Andes Pacifico è il primo evento di enduro di livello internazionale della stagione 2014. Si è disputato in Cile per una durata complessiva di 4 giorni.
La gara è partita lo scorso 12 febbraio a quota 3550 e dopo aver attraversato ben 10 vallate è arrivata proprio ieri sulle spiagge dell’Oceano Pacifico, con circa 10000 metri di dislivello negativo.
Al via si sono schierati 80 rider (numero limitato dagli organizzatori) che hanno dovuto affrontare circa 80 km di prove Speciali e 74 km di trasferimenti.
Per partecipare a questa gara ogni concorrente doveva avere una propria assicurazione che prevedesse, fra le altre cose, anche il recupero via aerea in aree selvagge.
Estrema? Estrema è dire poco, ma i tracciati della Andes Pacifico hanno esaltato tutti i concorrenti e, ovviamente, anche il vincitore, Jerome Clementz.
Il francese ha chiuso la stagione 2013 con un vittoria e ha aperto quella 2014 con un’altra vittoria e se il trend della stagione è questo, allora la lotta, se c’è lui in gara, si annuncia per il secondo posto.
Per la cronaca la piazza d’onore è andata a un rider locale, Nicolas Prudencio, distaccato da Clementz per soli 3’59”. Il cileno, però, è riuscito a mettersi alle spalle un esperto dell’enduro francese come François Bailly-Maitre per soli 6 secondi, giusto per dare un’idea del livello della competizione.
Al settimo posto un certo Chris Ball, direttore dell’Enduro World Series…
Fra le donne Anka Martin ha dimostrato che le gare di enduro a tappe sono qualcosa di molto congeniale a lei (dopo aver vinto anche la Transprovence lo scorso ottobre). Dietro di lei Pauline Dieffenthaler, la compagna di Jerome Clementz, seguita dall’inglese Julia Hobson. Quarto posto per una veterana delle Magavalanche, ossia Nadine Sapin.
E gli italiani al via? Thomas Andrew Daddi (l’organizzatore delle gare di enduro a Punta Ala) e Guglielmo Daddi, 67° e 70° rispettivamente.
Dopo aver dato un’occhiata al video di presentazione della gara cilena, gustiamoci le immagini dell’ultima tappa nella galleria fotografica allegata.
Tutte le foto sono di Sven Martin, Gary Perkin, Dave Trumpore e Claudio Olguin.
Ps: Jerome Clementz ha vinto con una bici molto particolare. Come ci aveva anticipato in questa intervista, Cannondale gli ha fornito un prototipo della Jekyll 27,5". Non sappiamo se si chiamerà ancora Jekyll, ma di certo in mano a Clementz si dimostra ancora un mezzo vincente.
Fra non molto avremo modo di provarla in anteprima...
Condividi con
Tags
Sull'autore
Redazione MtbCult
Resoconti, video, nuovi eventi, nuovi prodotti, ovvero tutto ciò che proviene dal mondo della bike industry e che riteniamo di interesse per gli appassionati di mountain bike.