pian piano scomparendo).
Cerchi Mavic con raggi "a grissino", come li chiamava Domingo, il coach storico di Fonzie, e montati con tubolari Geax (attualmente Vittoria). In quel periodo, infatti, c'era ancora chi li preferiva ai tubeless, soprattutto nell'Xc, dove in caso di foratura si può sostituire la ruota ai box.
Gruppo Shimano XTR a 9x3, con tripla 46-36-24 e pignoni posteriori 11-32.
Telaio con tubi molto sottili e geometrie molto classiche, che all'epoca forse nemmeno si conoscevano: parliamoci chiaro, l'attenzione verso il mezzo grado in più o in meno non c'era...
Forcella Manitou R7 MRD con archetto rovesciato, travel di 100 mm e funzionamento idraulico.
Posizione molto "old style" con attacco manubrio lunghissimo, sella centrale e leggermente rialzata in punta, piega stretta e appendici.
Rispolverando quella FRW che, a soli 24 anni, lo consacrò tra i grandi della Mtb, Fontana parla anche delle sue origini, del team Hard Rock Mtb e di altre piccole curiosità che vale la pena ascoltare.
Poi, ovviamente, torna in sella alla sua prima bici olimpica e si rende conto che...
Beh, per scoprirlo premete play:
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.