Le novità sono due: il lavoro e le bici.
Vittorio Gambirasio, torinese classe 1990, sa che il 2014 sarà un anno diverso da tutti gli altri. Dovrà fare i conti con la sua nuova professione (è masso fisioterapista) e per allenarsi deve essere bravo a gestirsi nei ritagli di tempo.
Le energie per questa sfida non gli mancano e a dargli coraggio sono le due nuove bici, conseguenza del suo approdo al Team Red Bike di Rivoli (To), che gli ha subito messo a disposizione due Trek, una Slash 27,5” e una Remedy 29”.
Entrambe sono in Alpha Aluminum, leggere quasi come il carbonio.
La prima ha imparato già a conoscerla: «La provo da due mesi - dice - ed è una bella scheggia. Richiede una guida impegnata e va meglio sul veloce. Inizierò con lei la prima parte della stagione».
La seconda deve ancora essere assemblata e Vittorio la userà «per le gare sposta macigni, in alta montagna, a Madesimo e Sauze d’Oulx».
- Vittorio, come sta procedendo la preparazione?
- Questo è un anno particolare perché ho iniziato a lavorare come masso fisioterapista a Torino. Di conseguenza mi alleno negli spezzoni che riesco a ricavare durante la giornata. Però la nuova vita mi sta dando tanti stimoli. Ho meno tempo libero ma sono convinto di poter disputare una buona stagione.
- Come ti stai allenando?
- Due volte a settimana vado in palestra. E altre due volte esco con la bici da strada. Ogni due domeniche giro con la bici da enduro per fare un po’ di discese sulle colline torinesi o in posti come Finale Ligure o Sestri Levante.
- Parlaci del cambio di squadra e di mezzi.
- Sono felice di poter correre per Red Bike, un team che in passato ha ben supportato atleti come Manuel Ducci. Avere un negozio sempre a disposizione per le tue esigenze, dal settaggio delle sospensioni al colore delle maschere, è un grande vantaggio. Quest’anno mi hanno consegnato una Slash 27,5” e una 29”, due bici completamente diverse dalla Gt. La 27,5” è quella con cui esordirò perché si addice ai tracciati nervosi in riva al mare come quelli della Liguria. In estate invece mi affiderò alle ruotone. I componenti sono di sicuro affidamento: reggisella Ks, ruote e pedivelle e*13, abbigliamento One Industries, caschi Airoh, forcelle Marzocchi e freni Formula. Rivoli è poi a un passo da casa mia e ogni settimana ho la possibilità di fare tutte le modifiche che voglio, un’opportunità che non ho mai avuto. Inoltre, come meccanico posso avvalermi dell’amico Marco Bugnone, ex nazionale Dh, con cui ho anche la possibilità di girare assieme.
- Quali sono allora gli obiettivi?
- Mi auguro che una maggiore tranquillità mentale possa contribuire a fare il salto di qualità e perché no a qualche vittoria. Nonostante lo studio e varie difficoltà, sono anni che figuro sempre tra i primi 5 della specialità in Italia. Non sono mai stato un pro’, che è sicuramente un vantaggio, ma ho sempre dato il massimo. Mi aspetto una svolta, anche perché nel 2013 ho fatto troppe volte fatica a finire le gare.
- Hai già fissato il tuo calendario?
- Sarò al via di tutte le Pro del Superenduro. Per quanto riguarda l’Enduro World Series, parteciperò soltanto alle due gare italiane, La Thuile e Finale Ligure, e alla tappa francese di Valloire, il 21 e 22 giugno. Sto valutando la partecipazione al campionato europeo.
- Che rapporto hai con tuo fratello Carlo, anche lui rider?
- Andiamo d’accordo, ma purtroppo non riusciamo ad allenarci spesso insieme. E quest’anno sarà ancora peggio, perché io non ho più una bici da Dh. Il 2014 sarà per me solo enduro.
Anche per Vittorio Gambirasio grandi cambiamenti e grandi speranze per la stagione ormai alle porte. Il talento non gli manca, si aspetta soltanto la definitiva esplosione. In bocca al lupo!