Rachel Atherton, la regina della scena downhill mondiale, 39 volte vittoriosa in Coppa del Mondo, si è posta l'obiettivo di tornare in forma dopo l'infortunio della scorsa estate in tempo per la prima gara di Coppa del Mondo del 2020, il 21 marzo a Lousã, in Portogallo.
Rachel è stata messa fuori combattimento dalla rottura del tendine di Achille mentre gareggiava a Les Gets lo scorso luglio.
In vista del suo ritorno, Red Bull ha intervistato la rider britannica per parlare del suo recupero, dell'inizio della stagione agonistica, dell'organizzazione del matrimonio e della sua nuova gamma di biciclette.
- Come stai e come sta guarendo la lesione?
- Sto abbastanza bene. Sono passati sei mesi dall'intervento chirurgico per la rottura del tendine di Achille. È stato frustrante aspettare che il tendine guarisca, così da poter tornare in palestra e rafforzare il muscolo, sperando che sia pronto per la prima di Coppa del Mondo. Ora è il momento in cui posso davvero iniziare a caricarlo. Sembra che sia passato così tanto tempo senza andare in bicicletta e sto davvero fremendo per tornare in sella.
- Come è stato tornare in sella per la prima volta, eri nervosa?
- È stato abbastanza spaventoso! Ho preso in prestito l'e-MTB di mia mamma e ho iniziato molto lentamente. Fino a quando non avrò recuperato la piena forza non posso fare alcuna caduta o esercitare molta pressione, ma uscire in bici in montagna e l'aria fresca - finalmente la libertà - è semplicemente fantastico.
- Puoi parlarci del lavoro di riabilitazione che hai svolto e quanto è stato frustrante?
- Ho trascorso tre mesi con un tutore e con le stampelle. In quel periodo, non c'è davvero molto che puoi fare, solo un po' di movimento graduale. Essere in grado di camminare senza il tutore è stato un grande passo. La prima volta in palestra a fare allenamento ai polpacci è stato davvero emozionante. Essere in grado di migliorare ogni settimana è davvero motivante. Ci vuole molto tempo prima che si riesca a correre o ad andare in bicicletta, ma bisogna fare piccoli passi - essere in grado di fare uno squat, essere in grado di aumentare il peso in palestra - è su questo che devi concentrarti, ogni giorno e ogni settimana e alla fine sarai pronto e in forma per correre.
- Quando speri di tornare a gareggiare di nuovo?
- Sono passati sei mesi e probabilmente ho altre sei settimane fino a quando non avrò di nuovo recuperata la piena forza. La prima gara Coppa del Mondo è a otto, nove settimane di distanza, quindi sarà difficile essere in piena forma e guidare velocemente come prima. Sono stata lontana dalla bici per molto tempo. Io sto facendo comunque tutto il possibile per arrivarci in tempo. Se non ce la faccio, sarà la gara successiva. Ad ogni modo, sarò entusiasta di tornare in bici, guardare le gare, vedere cosa succede quest'anno.
- Il tuo infortunio ti ha reso più cauta o determinata per il resto della tua carriera?
- Penso che ogni infortunio che hai, impari di più. Quindi, in un certo senso impari di più sul tuo corpo, impari di più sul recupero e sull'allenamento, ma è anche vero che più lesioni subisci, più sai quanto tutto può andare storto! Quindi, davvero si tratta di trovare un equilibrio...
- Cosa ne pensi del calendario e della nuova tappa in Portogallo?
- La nuova tappa a Lousã in Portogallo è una pista straordinaria. Tutti ci vanno per l'allenamento pre-stagionale, quindi tutti sono davvero entusiasti di avere quella pista. È ripida, tecnica e molto divertente.
In generale, penso che sia un buon calendario. Mi piace abbastanza avere un grande divario tra le gare perché le cose possono rimescolarsi facilmente, rendendo la stagione più interessante.
- Cosa è più difficile, stare in cima a una linea di partenza o pianificare un matrimonio?
- Wow, penso che pianificare un matrimonio sarà probabilmente più stressante di una gara perché ho già corso prima ma non mi sono mai sposata!
(Rachel ha annunciato sulla sua pagina Facebook il suo fidanzamento ufficiale, come potete vedere dal suo post, ndr:
- Il marchio Atherton Bikes viene lanciato al pubblico quest'anno, quanto sei entusiasta di vedere le bici con il tuo nome in giro per il mondo?
- È fantastico, ma anche un po' folle. Correre, provare a lanciare un'azienda di biciclette, sviluppare le bici e provare a vincere le gare - tutto ciò che accade nello stesso fine settimana ed è così stressante! Comunque, non vedo l'ora di andare in un bike park e vedere qualcuno che si ferma e dice "Ehi, bella bici!". Abbiamo dei bei progetti nei prossimi anni, e quasi non sto nella pelle!
Se volete leggere l'intervista originale in inglese, la trovate qui.
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Redazione MtbCult
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