Un paio di giorni fa abbiamo annunciato i nuovi arrivi del team Bh SrSuntour, una squadra che punta sull'internazionalizzazione e sui giovani di talento.
Fra questi giovani spicca senza dubbio la "nostra" Martina Berta, che non ha ancora 19 anni e può già vantare medaglie pesanti, come l'oro ai Mondiali Juniores 2015, e il bronzo ai Mondiali Juniores 2016.
E che riesce ad essere brava anche in altre discipline oltre al cross country: ve la ricordate a La Thuile lo scorso luglio nella sua prima gara EWS?
Ora Martina ha ottenuto l'ingaggio con un team straniero e anche questo rappresenta un ulteriore piccolo successo, visto che di atlete italiane all'estero se ne vedono pochine...
Ecco una chiacchierata a distanza con Martina Berta, sulla sua nuova squadra, sugli obiettivi della stagione e sui sogni...
- Ti aspettavi di ottenere un ingaggio da una squadra straniera? Ci racconti come è nato il rapporto con Bh SrSuntour?
- Diciamo che era più un sogno che altro.
Mi sarebbe piaciuto tanto entrare in un team più grande, dal quale avrei potuto imparare tante cose nuove. La Bh SrSuntour Kmc mi è sempre piaciuta sia come modi di fare e anche per le persone che c'erano e che ci sono ancora.
Hanno cresciuto talenti del calibro di Sarrou, Koretzky, Bresset e Marotte.
- Quali sono gli obiettivi agonistici della stagione 2017 (del team e tuoi in particolare)?
- Quello che la squadra mi ha sempre detto è che l'obiettivo per questo anno sarà di cercare di attutire il più possibile il passaggio nella categoria Under23, con un particolare occhio di riguardo a Coppa del Mondo e qualificazione per i Mondiali a Cairns.
I miei obiettivi coincidono con quelli, anche se ammetto che il Campionato Italiano fa molta gola.
Adesso è un po' ambizioso pensarci ma sognare non costa nulla.
- Come ti sembra l’atmosfera nel team?
- L'atmosfera in squadra è molto bella, si ride e si scherza ma allo stesso tempo si fanno le cose bene.
Sono tutti molto umili, e questo è molto bello; cercano di metterti sempre a tuo agio.
- Sei l’unica italiana della squadra: come ti senti a far parte di un gruppo internazionale?
- Fa tutto molto strano, ma allo stesso tempo è molto bello.
Vedi tante usanze diverse dalle tue; in particolare questo anno in squadra ci sono anche corridori che vengono da Canada, Messico e Giappone. È molto interessante vedere come lavorano dall'altra parte del mondo o anche solo i nostri "cugini" d'Oltralpe.
Adesso siamo in ritiro a Calpe (Spagna, ndr) e quindi si passa molto tempo assieme ai ragazzi e lo staff della squadra.
Qui la mentalità è molto diversa; alcune delle cose che mi hanno colpito di più sono la semplicità e la tranquillità con cui si fanno le cose, e la voglia di fare che c'è nel team.
Lo staff lavora veramente tanto per far sì che tutto funzioni: mi ha colpito molto l'efficienza nel lavoro.
- Quali bici utilizzerai?
- Per adesso ho provato solamente la BH Ultimate 29, che sarebbe la front (qui il nostro test). Proverò anche la BH Lynx , ovvero la full, e poi di gara in gara deciderò cosa utilizzare in base al percorso e alle sensazioni.
- Cosa cambia per te a livello di preparazione?
- A livello di preparazione non cambia praticamente nulla perché ognuno ha il proprio allenatore. Però diciamo che qui ci sono persone molto preparate che ti consigliano o ti correggono se qualcosa non va o se la fai in maniera poco proficua.
- Ti trasferirai oppure continuerai a vivere ed allenarti in Italia?
- Io continuerò di fatto a vivere in Valle d'Aosta. È vero che il team è francese ma comunque sia io ho il tesserino italiano e corro per l'Italia.
- Nella tua stagione 2017 ci sarà solo il cross country o magari un po’ di enduro come lo scorso anno?
- Mi hanno dato anche una bici da Enduro BH quindi non escludo nulla. Diciamo che la priorità è il cross-country, però se ci sarà tempo per una o due gare in altre specialità... Perché no??
Potete seguire Martina Berta sulla sua pagina Facebook.
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Sull'autore
Veronica Micozzi
Mi piace leggere, scrivere, ascoltare. Mi piacciono le storie. Mi piace lo sport. Mi piacciono le novità. E riconosco la sana follia che anima i seguaci della bici. Credo di aver capito perché vi (ci) piace tanto la Mtb, al di là della tecnica, delle capacità, dell’agonismo: è per quella libertà, o illusione, di poter andare ovunque, di poter raggiungere qualsiasi vetta, di poter superare i propri limiti che solo le due ruote sanno regalarti…