Ciascun rider ha il suo modo di vivere, sentire e raccontare un'uscita in bici, la scoperta di un nuovo sentiero, le difficoltà incontrate e il paesaggio attraversato.
E ciascuno ha anche un modo diverso di condividerlo con gli altri.
Ogni rider è unico e ogni sentiero può essere unico, ogni volta che lo si percorre con animo e occhi diversi.
Per questo Sram ci propone le storie della serie "One of Many", che raccontano non solo i luoghi ma soprattuto le emozioni di chi li percorre in Mtb.
La prima era ambientata in British Columbia, ricordate?
La seconda, quella che trovate di seguito, ci porta in Colorado, dove Mary Dishman sta pianificando un'uscita in alta montagna...
VM
I sentieri sono alla base di tutto nella mountain bike.
Sono le arterie dentro cui scorre la vita di ogni giro in bicicletta.
Sono la tela bianca, il foglio vuoto.
Sono l'inizio, il centro e fine di ogni storia di mountain bike.
Che sia battuto dalle macchine, scavato a mano con semplici strumenti, o tracciato da secoli di passaggio degli animali, ogni sentiero è tanto vario quanto le persone che lo percorrono.
La storia del percorso cambia ad ogni rider che passa - ognuno di loro ha il suo punto di vista e la sua definizione personale di velocità, spazio, tempo, avventura, pericolo e impressioni.
E ognuno di loro è Uno dei Tanti.
Quanto segue fa parte di una raccolta di brevi racconti di tre diverse uscite su tre diversi percorsi.
Attraverso gli occhi di ciascuno di questi rider, questi racconti rappresentano esperienze uniche - Una delle Tante storie che accadono ogni giorno.
«Ogni mese di giugno, la mia mappa dei sentieri emerge dal letargo invernale e trova di nuovo il suo posto sul tavolino, dove resterà fino a quando la neve comincerà a cadere di nuovo.
E ogni volta che la apro e mi concentro sull'uscita che ho intenzione di fare, inizio ad essere ansiosa. Sono passate tre stagioni dall'ultima volta che ho pedalato da quelle parti e la mia pazienza di aspettare che la neve si sciolga ora si è esaurita.
Le montagne di San Juan nel sud-ovest del Colorado sono una aspra e alta catena montuosa, con una forte concentrazione di minerali. Centocinquanta anni fa, queste montagne dividevano le città minerarie in forte espansione di Telluride, Silverton, Ouray e Durango.
Oggi siamo in grado di percorrere le montagne di San Juan grazie alle vecchie infrastrutture minerarie. I sentieri che collegavano queste città, che sono stati semplicemente scavati nei fianchi delle montagne, sono ormai strade panoramiche che portano in profondità nell'entroterra.
Le vecchie mulattiere si sono trasformate in perfetti singletrack.
Il sentiero che attrae il maggior numero di appassionati di mountain bike è, senza dubbio, il Trail Colorado. Completato nel 1987, per collegare Denver a Durango, il Trail Colorado è lungo 486 miglia e passa attraverso otto catene montuose. Questo sentiero così lungo offre un facile accesso a miglia e miglia di alcuni dei migliori singletrack alpini del paese.
Vivo a Durango da più di 10 anni ora e ho scoperto che il Colorado Trail che attraversa le San Juans a Durango si comporta come una highway cioè un'autostrada, un'arteria che ti suggerisce possibilità di riding apparentemente illimitate in tutta la zona.
Quando dico "highway" intendo letteralmente "strada alta".
Il Colorado Trail si snoda attraverso la regione ad altitudini comprese tra 3.300 e 3.800 metri sul livello del mare per circa 60 miglia su un nastro di singletrack che di solito si può vedere per giorni di fronte a noi. Si può immaginare che paesaggi e panorami di alta montagna ci siano...
Continuando la metafora, ai lati di questa arteria principale si dipanano decine di sentieri che rappresentano le vene. Non basterebbe una vita per girarli tutti. Ma il periodo che abbiamo ogni anno è breve - 3 mesi, forse.
Quando è il momento, devi essere determinato.
La comunità di ciclisti a Durango è piena di passione e di storia tali che le devo ancora trovare in qualsiasi altro luogo.
In mezzo alle vecchie leggende dello sport c'è un mix di professionisti più giovani che vanno dal cross country all'enduro.
Il programma di sviluppo della mountain bike giovanile locale, chiamato Durango Devo, è cresciuto da appena 8 partecipanti ad oltre 700 in soli 10 anni. Il programma offre anche un gruppo che ha più di 50 piccoli per anno scolastico. Il gruppo di "Esploratori" si compone di circa 40 mini "Magellano" che affrontano giri di più giorni in bicicletta ogni primavera, estate e autunno.
Girare sui sentieri nei dintorni della città con gli amici è sempre uno spasso, ma sento che c'è qualcosa nelle uscite in alta montagna che rafforza le amicizie.
Non è sempre divertente pedalare in salita per ore, o rimanere intrappolati in una tempesta di fulmini. A volte un po' di sofferenza può far ottenere il meglio di voi, ma l'atteggiamento del vostro compagno - e un po' di umorismo - può davvero rendere tutto più facile.
Potrebbe anche essere merito del terreno. La terra che si trova sul Trail Colorado è tra le migliori su cui ho pedalato. E' la ciliegina sulla torta.
Insomma, uscite di qualità = amici di qualità.
Questa estate, ho avuto l'opportunità di portare dei canadesi molto simpatici su alcune dei percorsi più belli che abbia mai trovato.
Ero un po' in ansia, in un primo momento, a causa della primavera insolitamente umida e per le condizioni della pista sconosciute. Mi sentivo in dovere di mostrare loro i nostri migliori percorsi perché venivano dalla Mecca della mountain bike di Whistler e Squamish.
Dopo aver studiato per interminabili ore la mappa, arrivai a un itinerario di tre giorni. Ma c'era ancora un problema: non avevo idea esattamente di quanta neve e pietrisco avremmo trovato. L'opinione generale era che ci sarebbe stata una coltre di neve a ricoprire la pista. Ma le temperature erano in aumento rapidamente e, come ho detto prima, la mia pazienza di attendere che la neve si sciogliesse era finita.
Alberi abbattuti, attraversamenti di ruscelli e neve dovevano essere messi in conto ad inizio stagione. I cumuli e le chiazze di neve aggiungevano un notevole contrasto al paesaggio, che si stava risvegliando dall'inverno: tutto aggiungeva qualcosa alla vitalità che queste montagne emanano.
Ogni mese di giugno, la prima grande uscita ad alta quota mi porta una sferzata di energia e un sorriso che va da orecchio a orecchio, perché riaccende la mia passione per l'avventura in montagna.
Stavamo tutti sentendo le vibrazioni nell'aria, mentre pedalavamo attraverso questo sentiero principale, lasciando tracce fresche sul terreno e sulla neve.
Ci siamo riuniti, quasi pronti per iniziare una discesa fuori dall'arteria principale, lasciandoci cadere in una delle sue molteplici vene.
L'attesa era logorante.
Potresti guardare questo percorso tutto il giorno sulla mappa e capire che scende lungo una ripida cresta.
Si può vedere che scende oltre 750 metri in poco meno di 4 miglia.
E potrei parlarti del più perfetto pioppeto attraverso cui il sentiero si snoda.
Ma vivere di nuovo questa esperienza, insieme agli amici, e guardare le loro espressioni appena hanno cominciato a capire quello che gli avevo raccontato, e fatto vedere sulla mappa, era come essere lì per la prima volta. Forse anche meglio.
A volte devi andare per conoscere.»
Testo di: Mary Dishman
Foto di: Adrian Marcoux
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Redazione MtbCult
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