MONTEREY - Nonostante sia prossimo ai 40 anni e nonostante molti dei suoi avversari potrebbero essere suoi nipoti (per non dire figli...), Steve Peat è ancora lì, in cima, non velocissimo come una volta, magari, ma ancora capace di fare il numero. Come accadde nel 2009 a Canberra dove vinse il suo primo (e al momento unico) mondiale Dh.
Lo abbiamo incontrato nello stand Santa Cruz e gli abbiamo fatto qualche domanda riguardo l'Enduro World Series per sapere quale impatto ha avuto o avrà sulla stagione che è appena iniziata.
- Steve, sei pronto per la tua prima stagione di enduro?
- Beh, non sarà una stagione completa, piuttosto una stagione di prova.
- Sai già a quali prove sarai presente?
- Punta Ala e in Francia al momento.
- Hai cambiato qualcosa nella preparazione invernale per le gare di enduro?
- No, sono rimasto fedele a quella degli anni passati. Devo fare un po' di gare di enduro per capire che cosa serve. Magari il prossimo anno farò qualcosa di più mirato.
- Quindi la Dh è ancora al centro dei tuoi pensieri?
- Tutto il tempo, sì signore.
- Pensi che l'enduro crescendo di popolarità possa oscurare la Dh?
- No, non lo credo possibile. La Dh è la Formula 1 del nostro sport. E' la crème de la crème della Mtb. L'enduro sta facendo un magnifico lavoro, perché sta portando visibilità al nostro sport, ma non è una disciplina esclusiva come la Dh. Nella Dh devi avere talento, non è per tutti. E la Mtb ha bisogno di una disciplina riservata a pochi per attirarne tanti.
- Correrai con la Bronson oppure con la Tallboy?
- Non è facile rispondere, ci sono così tante opzioni… Ma credo che la Bronson sia la scelta migliore perché ho visto che le ruote da 29 pollici non mi danno grandi vantaggi.
- Quanto pesa la tua bici?
- Non ne ho idea. Non ho bisogno di saperne il peso se mi ci trovo bene.
- Monocorona?
- Sì, ma Shimano.
- Con quale corona?
- 52, ho delle gambe in forma… Sì quest'anno ho delle gambe dannatamente in forma... (ride) No, dipende dal percorso.
- Corri per vincere nell'enduro?
- Direi che corro per dare il massimo, come sempre. E' piuttosto una stagione di prova questa, poi si vedrà nel futuro come aggiustare il tiro, se fosse necessario.
Attenzione, quindi, enduristi di tutte le nazioni: Steve Peat all'Ews ci sarà, ma non per farsi una passeggiata. A noi è sembrato anche molto più in forma del solito, più magro e tirato, ma lui ha negato di aver cambiato qualcosa nella preparazione. Chissà, forse non vuole fare proclami, ma secondo noi è più determinato di quanto non voglia apparire.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.