PUNTA ALA - Questo Barel un po' se lo aspettavano in tanti, ma così forte e determinato no. Punta Ala è stato uno scenario stupendo per la prima tappa dell'Enduro World Series. L'atmosfera rilassata che si vede nelle prove di enduro questa volta è venuta un po' meno, ma non si può parlare proprio di tensione, solo di maggiore concentrazione da parte degli atleti.
Ha vinto Fabien Barel mangiando secondi su secondi in ogni discesa ai suoi avversari.
Una gara incredibile con un pubblico incredibile.
Sembrava di essere ad una prova di Coppa del mondo di Dh, solo che i rider passavano a pochi centimetri dal pubblico. Che ovviamente non stava nella pelle, era impazzito soprattutto nella prova speciale numero 2, quella del Red Bull Time Rush. Vinto anche questo da Barel...
Che spettacolo questo enduro.
Ha lo stesso fascino dei rally automobilistici, dove il pubblico è seduto ai margini della strada e riesce a sentire lo spostamento d'aria delle macchine. Cioè dei rider.
Fabien Barel sfiora il pubblico nella Ps2, quella con la classifica speciale Red Bull Time Rush, dominata anche questa da Barel...
La prova speciale 2 è stato uno spettacolo.
Se si dovesse cercare una definizione d'enduro quella Ps lo incarna alla perfezione.
L'esperimento che Ball, Guala, Glo e company stanno portando avanti è un fenomeno di successo.
A Punta Ala hanno chiuso le iscrizioni a quota 500. Un delirio.
L'unica nota meno piacevole è la caduta di Anne Caroline Chausson che è caduta nella prima Ps e ha riportato una perforazione del polmone. Questo ha impedito alla francese di mettere in mostra il suo grande potenziale.
Chi è riuscita bene a farlo, invece, è stata Tracy Moseley, con la nuova Trek 29er da 140 mm (valore da confermare) che è riuscita ad avere la meglio su Emmeline Ragot e Cecile Ravanel.
Se si guardano i podi si nota un mix di atleti davvero incredibile.
Uomini: 1º Barel, 2º Clementz e 3º Graves. Ovvero un discesista ormai convertito all'enduro, un endurista e un 4crossista.
Donne: 1ª Moseley, 2ª Ragot e 3ª Ravanel. Vale a dire due discesiste e una rider Xc.
Un podio più eterogeneo di questo dove si può trovare?
L'enduro sta riscrivendo la storia della Mtb e il pubblico, il primo attore di questo sport, se ne sta accorgendo. Tutto il mondo, in realtà, ha guardato Punta Ala con trepida attesa del risultato finale.
Chi c'era ha assistito ad un momento storico.
Chi non ha avuto questa possibilità dia un'occhiata alle foto in basso.
Per il sottoscritto è stata un'emozione magnifica.
Enrico Guala ripassa tutto mentalmente. E' tutto a posto, Enrico, è tutto a posto...
Anneke Beerten corre, c'è poco da fare. E qualche segno resta...
Anne Caro Chausson si fa il check della bici da sola. E' una professionista a livello maniacale.
Barel è pronto, sa di avere tutti gli occhi addosso. Ma non se ne cura troppo
Greg Minnaar: è ora di vederla in azione nell'enduro. Per capire quanto ci crede realmente...
Curtis Keene è concentrato. Adesso si vedrà se il lavoro fatto in allenamento è stato un buon lavoro.
Beerten in riscaldamento e in cerca di concentrazione. Ok, togliamoci di torno...
Vecchie glorie ancora molto attuali: Lopes e Vouilloz.
Gracia "cazzeggia" dalla mattina alla sera. Ha il pettorale numero 2, fra poco si parte.
Uno spyshot rubato alla bici di Barel. Sì, sembra un 4 Bar con giunto Horst.
E' partito l'Enduro World Series. Il pettorale numero 1 è di Davide Sottocornola.
Ed ecco Sottocornola in azione sulla Ps1. Purtroppo non sarà una buona giornata per lui. Gracia sopraggiunge a distanza di pochi secondi, molti meno dei 30 che separano uno start dall'altro.
Gracia, appunto, dietro a Sottocornola.
Atherton a suo agio sui sentieri umidi con rocce lisce. Però nella Ps1 finisce solo 7º
Clementz è una furia. Il tracciato è fangoso, ripido (anche se la foto inganna) e molto stretto. Devi pennellare ogni centimetro di percorso. Da pazzi...
Steve Peat, tanta attenzione su di lui, ma sarà davvero all'altezza di una gara di enduro, così diversa da una prova di Dh?
Vouilloz in azione sulla Ps1: finisce 5º in questa speciale. E fora nella Ps2, perdendo ogni chance di finire nei top five. A detta del francese stesso, aveva tutte le carte per riuscirci.
Manuel Ducci ha fatto proprio i numeri oggi: ha chiuso al 13º posto, nonostante la febbre e gli antibiotici dei giorni precedenti.
Alex Lupato: «Qui ne hanno davvero tanto di manico. C'è tanto da fare ancora...». Ma intanto Alex chiude all'11º posto. Non male, Lupato...
Curtis Keene mena di brutto: 12º in Ps1 e 16º nella classifica finale.
Ohi-ohi, nessuno vorrebbe essere nei panni di Minnaar: guardate chi c'è dietro. Fabien Barel sta per prenderlo...
Ed ecco Barel, un mostro oggi: ha vinto in due Ps e la classifica generale.
Andrea Bruno non è in forma. Problemi alla spalla. Si deve ritirare. «Inutile fare gli eroi».
Nicolas Quere sulla Ps1. Finirà 27º nella classifica generale.
Jared Graves fa paura. L'australiano di Yeti ha uno stile incredibile, aggressivo, concreto, preciso, mostruoso. E' terzo.
Ecco un altro che fa paura: Sam Blenkinsop. Dalla Dh all'enduro per lui il passo è breve. Settimo assoluto. Ma questa era solo la prima prova...
Steve Peat non si è trovato a suo agio su questo percorso. All'arrivo ha concluso in 30ª posizione assoluta.
Anche Brian Lopes ha deluso, se così si può dire. L'americano non era fra i favoriti perché lui stesso si era escluso fra i pretendenti alla vittoria. Comunque ha chiuso al 15º posto...
Remy Absalon è ottavo. Dov'è il mattatore degli anni passati? Aspettiamo le tappe francesi...
Joe Barnes è uno degli esponenti dell'enduro inglese di maggiore talento. A Punta Ala conclude al 9º posto. Eccolo in azione nella Ps2 (ex Ps3).
Martin Maes, categoria allievi, classe da vendere, belga, compagno di Atherton, quarto nella classifica finale. Cos'altro aggiungere?
Jacopo Orbassano, altro talento italiano. E' 68º ma terzo fra gli junior
L'ultimo guado nella Ps 2
E lo strappo subito dopo il guado. Micidiale...
Francesco Colombo, pupillo di Bruno Zanchi, primo fra gli junior e 41º assoluto.
Red Bull Time Rush: una giovane giudice segna i numeri ad ogni passaggio.
Controllo orario con lavaggio Muc-Off. Almeno poi si riparte senza la zavorra psicologica del fango...
Lavala tutta!
E poi asciugala per bene. Pronti per ripartire.
Fabien Barel è concentrato. Giudicate dalla foto il suo livello di determinazione per la vittoria. Nessuno dei top rider oggi ha scherzato.
Nemmeno Curts Keene, nonostante abbia una fantastica propensione al sorriso e alla cordialità. Per questo è molto apprezzato dal pubblico, anche quello italiano.
Jerome Clementz riparte con un wheelie.
Chissà di cosa parlano due fenomeni della Dh come Vouilloz e Peat mentre salgono alla Ps4.
Alex Stock in panne. Nulla di grave, il cambio poi torna ok.
Goooo!
Gomme posteriori. Tasselli, altro che scorrevolezza.
Ben Cruz con le Wtb Wolverine.
Compito difficile la risalita, per tutti.
Si sale a piedi, meglio restare brillanti per la discesa.
Si riparte. Sottocornola in azione sulla Ps4. Oggi non è proprio giornata, chiude al 34º posto.
Dan Atherton sfrutta come può la velocità della Ps4
Blenkinsop non fa dimenticare a nessuno che lui viene dalla Dh.
Jerome Clementz sulla Ps4, l'ultima della giornata.
Steve Peat fa fumare il sentiero.
Greg Minnaar è fuori dai giochi subito. Arriva al 33º posto.
John Hauer di X-Fusion è al lavoro per testare le sospensioni in gara. E va come una freccia questo tecnico-rider: è 47º.
Ben Cruz non sembra ma è molto veloce. Nella classifica generale è in 6ª posizione.
Addio fango ormai. Arriva la polvere. E i tasselli delle gomme oggi hanno scavato di brutto il terreno.
Tracy Moseley sull'ultima speciale. C'è chi pensa che senza la Chausson di torno abbia avuto vita facile e ha vinto. Ma non dimentichiamo che alle sue spalle c'è una rider mica da niente...
Parliamo di Emmeline Ragot. Seconda nella overall.
Per la Beerten fino ad ora solo successi nell'enduro. O meglio, fino a Punta Ala, perché oggi ha chiuso al 4º posto.
Sesta Pauline Dieffenthaler.
Cecile Ravanel oggi era alla sua seconda gara di enduro. Ed è arrivata 3ª. Brava.
Chiara Pastore, stesso copione di Sottocornola. Oggi proprio non andava come sarebbe dovuto andare: 19º posto.
Macheda come Ducci: 13ª. Non male, ma si può fare meglio.
Settima Kelli Emmett di Giant. Americana e bello stile.
Fra poco è tutto finito. Ultime gocce di benzina nel motore e si parte per la Ps5.
No, questa salita proprio non me la scordo...
Rifornimento con soddisfazione per Manuel Ducci: 13º posto e morale molto alto.
Anka Martin, 17ª, mostra il suo prototipo di Santa Cruz Juliana.
Una coppia in grande spolvero: ecco i coniugi Ravanel. Addio Xc? Sì, almeno per Cedric. Cecile, invece, ancora ci prova...
Un numero di gara storico. Sottocornola lo conserverà con cura.
In attesa di essere assegnati.
Il podio femminile con Moseley al centro.
Questo è l'enduro. Da qui si riparte per la prossima tappa in programma il 29 e 30 giugno a Val d'Allos.
Barel al centro fra Guala e Glo, i due promotori principali dell'enduro nel mondo.
Let's go swimming. Così si conclude una giornata storica. Memorabile...
Clementz saluta il mondo dei social network postando il suo trofeo. Sceso di sella è molto attivo con lo smartphone.
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia.
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