TOLFA - Si è conclusa con successo la seconda edizione della Superenduro sprint di Tolfa, organizzata dall'asd Bike-Store racing team aiutati dal comitto organizzatore della Superenduro monti della Tolfa,nelle persone di Luigi Sestili, Gianluca Tardioli e Fabio Maraca che ha visto, sul percorso di circa 40km, 130 partecipanti, per 4 prove speciali.
Presenti diversi rider di calibro nazionale e internazionale fra i quali Manuel Ducci, Valentina Macheda, il francese Karim Amour e il portoghese Marco Fidalgo.
Le prove speciali si sono rivelate molto fisiche e tecniche, specialmente la Ps2, dove la scelta delle traiettorie giuste è stata fondamentale per non accumulare ritardo all'arrivo. Anche i trasferimenti non sono stati da meno, quello dalla Ps3 alla Ps4 ha "spaccato" le gambe a molti partecipanti.
Karim Amour ha dominato tutti gli stage e Manuel Ducci era subito dietro, ma purtroppo ha dovuto ritirarsi alla fine della Ps3 a causa di un copertone squarciato. Secondo, quindi, è arrivato il portoghese Marco Fidalgo e terzo Pietro Chinucci.
Tra le donne, invece, vince Valentina Macheda davanti a Laura Rossin e Prisca Castlunger.
La Superenduro sprint di Tolfa è stata anche l'occasione per assegnare le maglie di campione regionale.
Questa gara è piaciuta tanto a tutti, come ci hanno confermato anche Manuel Ducci, Karim Amour e Marco Fidalgo. Le Speciali preferite dai pro sono state la 2 e la 3, dove bisognava spingere a tutta dall'inizio alla fine senza un attimo di tregua e ogni piccolo errore di traiettoria si pagava con pesanti secondi, il "flow" era fondamentale e mantenerlo era difficilissimo.
La Ps1, invece, era più da guidare, non presentava particolari difficoltà se non una serie di curve strette che andavano ben interpretate e alcuni rilanci pedalati in salita che spezzavano il fiato. La Ps4 si svolgeva dentro una bellissima faggeta, e, sebbene fosse la Speciale più facile delle quattro, era quella dove la preparazione atletica dei biker faceva la differenza. Dopo quasi 35km di gara tenere il ritmo era tutt'altro che semplice.
E' piaciuto molto anche il tipo di terreno, secco e polveroso, ma che variava da scorrevole a roccioso a seconda delle ps, un elemento che ha contribuito ad eleggere vincitore il biker che più di tutti è stato in grado di adattarsi ai differenti stili di guida necessari a domare gli stage.
La Superenduro sprint di Tolfa è stata un successo, sia dal punto di vista organizzativo sia per il numero di iscritti, tanto è vero che è già stata riconfermata per il prossimo anno, e a sentire chi ha partecipato è una tappa sicuramente da non perdere.
Andy Nelson, from England with love
Tra gli amatori vi era anche Andy Nelson (nella foto sopra), un inglese di Bristol, che ci ha raccontato entusiasta la sua esperienza alla Superenduro di Tolfa. Secondo Andy il format più bello per l'enduro è quello Italiano, e in Italia si trovano le gare più belle del mondo e Tolfa era una di queste. In Inghilterra dove gareggia lui le gare sono più corte, una trentina di chilometri al massimo, e gli stage sono molto corti e poco tecnici, quindi fare la differenza è difficile. «In Italia invece ci sono molti rider fortissimi e noi inglesi abbiamo tanto da imparare, per questo sono qui, voglio guardare i migliori rider italiani, voglio girare con loro, poter crescere e diventare più forte» ci dice.
Sentirlo parlare così delle gare enduro italiane ci fa riflettere e non può che fare piacere.
Qui le classifiche complete
Per informazioni www.superenduromtb.com