Tommaso "Tommy" Francardo è un giovane atleta del Supernatural Nukeproof Racing Team, che in questa stagione 2017 ha partecipato al circuito francese Urge 1001 Enduro Tour: una scelta dettata dalla voglia di rinforzarsi e di correre con i migliori della specialità, un obiettivo ambizioso pagato a suon di fatica e di passione crescente.
Ora Tommy si appresta a concludere la serie nell'ultima gara di Sospel, con l'obiettivo e la speranza concreta di conquistare un posto sul podio.
VM
Tra i piloti che quest’anno non hanno ancora chiuso il sipario c’è Tommy Francardo, una nuova proposta al suo primo anno di enduro, anche se in passato ha fatto alcune comparsate ai Campionati Italiani e nel circuito SuperEnduro.
Unico top rider di un piccolo team, la sua è stata una prima stagione seguita con costanza, gara dopo gara, con alcuni assaggi piccanti fatti di Mega-Avalanche, Coppa di Francia ed EWS.
Di tutto un po’ insomma, per aprire gli orizzonti si potrebbe dire.
Ex (o quasi) discesista, ha trovato nell’enduro nuovo pane da mordere.
Gestione della gara, barrette, trasferimenti in salita, a spinta o bici in spalla come si usa fare talvolta in Francia, cose che fanno sorridere chi è abituato a dare tutto in 3 minuti…
A suon di sberle per terra, componenti tenuti insieme con le fascette e mal di pancia nel dopo gara a causa delle infami barrette, Tommy si è ritrovato ad apprezzare quasi di botto questo nuovo mondo.
Una folgorazione? No, più che altro una passione crescente, oliata a suon di bestemmie, capocciate, centinaia di “no” sparati in faccia dal responsabile della sua squadra e fatica, tanta.
Una rivendicazione che si potrebbe formulare così: “Quando l’enduro si fa duro i duri iniziano a prendere consapevolezza”.
Le lamentele per il “troppo pedalato” si fanno allora un po' più sottovoce e la manetta si spalanca quando serve.
Ma più di tutto è l’istinto a trasformarsi, adattandosi al nuovo campo di gioco.
Nuove regole, nuova danza.
Il suo team, essendo collocato a due passi dalla Francia, ha un forte legame con il territorio della Costa Azzurra: un punto di riferimento per la cultura Mtb mondiale, dato l’alto numero di atleti di punta che vi risiedono.
In questa zona si svolge un circuito veterano dell’enduro: lo Urge 1001 Enduro Tour.
La serie, composta da gare regionali, è un efficace banco di prova per i piloti locali francesi, dove corrono o hanno corso proprio tutti, da Vouilloz a Nicolai, da Dailly a Giordanengo e così via, tanti bikers che pestano duro.
Prendere parte a questo circuito è stato il primo obiettivo di stagione per Tommy Francardo ed il Team.
Non per una questione di preferenze o snobismo, tutt’altro.
Correre con continuità praticamente ogni fine settimana è un privilegio e a parte l’eccezione, le gare sono tutte belle, ovunque e comunque.
Il motivo è un altro. Qui c’è la certezza di correre in un ambiente ostile, di quelli che ti rinforzano la “scocca”, come si dice in certi ambienti torbidi.
Le Speciali, ad esempio, a volte più simili ai nostri sentieri di montagna, ruvidi e sinceri e poi i riders, che in questi luoghi si allenano tutto l’anno e hanno quella confidenza che neanche un mese di ricognizioni riesce a dare.
Eccoci a sabato prossimo, Sospel.
Qui si correrà l’ultima tappa del circuito. Una prova ogni anno attesa e temuta da tanti, con edizioni che hanno visto decine di ritiri.
Il regolamento di questa serie permette di escludere una gara su sei e aggiudica un bonus a chi ne ha vinte di più.
Tommy, anche se primo in classifica provvisoria, difficilmente potrà guadagnare il primo posto assoluto e solo una clamorosa quanto improbabile serie di colpi di scena, tanto da allontanare Florian Nicolai e Dimitri Tordo dai vertici di classifica potrebbe ribaltare i giochi.
In ogni caso un’altra battaglia si avvicina, quella per conquistare un posto sul podio finale, forse…
Si aggiunge così un'altra riga per descrivere l’evoluzione personale di un atleta, che racconta della lotta fino all’ultima staccata o dell’incognita che si nasconde dietro ad ogni tornante.
Le gare sono lunghe ed incerte e si concludono solo all’ultimo metro di fettuccia.
Allora una stagione può anche finire o non finire mai ma questa è un'unità di misura senza importanza. Gli obiettivi sono il carburante che ci spinge a scrivere le pagine della nostra storia, sia essa quantificabile in un anno, una “stagione” o una carriera.
Photo: Carmine Tedesco / Supernatural 2017
Qui potete rileggere il report della gara di Tommy Francardo all'Enduro Series francese nel marzo scorso.
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Redazione MtbCult
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