49 anni, 338 vittorie in carriera e ancora nessuna voglia di accontentarsi: Marzio Deho, bandiera del Team Olympia, è uno degli atleti più longevi della Mtb italiana.
In questo COMUNICATO ci racconta in breve la sua stagione 2017. Pensando già alla prossima...
Marzio Deho è l’uomo che ha fermato il tempo. La sua longevità atletica ormai non fa più notizia, eppure resta qualcosa di prodigioso.
Da anni lotta (e vince non di rado) contro bikers che hanno un paio di decenni meno di lui e anche nel 2017, la stagione delle sue 49 candeline, s’è fatto beffe dell’anagrafe.
L’highlander bergamasco ha inanellato cinque vittorie e una sfilza di apparizioni sul podio, dimostrando una costanza di rendimento che merita uno scrocio d’applausi. Ha regalato al Team Olympia Vittoria l’Amecameca Superbike (Messico), la Dordona Skybike, la Sila Epic, il Piazzatorre Bike Tour e la granfondo “Sentieri dei lupi”.
Ma non lo sentirete vantarsi di questo: «Direi che posso essere soddisfatto del mio 2017, d’altronde alla mia età tutto quello che arriva è guadagnato. Negli appuntamenti più importanti in assoluto non ho pretese, ma ho dimostrato di essere competitivo durante tutta la stagione in Italia e all’estero, non mi posso lamentare.»
In realtà una lamentela Marzio Deho ce l’ha, contro la sfortuna. «Nella mountain bike va messa in preventivo, ma quest’anno mi ha rovinato i piani un po’ troppo spesso. Molte volte ho dovuto farmi da parte per inconvenienti capitati durante il percorso e in qualche caso era in ballo la vittoria. I rimpianti maggiori riguardano la 3 Valli e la Baja Epic, nel Sud California, dove ho visto sfumare un podio certo.»
E’ stata una stagione molto intensa, ma il guerriero non molla: «In questo periodo faccio poca bici, mi dedico più che altro alla corsa a piedi, alla palestra e allo sci alpinismo. Queste attività mi permettono di staccare un po’ con la testa e allo stesso tempo di tonificare parti della muscolatura che poi torneranno utili nelle corse in Mtb.»
Chi meglio del senatore Deho può tastare il polso al movimento del fuoristrada italiano? «Mi sembra un movimento in salute. Di competizioni ce ne sono molte, fin troppe. Quanto agli atleti, nel complesso vedo un buon livello, abbiamo molti ragazzi competitivi.»
Il programma agonistico 2018 di Marzio Deho ricalcherà a grandi linee quello di quest’anno. C’è da scommettere che arriverà alla prima corsa preparato, motivato e concentrato, come sempre.
I suoi 338 successi in carriera non hanno placato la sua sete di vittoria.
Qui potete restare aggiornati sull'attività di Marzio Deho.
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Redazione MtbCult
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