MONTEREY - «Mi dà un passaggio alla pista di Dh, per cortesia?».
Una signora sulla sessantina guida il Suv messo a disposizione dei media per raggiungere i punti di partenza delle varie gare.
Lei annuisce volentieri.
Salgo a bordo, allaccio la cintura e partiamo.
Senza guardarmi mi chiede: «Sei di queste parti?».
«Veramente no, vengo dall’Italia».
«E sei venuto dall’Italia per vedere… questo?».
Già, “questo” è la Sea Otter Classic e anche se non ci sono motori che strillano o non si sente l’odore di gomma bruciata, l’autodromo di Laguna Seca è incredibilmente pieno.
Forse un po’ meno dello scorso anno, perché il weekend scorso si è gareggiato in Sudafrica per la prima di Coppa e quindi molti hanno preferito Pietermaritzburg alla Sea Otter Classic.
Ma in mezzo a gazebo e tendoni qui c’è la Mtb. Anzi, c’è un anticipazione di quello che sarà la Mtb da qui ai prossimi mesi.
La signora che guida il suv sorride e mi dice che è la prima volta che si occupa di fare da autista alla Sea Otter Classic.
«Ne ho sentito parlare qualche volta. Di sicuro non ho mai visto tante bici tutte insieme…».
E qui di bici ce ne sono tante. E tutte dannatamente belle.
La Sea Otter Classic ti stordisce per questo.
E per gli odori terribili che emanano i vari chioschi di fish’n’chips, tacos e via dicendo…
Mettiamo da parte gli odori, però, e facciamo un giro per curiosare fra gli stand.
Ma la Sea Otter Classic non finisce qui. Stay tuned...
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.