PUNTA ALA - Alex Lupato alla prima dell'Ews ha fatto vedere il suo talento, un po' grezzo e acerbo, che lo ha portato a chiudere in 11ª posizione assoluta. Il piemontese di Coggiola compirà 24 anni il prossimo ottobre ed è uno degli atleti italiani più promettenti nell'immediato futuro. Nel suo passato ci sono le gare di Xc insieme al fratello Danny (che ancora pratica questa specialità), ma oggi è un professionista dell'enduro a tutti gli effetti. L'intervista che state per leggere è stata fatta prima della gara di Punta Ala, durante le ricognizioni, e abbiamo avuto modo di ascoltarlo nella pausa del Controllo Orario.
«Ne hanno davvero tanta. C'è da migliorare…» questo è stato il suo commento dopo le prime due Speciali.
Ha concluso all'11º posto e per tutta la gara è stato sempre intorno questa posizione nella classifica delle Speciali.
- Sei uno dei più giovani, veloci e forti in Italia. Quali sono i tuoi obiettivi?
- Il mio obiettivo è arrivare il più lontano possibile. Vedere dov'è il mio limite sia in Italia che nel mondo. E a Punta Ala spero di riuscire a capire già qualcosa.
- Il confronto con i big ti spaventa o ti emoziona?
- No, è bello, almeno riesci a capire qual è il livello degli altri. Più siamo e meglio è.
- Ma come pensi di collocarti in mezzo a loro?
- Non ne ho proprio idea…
- Il tuo futuro è questo?
- Il mio futuro è nell'enduro, pur venendo dal cross country.
- Come ti sei allenato quest'anno?
- Quest'anno sono riuscito a sfruttare al meglio il lavoro fatto l'anno passato. Due anni fa, quando avevo un altro lavoro, e per me era difficile rispettare i cicli di allenamento necessari e faceva una gran fatica. Facevo una settimana di carico e me ne servivano due per recuperare, perché il lavoro non mi permetteva fare diversamente. Quest'anno invece avendo una buona base dal 2012 mi riesce tutto più facile e riesco a fare le cose come si deve.
- Adesso sei un pro a tempo pieno dell'enduro?
- Sì, esatto, per il secondo anno.
- Cosa cambia nell'allenamento rispetto all'Xc?
- Faccio meno ore, non poi tante di meno rispetto all'Xc, però mi risparmio le salite lunghe e mi dedico soprattutto a volate, sprint e lavori di forza.
- Mtb o strada?
- Bici da enduro e strada, ma con la Mtb vado solo per divertirmi con mio fratello Danny.
- Qual è il lato di Alex Lupato che dovrebbe migliorare?
- La tecnica nel fango. Diciamo che quando c'è da pedalare mi difendo bene, ma sono ancora un po' indietro con la tecnica rispetto agli altri. Sottocornola e Bruno sono un gradino sopra di me in termini di tecnica.
Devo molto ad Andrea perché mi ha dato diversi consigli e anche ad Andrea Pirazzoli che mi fa sempre vedere le linee migliori.
- Qual è il rider che ammiri di più?
- Di sicuro Andrea Bruno per i motivi che ho detto prima e poi all'estero ce ne sono molti, ognuno per un motivo diverso. Uno in particolare non credo che ci sia.
- Quanto sei esigente sulla tua bici?
- Diciamo che sono ancora un po' indietro in termini di sensibilità. La metto a posto un po' come me la sento meglio. Mi aiuta Marzocchi per le sospensioni, Frm per altri componenti.
- L'obiettivo stagionale?
- Oltre a fare bene a Punta Ala punto agli italiani. Voglio "rubare" la maglia tricolore a Sottocornola.
L'ambizione non manca, come anche la consapevolezza nei propri mezzi.
Stefano Migliorini, uomo Marzocchi e Lapierre, ritiene che Lupato sia un ragazzo che ancora non conosce i suoi reali mezzi. Venendo dall'Xc ha gambe da vendere e tanta potenza e questo però può diventare un problema in Speciale perché la tecnica di guida di Lupato è basata proprio sulle sue capacità pedalatorie.
E quindi tende a curare poco le linee e a frenare a volte più del dovuto, tanto poi per rimediare ci sono le gambe in uscita di curva.
Le Speciali dell'enduro, però, vanno inserite a tutti gli effetti fra le specialità gravity e lì domina un concetto: mantenere quanto più alta possibile la velocità, ossia frenare solo dove davvero serve.
Lo stesso Alex Lupato, però, è consapevole dei suoi limiti attuali, ma non sa quali siano i margini di miglioramento.
Stefano Migliorini, che di Dh e di guida se ne intende, dice che sono davvero ampi.
Lupato potrebbe competere con i migliori del mondo se inizierà a lavorare sodo con la tecnica.
Siamo certi che il piemontese avrà già sentito diverse volte queste parole e che ne farà tesoro quanto prima…
Condividi con
Tags
Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.