La “questione” Team Bianchi, che dirà addio al mondo delle gare in Mtb a fine 2019, ha fatto e fa ancora discutere parecchio. Tempo fa abbiamo dato voce al direttore sportivo del Team Bianchi Countervail, Massimo Ghirotto (guardate questo articolo), ma la domanda che ci siamo posti un po' tutti sin da subito è: e adesso, cosa faranno i corridori?
Bene, abbiamo sentito proprio loro, Chiara Teocchi, Nadir Colledani (che avevamo intervistato lo scorso anno) e Stephane Tempier, facendo loro qualche domanda sulla faccenda, ma anche sulla loro esperienza in Bianchi.
Inutile dire che la notizia, data ai ragazzi in via confidenziale proprio da Massimo Ghirotto subito dopo la gara di La Thuile (23 giugno) ha dato loro una bella “scossa”...
- L'addio del Team Bianchi era nell'aria o la notizia vi ha preso alla sprovvista?
- Teocchi: Siamo caduti dalle nuvole, non ce lo aspettavamo, anche perché abbiamo tutti un contratto fino al 2020, quindi eravamo tranquilli e sicuri di avere il sostegno del team fino alle Olimpiadi di Tokyo, alle quali tutti e tre siamo interessati. Il motivo, a quanto pare, riguarda scopi commerciali, ma in ogni caso io sono rimasta molto scossa: Bianchi è la mia seconda famiglia, è stato il mio unico team nel quale corro sin dalle categorie giovanili. Una volta metabolizzata la notizia, comunque, ci siamo rimboccati le maniche pensando alle gare, anche per “venderci” al meglio.
- Colledani: Avevamo capito che il nuovo responsabile dell'azienda Bianchi avesse altre idee, ma non credevamo fino a questo punto. Anche se a me, a inizio anno, aveva fatto pensare il fatto che non hanno preso un quarto rider... Comunque non me l'aspettavo.
- Tempier: Non sapevo nulla e non me l'aspettavo, perché la Bianchi ha lavorato sempre molto bene e con chiarezza, non ho avuto mai problemi. E' stata una bella “botta”.
- Quali sono i ricordi più belli con Bianchi?
- Teocchi: Sicuramente la vittoria alle Olimpiadi giovanili, ecco perché mi sarebbe piaciuto andare a Tokyo ancora su bici Bianchi. Poi anche i due campionati europei di ciclocross che ho vinto.
- Colledani: Il Team Bianchi è uno dei team migliori, soprattutto per come lo gestisce Massimo, è un passo avanti a tanti altri. Quindi posso dire che l'intera esperienza sarà un bel ricordo. San Marino forse è stata la miglior gara con questa maglia, ma in generale anche le gare di Coppa fatte bene sono sempre una soddisfazione.
- Tempier: La vittoria alla Roc d'Azur 2012. Era l'ultima gara con Bianchi (ho fatto 2013, 2014, 2015 con la BH) e volevo chiudere in bellezza per ringraziare la squadra dopo sei anni belli insieme a loro.
- E più “brutti”?
- Teocchi: Ce ne sono stati, ma siamo una grande famiglia e li abbiamo sempre superati alla grande, ho sempre trovato tranquillità con Massimo Ghirotto e con Andrea Ferrero, che gestiva il team giovanile.
- Colledani: Non ne ho avuti molti, ma il team in generale ci aiuta a superarli. Ecco, quando ci hanno dato la notizia che la squadra avrebbe chiuso è stato il momento più brutto...
- Tempier: Il ricordo più brutto é il campionato europeo 2017 a Darfo Boario Terme, vicino la sede Bianchi. Ero in testa da solo, ma si è rotto il bloccaggio della forcella a 2 giri della fine e... Addio maglia!
- Cosa farai il prossimo anno? Ti stai già organizzando o no?
- Teocchi: Qualche team si è interessato, ma non ho ancora deciso nulla. A fine settembre devo avere le idee chiare, pur sapendo che nel biennio olimpico è molto difficile trovare un team. Fino a dicembre, comunque, farò ciclocross con la maglia Bianchi. In generale, sarebbe bello continuare in una realtà professionale ma familiare, come lo è Bianchi. Vedremo...
- Colledani: Ho ricevuto un po' di proposte, ma al momento non lo so neanch'io cosa fare. Innanzitutto penso a fare bene in Val di Sole e a Lenzerheide, ma in queste due settimane devo decidere cosa fare in futuro. Da subito ho ricevuto diverse proposte, questo mi fa molto piacere. L'obiettivo, in ogni caso, sarà sempre il cross country e la Coppa del mondo in particolare.
- Tempier: Penso soprattutto a finire bene la stagione. Le prossime prove di Coppa e il mondiale saranno decisive per le selezioni francesi in vista delle Olimpiadi. Ma nel frattempo devo anche cercare un nuovo team, perché il tempo corre veloce... Per questo mi sta aiutando il mio manager Mathieu Durand, ha già avuto qualche contatto. Io devo soprattutto pensare alle gare!
- Se Ghirotto riuscirà a formare un nuovo team, potresti pensare di restare?
- Teocchi: Diciamo che tengo in considerazione tutto, Massimo come direttore sportivo è fantastico, vedremo come va... Sicuramente, per il discorso dell’anno olimpico e del cercare di cambiare meno possibile bici, materiali, team e tutto il resto... Sarebbe positivo.
- Colledani: Ho piena fiducia in Massimo, ma al momento non abbiamo certezze sul futuro, e purtroppo nemmeno lui le ha. Ma vediamo come si evolve la situazione...
- Tempier: Mi piace tanto l'Italia perché abito vicino e c'é una cultura bellissima. E per mangiare é il top! In Francia abbiamo solo una squadra (Kmc-Ekoi-Orbea) al livello internazionale. Massimo sta cercando di andare avanti, gli sponsor sono molto contenti del nostro lavoro e della collaborazione. Però manca un grosso sponsor e non é facile trovarlo... Se dovesse andare in porto, sarebbe una bella cosa, sicuro!
Come avrete capito e come è normale che sia, la notizia dell'addio al Team Bianchi ha scosso in modo importante anche gli atleti, che inoltre avevano (e hanno ancora) un contratto fino al 2020 incluso.
Di certo, per ragazzi che corrono ad altissimi livelli per il team italiano più storico e prestigioso, ricevere una notizia del genere sui campi gara a metà stagione non deve essere stato proprio bello... E in questo caso, nemmeno il compito di “ambasciatore” rivestito da Massimo Ghirotto.
Ma ormai quello che è fatto è fatto, non resta che aspettare ulteriori evoluzioni: nuovi team, sistemazioni degli atleti, scoop di mercato e tanto altro...
Vi terremo informati, continuate a seguirci!
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.