Il Superenduro e l'enduro in generale sono la nuova espressione del forte legame fra i rider e l'ambiente in cui vivono. Il racconto fotografico del "dietro le quinte" della gara di Palazzuolo sul Senio vuole descrivere proprio questa alchimia.
Simone Lanciotti
Ieri a Palazzuolo, diluvio a parte, è andato in scena l'amore per le ruote grasse.
In tanti lo dimostrano praticandone tutte le varie discipline, chi a livello agonistico chi semplicemente per puro divertimento. Altri invece lo dimostrano rimboccandosi le maniche, tracciando sentieri nuovi o rendendo agibili e più sicuri quelli già esistenti, mettendoci la stessa grinta e passione di chi poi, in bicicletta, li percorrerà. Ovvio che per fare questo bisogna essere di base dei biker, bisogna vivere in prima persona le sensazioni e le emozioni di un sentiero.
Palazzuolo sul Senio (Fi), teatro dell'ultima tappa della Superenduro Sprint del calendario 2013.
I nomi da menzionare sono: Andrea (Pelo), Stefano (Teddy), Meo, Rosy e altre decine e decine. Non sono partecipanti alla gara, ma sono coloro che hanno fatto sì che questa gara avesse luogo.
Le realtà locali spesso e volentieri si affidano ad un unico elemento che lega in maniera solida tutti quanti: si chiama passione e anche voglia di mettersi in discussione.
Ci si prende per mano, ci si stringe attorno al proprio capo e con lui si pianifica, si lavora, si fatica per mesi e mesi, con un'unica speranza: che possa essere una giornata meravigliosa...
E' vero, non sempre le cose vanno così e in molti, ieri, ne sono stati testimoni: il binomio fango-Mtb non suona come qualcosa di nuovo, ma quando capita in quel giorno tanto attesa, suscita un po' di rabbia in chi investe il proprio sudore, le proprie ferie o giorni liberi.
Quel giorno tanto attesa diventa un incubo e desta una sensazione di incompiuto.
E proprio qui rientra in gioco quel legame robusto, la passione per questo sport e per la sfida, ci si rimboccano nuovamente le maniche, si corre in giro a cercare dei teloni, dei gazebo e si cerca di salvare il salvabile. Da atleta tante volte non ce ne si accorge di tutti questi sforzi, il dietro le quinte è silenzioso e discreto.
Servizio docce raddoppiato, premiazioni al coperto con tanto di banner e podio, bibite calde.... Questo ieri è stato fatto a Palazzuolo sul Senio, da un gruppo di biker e dalle loro famiglie, il paese intero con in testa il Primo Cittadino, tutto affinché ognuno di noi tornasse a casa un po' deluso per via del maltempo, certo, ma con un ricordo vivo che si riassume in un'unica frase: quassù ci torno a girare...