COMMEZZADURA - È prima mattina in Val di Sole e c'è grande fermento sotto allo stand del Team Wilier Triestina-Pirelli Factory Racing.
Sono passati cinque giorni dal mondiale di Les Gets, quello in cui Simone Avondetto ha regalato una gioia enorme al team veneto, portandosi a casa la maglia iridata U23 dopo una stagione perfetta, in cui ha vinto i tre titoli che qualsiasi rider professionista ha sempre sognato: campionato nazionale, europeo e mondiale.
Per l'occasione, Wilier Triestina ha realizzato una Urta SLR personalizzata con i colori dell'iride, ma anche Gaerne ha disegnato (a mano) delle scarpe iridate e personalizzate per il neo campione del mondo.
Qui sotto altri dettagli:
Simone Avondetto non sa nulla e quando arriva allo stand prima della ricognizione sul percorso dell'ultima prova di Coppa del Mondo trova la gradita sorpresa.
Noi eravamo lì e con l'occasione ci siamo fatti raccontare qualcosa in più sul mondiale, sulle sue emozioni, sulla preparazione, sul futuro e... Leggete qui sotto!
- Vidaurre in crisi e ti trovi lì davanti: cosa hai pensato in quel momento?
- Ho pensato fosse il momento buono per attaccare. Quando era andato via ho pensato che la gara fosse finita, poi dopo un paio di giri ho visto che era lì vicino, quindi ci ho provato.
- Alla vigilia pensavi di poter vincere, dopo il dominio di Vidaurre in Coppa del Mondo?
- Sapevo che il podio sarebbe stato alla mia portata. Alla vittoria ci avevo pensato poco, Martin Vidaurre era il favorito, salvo imprevisti... Poi in gara ho capito che potevo farcela e allora ho dato tutto.
- Secondo te cosa ha sbagliato Vidaurre a Les Gets?
- Sapeva di essere il favorito, infatti abbiamo corso tutti sulla sua ruota. Ci ha provato sin da subito ed in parte ha fatto bene. Per un paio di giri ci ha messo tutti in riga, ma magari non era la sua giornata migliore, oppure è partito troppo presto ed ha pagato. Bisognerebbe chiederlo a lui...
- Tattica perfetta e condizione al top: come hai preparato questo mondiale?
- Dopo il campionato italiano, insieme al team abbiamo deciso di restare a casa e non andare alle prove di Coppa oltreoceano. Anche perché ero uscito dalle gare precedenti con un po' di stanchezza. Credo che il fatto di aver riposato ed essermi concentrato solo sugli appuntamenti importanti abbia pagato.
- Il tuo meccanico, Fabio Sartori, ci ha detto che al mondiale non hai fatto grosse modifiche sulla bici. Abbiamo intuito che non sei un “maniaco” del mezzo...
- Esatto, di solito uso un setup abbastanza standard, magari aggiusto la pressione delle gomme o delle sospensioni, comunque piccole cose.
- Stai per concludere una stagione super, con tante vittorie, ma anche tanta tensione: qual è il segreto per restare così concentrato e ad alti livelli?
- Ci siamo concentrati principalmente su campionato italiano, europeo e mondiale. Abbiamo dovuto sacrificare un po' le altre gare, anche alcune prove di Coppa e un po' mi dispiace. Queste vittorie, però, dimostrano che abbiamo fatto bene.
- Hai un preparatore atletico o fai da te con gli allenamenti?
- Ho un preparatore, nello specifico Walter Costa (ex atleta elite, ndr), che mi segue da qualche anno.
- Hai cambiato qualcosa nella preparazione rispetto agli anni scorsi?
- No, non abbiamo cambiato grosse cose negli allenamenti. Ho fatto palestra tutto l'anno, come sempre, ma per il resto nulla di così diverso.
- Hai lavorato anche con un mental coach?
- No, finora non ho mai lavorato con un mental coach. So che lo fanno in molti, vedremo in futuro se ci sarà bisogno.
- Dopo questa stagione potrebbero arrivarti proposte da altri team grossi: ci hai pensato?
- Ad oggi non ci ho ancora pensato, mi concentro sulle ultime gare della stagione e poi si vedrà.
- Il prossimo anno passi Elite: con quali obiettivi?
- Dovrò prendere un po' le misure con la nuova categoria e anche con il formato di gara, perché ci sarà lo short track che non ho mai fatto e che cambia i ritmi del weekend. Non mi pongo aspettative, vedremo come andrà, passo dopo passo.
Se volete saperne di più sulla bici e il setup preferiti da Simone Avondetto, cliccate qui sotto:
Qui sotto, il test in gara della Wilier Triestina URTA SLR:
Qui gli articoli e test che parlano di Wilier Triestina.
Per altre informazioni Wilier.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.