Inizia con l'intervista a Brian Lopes una serie di articoli che racconta la preparazione dei big a questo evento e la storia che si cela dietro all'Enduro World Series. Il 2013 è definito da tutti come l'anno che cambierà per sempre la disciplina dell'enduro e quindi il volto della Mtb. Punta Ala è il primo grande appuntamento della stagione e l'attesa si sta facendo sempre più trepida.
Andiamo a sentire intanto come sta Brian Lopes...
MONTEREY - L'incontro con Brian Lopes è stato quanto mai fortuito. Lungo la strada che dagli stand della Sea Otter porta alla zona dei parcheggi si è avuto modo di scambiare due parole con il rider americano, ex fenomeno mondiale del 4Cross, e sempre sulla cresta dell'onda. Nato nel 1971 e cresciuto con la Bmx, si è guadagnato la sua fama grazie ad uno stile di guida tanto bello da vedere quanto efficace: Lopes si è portato a casa 9 titoli nazionali, 6 Coppe del mondo Uci e 4 titoli mondiali, sempre nell'4Cross. Sapere quindi che Brian Lopes parteciperà alle gare dell'Ews desta grande curiosità e alla Sea Otter Classic si è avuto l'occasione di scambiare due chiacchiere con lui. Con quale condizione si presenterà alle gare dell'Enduro World Series? E con quale obiettivi soprattutto? Durante un walk-n-talk verso il parcheggio (dove abbiamo dato anche un'occhiata all'incredibile van dell'americano, guardate la photo gallery allegata) ci ha raccontato un paio di cose. Punta Ala si avvicina...
- Brian, farai qualche gara di enduro quest'anno?
- Sì, farò la prima in Italia e poi quella in Colorado, a Whistler e la finale in Italia.
- Quindi non sei focalizzato al 100% sull'enduro?
- Farò quello che viene. Credo che l'enduro sia la migliore disciplina per le mie capacità. Ho fatto tanto 4Cross e mi ci sono dedicato tanto, ma non credo che farò lo stesso con l'enduro. Mi piace gareggiare, ma senza complicarmi troppo la vita. Più o meno come ho fatto qui alla Sea Otter Classic (finendo 9º nella gara di Dh).
- Niente più Xc Eliminator?
- No, niente più. Ho provato lo scorso anno, ma non capisco la direzione di questa disciplina. C'è troppo asfalto, non c'è niente di tecnico, solo city-racing.
- Ti sei preparato per l'enduro durante l'inverno?
- No, niente di davvero specifico. Lo scorso anno mi sono impegnato molto per l'Xc Eliminator e soprattutto per le gare negli States, ma per l'enduro non ho fatto nulla di particolare. Solo divertirmi, questo è quello che conta.
- Ma sarai alla partenza di Punta Ala per divertirti o per vincere?
- Beh, c'è un sacco di gente veloce che si sta dedicando all'enduro e che renderà le cose molto difficili. Io invecchio, mica ringiovanisco, tanti si aspettano molto da me, so di essere ancora forte, ma è dura riuscire a vincere sempre. L'enduro sta diventando una cosa piuttosto seria adesso e sinceramente non so dirti come si metteranno le cose. Forse nessuno lo sa, siamo tutti piuttosto curiosi. Però, sì, se le cose si mettono bene potrei potenzialmente essere in lizza per la vittoria.
Ripeto: non conosco il percorso in Italia, non so se si addice a me oppure no, non so molto. Spero di fare bene.
E poi, sai, non devo per forza vincere per divertirmi o per sentirmi a posto, un po' come qui alla Sea Otter Classic dove ho corso ma senza aspettarmi di vincere. Mi pongo obiettivi realistici.
- Quale bici userai in gara?
- Oggi ho corso con una Ripley 29 in assetto un po' più Dh che Xc rispetto al solito. Una forcella più alta, un attacco più corto e una taglia di telaio più piccola, cioè una M. Mi piace la bici, non credo che sia la soluzione migliore per i salti, ma mi piace. Credo che la 29er, soprattutto per me che sono piccolo e leggero, mi aiuti a tenere alta la velocità.
- Quindi userai la Ripley in gara?
- No, non credo. Dipende dal percorso, ma in Italia credo proprio che userò la mia Mojo Hd, perché ha 160 mm di travel.
- Quanto pesa la tua Hd?
- Probabilmente 13 kg circa.
Ho più esperienza con la mia Hd, ho più scelta di gomme, quindi…
- Sei stato coinvolto nello sviluppo della nuova Ripley?
- No, in realtà non molto.
- Quindi la tua bici preferita resta la Mojo?
- Sì, ho sia la Hd che la Sl-R e probabilmente inizierò ad usare piuttosto la Sl-R. Di solito faccio uscite Xc visto che il posto dove vivo (Laguna Beach, California) si presta bene per questo tipo di riding. I tratti ripidi e tecnici non mancano, ma la Sl-R è meglio in salita perché è più leggera e si pedala meglio. Molto divertente…
- Mi puoi descrivere il setup della tua Mojo Sl-R? Quale forcella, quale manubrio e quale corona?
- Beh, in realtà ne ho diverse di Sl-R (ride)…
- Sarei davvero curioso di dare uno sguardo al tuo garage... Ma qual è l'assetto che preferisci?
- Quella che pedalo di più ha una sola corona davanti, trasmissione Shimano Xtr a 10 velocità, pignoni 11-36 dietro e corona da 36 davanti, guidacatena Mrp, forcella da 140 mm che fino a poco fa era una Velvet, ma adesso spero diventi una Slant con foderi da 34 mm. L'ho usata a lungo sulla mia Hd e spero di averne un'altra presto per la mia Sl-R. Forse con travel da 150, non lo so.
E poi di solito esco con gomme da 2,1", perfette per il posto dove vivo, perché non c'è niente di veramente roccioso. Poi ovviamente il reggisella telescopico Lev con travel di 150 mm.
- Hai provato la versione da Xc del Lev?
- La adoro: la uso sulla mia Ripley in assetto Xc. E' grandioso, 65 mm di travel è quanto basta. E' leggero, preciso e farà la differenza in futuro.
Brian Lopes lo rivedremo fra qualche giorno a Punta Ala e si avrà modo di chiedergli che cosa ne pensa dei tracciati. L'attesa per la prima dell'Ews si fa sempre più calda.
Nel frattempo date un'occhiata a come vive e a come si allena l'americano nella sua Laguna Beach (California) nel video in basso e a cosa porta con sé nel suo van nella photogallery allegata.
X-Fusion and Brian Lopes Part 2 from Devin Schmitt on Vimeo.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.