Il 2 giugno si avvicina e del Superenduro B-Road sono trapelati fino ad ora un po' di dettagli. La curiosità di capire con quale mezzo correre, cosa portare con sé, quanto difficile è il percorso ha spinto tre appassionati (fra i quali Ambrogio Grillo, autore del testo, e Francesco Cerchio, autore delle foto) ad andare sul tracciato di gara che partirà da La Morra, in provincia di Cuneo e raccontare le proprie impressioni.
Siamo nelle Langhe, terra di buon vino, di buoni sapori, di Beppe Fenoglio e di altri legami con la storia e la cultura italiana.
Il Superenduro B-Road si propone l'obiettivo (ambizioso) di farceli riscoprire in bici, su sterrato e (soprattutto) su asfalto.
E allora partiamo...
SL
Siamo stati sul percorso della prima gara Superenduro B-Road, inedito formato di gara ideato e realizzato dalla più che collaudata coppia Monchiero-Guala.
Eravamo curiosi di capire di cosa si trattasse e non riuscendo ad aspettare fino al 2 giugno, domenica 17 maggio ci siamo trovati a La Morra, borgo medievale immerso nelle Langhe in provincia di Cuneo, per fare una ricognizione (quasi completa) del tracciato.
E’ ancora una Superenduro. Ma soprattutto su asfalto
Il format di gara è quello dell’enduro, quindi con trasferimenti su strade aperte al traffico con tempi prestabiliti e prove speciali (PS) cronometrate su strade chiuse.
E’ prevista anche la punzonatura della bici, in particolare per telaio e ruote, e questo è da tenere bene a mente, visti il fondo sconnesso e l’alta probabilità di forare.
Il percorso di gara prevede 4 Ps per un totale di 112 km (dei quali circa 100 su asfalto e 12 su sterrato) con 2125 metri di dislivello.
Start
Trasferimento – La Morra PS1: 29,6 km
PS1 (Feed Zone) – Bossolasco Niella Belbo: 7,2 km
Trasferimento – Niella Belbo Feisoglio: 6,3 km
PS2 – Feisoglio Cravanzana: 4,0 km
Trasferimento (Feed Zone) – Cravanzana Loc. Campetto: 5,9 km
PS3 – Loc. Campetto Borgomale: 13,5 km
Trasferimento (Feed Zone) – Borgomale Loc.Toetto: 32,4 km
PS4 (Feed Zone) – Loc. Toetto La Morra: 8,1 km
Finish
Sono numeri che possono trarre in inganno: sicuramente non sarà una passeggiata, ma una delle caratteristiche delle Langhe è proprio quella di avere salite anche dure, ma mai lunghe, insomma, il classico “mangia&bevi”.
Gli organizzatori promettono tempi di percorrenza generosi, che permetteranno a tutti i partenti di godersi i panorami e il tracciato.
Le 4 Ps variano dai 4 ai 13 Km, comprendono tratti in discesa e in salita, asfalto e sterrato più o meno scorrevole.
Non ci sono passaggi che richiedano particolare attenzione (ma il buon senso sì), per cui la ricognizione delle Speciali non è fondamentale. A meno che non stiate cercando una scusa per fare un bel giro in bici e magari una degustazione di vino…
Il B-Road
Il tracciato di gara percorre quasi sempre strade secondarie e poco battute, da qui il nome B-Road. Il vantaggio è che difficilmente si incontrano automobili, lo svantaggio è che l’asfalto spesso è molto rovinato e il fondo molto irregolare se non proprio sterrato.
Per aggiungere un po’ di pepe Franco Monchiero ha pensato bene di inserire anche qualche breve tratto di single track, giusto per ricordare a tutti che lui è l’ideatore della disciplina offroad del momento.
Si tratta di poche centinaia di metri (su un totale di 112 km) che si possono percorrere con tutti i tipi di bici senza grossi problemi.
Possiamo confermare che non si tratta di un evento gravel, ma non è nemmeno la classica Gran Fondo su strada. E ci sentiamo di consigliarla a tutti i biker che apprezzano la bicicletta a 360 gradi.
Noi ci saremo!
Quale bici usare?
Questo resterà un dilemma irrisolto per molto tempo…
Noi ci siamo presentati a La Morra con 3 tipologie di bici, Gravel puro, Ciclocross e Gran Turismo.
Ognuno di noi si è trovato a proprio agio e si è divertito.
Per cui per ora possiamo solo dire che la scelta può spaziare dalla bici da corsa alla Mtb, passando per le varie Gravel, Xc e Gran Turismo.
Molto dipende anche dalle abitudini del biker. Una buona conoscenza del proprio mezzo permette di sopperire alle mancanze tecniche in alcuni tratti e di approfittare dei vantaggi in altre situazioni.
Per capirci, se una mountain bike può fare la differenza nei tratti sconnessi e nelle discese sia su sterrato che asfalto rovinato, una specialissima può agevolare sulle salite delle speciali e magari sulla lunga distanza.
Solo dopo la gara, avendo visto le scelte dei più forti e i risultati, si potrà cominciare a ragionare su quale sia la bici ideale per questo format di gara.
Quali gomme scegliere?
Le bici gravel che abbiamo usato avevano due con tipologie di gomme diverse: una montava copertoncini da ciclocross da 35 mm di sezione con camera d’aria; l’altra gomme stradali, ma generose, da 28 mm e montaggio tubeless.
La bici da ciclocross, invece, aveva gomme da turismo, con un leggero tassello centrale e una spalla più marcata. Infine, la Gran Turismo aveva dei classici copertoncini da 25 mm con camere d’aria.
Forse la scelta più azzeccata è una gomma dai 28 ai 35 mm massimo con tassello scorrevole.
Sul mercato se ne trovano parecchie per utilizzo ciclocross o ispirate alle Classiche del Nord come la Parigi-Roubaix.
La scelta della sezione della gomma può essere limitata dalla presenza di freni caliper, quelli tipici delle bici da corsa: non tutti i freni concedono abbastanza spazio per garantire un passaggio gomma adeguato.
Una soluzione tubeless è da preferire alla camera o al classico tubolare per evitare pizzicature nel primo caso e per l’impossibilità di fare il cambio ruote durante la gara. Bisogna ricordare che non tutti i cerchi permettono di montare gomme tubasse da strada, date le alte pressioni di gonfiaggio, per cui vi consigliamo di rivolgervi ad un rivenditore qualificato.
I nostri consigli
Il primo è quello di cercare di esserci, a prescindere dalla gara: le Langhe sono favolose e il percorso vi stupirà.
Poi vi consigliamo di portarvi almeno 2 camere (d’aria) di ricambio.
Per via dei tratti di sterrato e nel bosco, dove magari può capitare di mettere il piede a terra, le scarpe e i pedali migliori sono quelli da Mtb.
Ci sono alcune fontane lungo il tracciato e parecchie cantine di vino, ma il 2 giugno presumibilmente farà caldo e la borraccia grande (o doppia) è quasi obbligatoria.
Ps: in alcune foto avete visto un single track, un guado, sterrati più o meno scorrevoli e in effetti al B-Road chi avrà capacità di guida sarà certo avvantaggiato.
Come ci mostra Ambrogio Grillo in questa curva...