Sara Cortinovis: un nome che abbiamo iniziato a leggere nelle classifiche che contano da quest'anno.
Per la diciassettenne bergamasca, infatti, il 2021 è stato un anno davvero magico, in cui ha conquistato la maglia tricolore, un argento europeo e un bronzo mondiale nella categoria junior.
Difficile chiedere di meglio, per una ragazza così giovane.
Ma chi è Sara Cortinovis?
Com'è nata la passione per la Mtb?
E cosa c'è dietro ai suoi successi?
E' stata proprio lei a risponderci, qualche ora dopo la gara di Val di Sole.
- Sara, raccontaci un po' di te: come e quando hai iniziato a pedalare?
- Ho iniziato da piccola, a 8 anni. La passione me l'ha trasmessa mio padre. Ma solo quest'anno sono riuscita ad emergere, prima viaggiavo nelle retrovie. Nessuno avrebbe mai scommesso che sarei riuscita a fare certi risultati, e invece...
- E invece ci sei riuscita. Ma in che modo? Hai cambiato preparazione? Ti sei concentrata di più?
- In realtà no, sono la stessa Sara di prima, ma ho più esperienza. Il primo anno da junior mi è servito per capire meglio tutti i meccanismi, inoltre con la situazione Covid ho corso ogni gara come se fosse l'ultima, imparando a sfruttare tutte le occasioni con più grinta.
- Quindi è stato un fattore mentale...
- Sì, penso proprio di sì. Ovviamente anche la condizione fisica è ottima, poi quando vedi i risultati ti alleni anche con più motivazione e impegno. E' un insieme di cose che fa filare tutto liscio.
- Hai un preparatore o fai da te?
- Ho un preparatore, Eros Grazioli, che mi segue da ormai 5 anni.
- Parliamo della gara di oggi: sei giovanissima e partivi tra le favorite, come sei riuscita a gestire la pressione?
- Correre in casa ti carica tanto, ma ovviamente un po' di pressione prima del via c'era. Ma per fortuna non l'ho subita troppo, anzi ho dato il massimo e sono contentissima del bronzo.
- Ma queste francesine, quanto vanno?
- Ehhh (ride, ndr). Ho corso con loro per la prima volta all'europeo e anche lì sono rimasta abbastanza stupita della mia prestazione. Sapevo fossero molto forti, ma riuscire a giocarsela fino all'ultimo in queste due gare è stato bello. In salita riuscivo a recuperare, ma in discesa sono ancora nettamente superiori.
- Però, all'ultima curva Olivia Onesti ti ha un po' stretta sulle transenne...
- Sì, in volata... Me l'hanno detto in molti, ma sono sincera: lo avrei fatto anch'io al posto suo. La gara è gara! Sono contenta così e anzi, sono più agguerrita per il prossimo anno e voglio fare ancora meglio.
- A proposito, il prossimo anno passerai U23. Hai già qualche proposta da altri team o rimani al Four ES Racing Team?
- In realtà non so ancora niente, l'anno prossimo ho anche la maturità e devo valutare. In ogni caso, l'obiettivo è correre senza troppe pressioni e divertirmi con la bicicletta, perché sono ancora giovane ed ho tanti anni davanti.
- Un sogno nel cassetto per il futuro?
- Beh, un piccolo sogno si è già avverato quest'anno, perché fino allo scorso anno sognavo di essere convocata ai mondiali, ora mi ritrovo con una medaglia di bronzo al collo... Questo comunque non è un obiettivo raggiunto, ma soltanto un gradino in più che spero mi porti sempre più in alto.
Che dire, nonostante la sua giovane età, Sara ha le idee chiare e dal canto nostro le auguriamo un grosso in bocca al lupo.
Per seguirla da vicino visitate il suo profilo Instagram.
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.