Da Austin, in Texas, alle colline circostanti, la passione per la bicicletta porta alcuni amici a pedalare insieme, e a riflettere sui loro stili di vita, sulle loro attitudini, su ciò che li rende differenti e su ciò che li accomuna.
Insomma, sulla loro amicizia.
La storia di Morgan, Mary e Ross ha scenari un po' lontani dai nostri, ma una volta in sella l'entusiasmo e il piacere restano gli stessi in ogni parte del mondo...
VM
Non riesco a dimenticare nulla.
Ci può essere qualcosa che mi sfugge al supermercato a volte, ma questo è davvero tutto. Se ti dico che ho dimenticato qualcosa, potrei mentire. La mia mente è una trappola piena di odori, volti e biglietti di auguri di compleanno incompiuti per gli amici.
A volte è un peso estenuante da cui, man mano che invecchio, non riesco a liberami.
L’origine di questa mia caratteristica risale ai tempi della scuola media.
Probabilmente ho sempre avuto questa abilità da qualche parte dentro di me, ma si è completamente sbloccata più o meno nello stesso periodo e nei luoghi in cui ho conosciuto la bici.
Ogni volta che pedalavo lontano da casa era una nuova avventura che non avrei mai voluto finire.
Così, quando dovevo tornare - per cena, per i compiti, per tagliare l’erba o perché faceva buio - avrei voluto replicare la giornata più e più volte nella mia giovane testa.
Di solito lo facevo con il mio Walkman alle orecchie, come colonna sonora mentre ripercorrevo le immagini della giornata, fissando il soffitto della camera da letto o un quaderno di matematica vuoto.
Ho apprezzato questa capacità.
Mi ha permesso di immergermi in quello che più mi piaceva quando non riuscivo ad uscire.
Era di conforto fino alla volta successiva.
Avevo due buoni amici con cui andavo in bicicletta ogni giorno allora. Avevamo interessi e talenti diversi, sia riguardo alla bici sia sul resto.
Io ero il passista.
Mi divertivo a correre e pedalare tutto il giorno sulla bici.
I miei amici amavano lo stessa cosa, ma preferivano di più saltare in aria piuttosto che rimanere a terra.
Le nostre biciclette rispecchiavano i nostri gusti.
Le mie preferenze andavano al reggisella alto, al telaio in titanio e ai componenti da gara, mentre loro avevano pedali flat, gomme larghe e bashguard. Ma questi diversi equipaggiamenti non ci hanno impedito di pedalare insieme.
Oggi sono ancora amico con quei due ragazzi della scuola media che che mi aiutarono a scoprire la bicicletta. Mi piaceva esplorare sulla mia bici, ma non sono sicuro di quanto sarei andato lontano senza quei due che condividevano con me i pomeriggi dopo la scuola e i fine settimana.
Col passare del tempo, rimango sempre colpito da come quei primi anni siano stati importanti per me.
Mi hanno aiutato ad apprezzare tutte le discipline a due ruote e a non avere pregiudizi sul percorso.
Arrivo velocemente al presente: le distrazioni personali e le responsabilità hanno preso piede.
Prendermi il tempo per uscire e godere il mio vero amore è diventato un evento speciale, qualcosa che ho a cuore e amo condividere con i miei amici più cari.
Così come erano i miei compagni di pedalate quando ho iniziato ad andare in bicicletta, anche i miei attuali compagni di uscite sono persone diverse per stili di vita e attitudini. Ciascuno affronta la vita e il percorso in bici in un modo differente.
Il mio amico Ross è un viaggiatore che condivide gentilmente ogni luogo in cui va con chiunque abbia voglia di guardare e ascoltare.
La sua vocazione per la narrazione è forte. Per lui, viaggiare non deve coinvolgere per forza la sua bici. E’ comunque contento di trascorrere settimane lontano dalla bici se può conoscere un posto speciale.
Ho l’impressione che questo renda lui e le sue storie più ricche. Il tempo che passa in bici è più intenso.
Quando Ross è sulla sua bici è un maestro. Ha tutte le abilità, ma non lo dice mai.
Lui è uno dei miei rider preferiti con cui trascorrere una giornata.
La mia amica Mary passa le sue giornate di lavoro all’aperto, in sostanza a prendersi cura delle persone.
Lavora per Western Spirit come guida per le escursioni in mountain bike di una settimana. Mary è una trainer oltre che una leader, e ho nutrito subito ammirazione per lei dalla prima volta che l’ho incontrata.
Lei fa un lavoro difficile, un lavoro che è fortemente idealizzato. Io so come è la sua reale vita lavorativa giorno dopo giorno. Ma quando sogno una fuga dalla realtà, penso di seguire le sue orme.
Si potrebbe pensare che con tutto questo tempo passato all'aperto e sulla bici, una persona sarebbe contenta e che non ci sarebbe bisogno di prendersi il tempo per se stessi, o per cercare un po’ di evasione.
Non per Mary.
Lei si prende davvero cura di se stessa. Lei spreme ogni goccia di vita da questo mondo, e sono costantemente in soggezione per la sua capacità e la sua energia sia in bici che altrove.
Quando cresci, segui la tua carriera e aumentano le responsabilità, ti concedi quei momenti di libertà e di avventura, e li pianifichi.
Insegui quella sensazione di divertimento, e fai tutto quanto è in tuo potere per riempire il resto della tua vita con le cose che ami e apprezzi.
Questo è il mio obiettivo costante, e i miei amici mi danno la speranza e la spinta per vivere la vita così come piace a me.
Siamo arrivati qui da posti diversi e stili di vita diversi per celebrare questo comune legame - la mountain bike.
E proprio come ciascuna delle nostre vite, il piacere reciproco che condividiamo è complesso.
Bici diverse, traiettorie diverse e abilità in sella diverse possono separarci o unirci in una volta sola. Questa capacità di esprimerci e differenziarci è ciò che ci tiene insieme lungo il percorso.
Cerco di non dimenticarlo mai.
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Redazione MtbCult
Resoconti, video, nuovi eventi, nuovi prodotti, ovvero tutto ciò che proviene dal mondo della bike industry e che riteniamo di interesse per gli appassionati di mountain bike.