Di neve in montagna ce n’è sempre meno e non serve essere appassionati sciatori o esperti meteorologi per rendersene conto.
Sull’Appennino, almeno fino a qualche giorno fa, di neve non vi era traccia, mentre sulle Alpi la situazione è appena migliore, ma ben lontana dagli standard del periodo.
Per noi che in Mtb frequentiamo i boschi e quindi le montagne in realtà la situazione non cambia molto, anzi potrebbe addirittura “migliorare” rendendo più accessibile la stessa anche nei periodi più freddi.
Ma allora perché ci interessiamo a questo argomento?
Innanzitutto, essendo appassionati di natura (come è logico che sia per chi pratica la Mtb) troviamo doveroso dar voce ad una crisi climatica senza precedenti, ma anche per capire se, in futuro, la Mtb potrebbe aiutare le località sciistiche a gestire al meglio una finestra invernale sempre più ridotta.
Sia chiaro: noi di MtbCult ci auguriamo che la neve possa continuare a cadere copiosa sulle nostre cime, ma cerchiamo anche di immaginare un futuro (quanto mai incerto) senza di essa.
Proprio a tale scopo abbiamo voluto coinvolgere un addetto ai lavori, Luca D’Angelo, presidente e fondatore del consorzio Paganella Bike, ossia un esperto di montagna, neve e Mtb.
Andiamo per ordine e analizziamo meglio la situazione con dati e riferimenti.
QUAL È LA SITUAZIONE ATTUALE?
Essendoci avvalsi dell’opinione di D’Angelo abbiamo deciso di riportare alcuni dati (presi da: Appa.provincia.tn.it / climatrentino.it) riguardanti proprio la sua regione d’appartenenza, il Trentino Alto Adige.
Secondo le statistiche (basate su studi trentennali) l’apporto di neve, oltre che incostante è drasticamente diminuito, specialmente nella fascia tra i 1000 e 2000 mt di quota.
Anche la durata del manto nevoso è diminuita, sia per la rapida fusione primaverile, ma anche per il ritardo delle precipitazioni nevose ad inizio stagione (l’inverno in corso è emblematico a tal riguardo).
Per dare dei dati chiari, che possano far comprendere fino in fondo la situazione pensate che rispetto al periodo 1961/1990 le nevicate sono diminuite del 36-38%, e la misurazione è aggiornata al 2017…
L’assottigliamento del manto nevoso non è imputabile alla diminuzione delle precipitazioni (rimaste più o meno invariate) ma all’innalzamento delle temperature, ovvero non nevica, ma piove!
Luca D’Angelo, nella nostra chiacchierata al telefono, ha confessato che l’unica nota positiva è la presa di coscienza, da parte degli operatori del settore, su quella che sembra essere una situazione irreversibile.
Sembra banale, dice, ma c’era ancora qualche scettico.
LA MTB POTRÀ SOTITUIRE LO SCI?
Ni!
Questa è stata la risposta del nostro interlocutore, o meglio, per il momento rappresenta solo una delle alternative al problema.
Lo sci ha una storia lunga (al contrario della Mtb, sport relativamente giovane) e nel tempo ha saputo evolversi andando a coinvolgere sempre più persone, arrivando ad essere lo sport invernale di massa che noi oggi conosciamo.
Gli enti predisposti al turismo hanno creduto in questa disciplina, convinti del fatto che potesse rendere accessibile e divertente la montagna nel suo periodo più ostico, l’inverno.
Nello sci si sono investite risorse, umane ed economiche, ed il tempo ha dato ragione a chi sin dall’inizio ha creduto nella sua ascesa.
Noi, con la Mtb, ci troviamo solo all’inizio di questo procedimento.
Alcune località, specialmente nel Centro e Sud Italia ancora non comprendono a pieno le potenzialità (anche economiche) di questo sport.
Non c’è cultura, o ancora troppa poca, ed è concentrata solo in determinate località.
Capirete bene come la Mtb non possa rappresentare un punto di svolta nella situazione meteo-climatica attuale. O meglio, non ancora.
QUALI SONO LE ALTERNATIVE TURISTICHE NELLA STAGIONE INVERNALE?
La Mtb, non solo intesa come bike park, rappresenterà una delle proposte, ma dal confronto con Luca D’Angelo è emersa l’intenzione di rendere fruibile la montagna 365 giorni l’anno.
Fino ad ora, il turismo in montagna si è sempre diviso in estivo ed invernale, ovvero basato su due periodi dell’anno della durata di 4 mesi.
L’innalzamento delle temperature sta contribuendo all’idea di un turismo più orizzontale (e non verticale come ora), quindi basato su diverse attività, interessi, proposte.
Viene facile pensare, per iniziare a immaginare un futuro, ad un potenziamento delle attività già presenti, come trekking, arrampicata, rafting, escursioni a cavallo ecc, ampliandone inoltre la finestra di “praticabilità” (visto l’innalzamento della temperatura).
Ma anche alla nascita/ aggiunta di centri benessere, centri per lo yoga o attività distensive, insomma, strutture per chi in montagna vuole staccare completamente dalla routine quotidiana, senza dimenticare tutte quelle iniziative dedicate agli amanti del buon cibo.
Insomma, un turismo pronto a soddisfare diversi tipi di esigenze nelle diverse stagionalità.
Noi che di Mtb viviamo vorremmo suggerire ad enti e amministrazioni ad investire, promuovere e rendere sempre più fruibile il nostro sport.
Facciamolo!
La montagna d’inverno in Mtb può essere un’opportunità, per noi che la pratichiamo e per quelle attività ad essa collegate.
Certo, dobbiamo ammettere che solo i biker più esperti ed attrezzati potrebbero godere a pieno di questa opportunità, pensate all’abbigliamento che richiede, al fondo magari scivoloso che complica la guida, insomma, la Mtb d’inverno, specialmente in montagna non è per tutti.
La situazione è ancora precaria e se la Mtb potrà sostituire o meno la pratica dello sci è ancora da decidere, ma il nostro vuole essere un incoraggiamento per tutte quelle piccole realtà che credono fortemente nella Mtb, con la speranza, nonostante tutto, che in montagna continui a nevicare perché anche noi amiamo la natura.
Ecco il video racconto di un'uscita invernale (resa possibile proprio per l'assenza di neve) in sella a una e-Mtb, durante la quale il direttore è in preda a un delirio di... beh, diciamo "carenza d'ossigeno" ⬇️
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Sull'autore
Simone Lucchini
Mi piace essere estroso, mi ritengo molto versatile e sono il più giovane del gruppo, con una vocazione che spazia dall’Xc fino all’enduro senza disdegnare il mondo e-Mtb e gravel. Mi piacciono i video e la guida in generale