L'uscita perfetta in Mtb? Bastano pochi ingredienti...

Simone Lanciotti
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L'uscita perfetta in Mtb? Bastano pochi ingredienti...

Simone Lanciotti
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Pochi ingredienti, risultato strabiliante.
Come la pizza, il gelato e tutte le cose più buone.
Il segreto è nella semplicità.
L’uscita perfetta in Mtb è una questione di ingredienti giusti.
Che poi perfetta non sarà mai (forse), ma ci si va molto vicino.
Tutti i piatti migliori partono da due cose: il cuoco (cioè bisogna saper cucinare) e gli ingredienti (la materia prima).
Ma servono tutti gli ingredienti.
Non ne può mancare nessuno, altrimenti vieni fuori una ciofeca.
E in bici l’alchimia dell’uscita perfetta è qualcosa di analogo.
Servono poche cose, ma servono tutte.
Vediamo…

Il cuoco sei tu

Cioè, prima di tutto sei tu che "impasti e amalgami" tutti gli altri ingredienti. Quindi, il successo di un’uscita felice dipende prima di tutto da te.
Riuscire a collezionare gli altri ingredienti (quelli che state per leggere) dipende solo da te.

uscita perfetta in mtb
Foto Gaudenz Danuser - Scott-Sports.com

La guardi e ti emozioni

Eh, sì… succede proprio questo quando guardi la tua bici, le tue bici o quella bici in particolare, quella che userai oggi.
Quella bici è una estensione di te, anzi, di più: è una parte di te.
Quando ci sali sopra diventi te stesso, che ci volete fare?
Quando inizi a pedalare, ti guardi le gambe e senti che non potrebbe andare meglio.
Non importa se è montata come è montata, se non è perfetta o se è graffiata: è la tua e fa quello che dici tu.
Anzi, ogni bici suggerisce cose nuove e diverse.

uscita perfetta in mtb

Cuore leggero (o voglia di svuotare la testa)

Questo è difficile.
Uscire in bici è un’evasione, togliersi gli abiti di tutti i giorni e quindi anche le preoccupazioni, i doveri e le magagne.
Della serie: “Che fai scappi? Qui ci sono casini da risolvere…”
A volte, però, diciamolo, fuggire, evadere non è eludere le difficoltà, ma è cercare il modo migliore per risolverle.
“Cuore leggero” è una dote preziosa, una risorsa che la bici riesce a tirar fuori da ognuno di noi.
La fatica e il senso di conquista che regala la bici sbrogliano la matassa dei pensieri e tornati a casa siamo più felici e anche un po’ più sereni.
E’ una questione di chimica, non sono chiacchiere, a patto però che la testa ascolti il cuore…

uscita perfetta in mtb
La prima edizione del Provalo con Noi ha verificato tutti gli ingredienti dell'uscita perfetta...

Se ci sono quelle 3-4 persone…

Da solo funziona spesso molto bene.
L’uscita in solitaria ti può aggiustare la vita davvero.
In gruppo non riesce altrettanto bene, perché qui il biker si potrebbe accorgere di essere un animale solitario.
Ma no, non è così, siamo fatti per l’aggregazione e la condivisione, ma ad una condizione: che ci si intenda.
Che si riesca a stare sempre (o quasi) tutti insieme.
E che il concetto di divertimento (sì, ognuno ha il suo) sia intimamente condiviso.
La fatica e le difficoltà creano amicizie di ferro.
Lo sapete, vero?
Bene, allora sapete anche quali sono i vostri amici preferiti con cui uscire in bici.

Get lost… ma torna presto

La rotta.
Cioè quel piccolo o grande viaggio che si fa in bici non sono tanto i km che passano sotto le ruote, quanto l’allontanarsi con la testa da casa.
O dalla propria zona di comfort, di routine, di abitudine, insomma, in quella zona dove tutto è noto e più o meno certo.
“Perditi e poi ritorna” è un concetto chiave per chi va in bici.
Ogni uscita è una piccola avventura che ha le dimensioni del tuo coraggio e della tua ambizione.
Solo una cosa, però: a un certo punto, torna a casa.
Altrimenti hai sbagliato qualcosa…

uscita perfetta in mtb

“Offro io!”

Ne bruci di calorie quando pedali…
Ne fai di fatica, in salita e in discesa, chilometri, salti, saltelli, derapate, cadute e via dicendo.
Bello, vero?
Ma è l’epilogo che rende tutto questo ancora più bello.
Ecco un ingrediente che spesso è trascurato: la fine dell’uscita.
Che si fa? Ciao, ciao, è stato bello e tutti a casa.
Chi scappa di fretta, chi saluta sì e no, e chi invece è già andato via.
Certo, succede, il cuore leggero dopo un po’ smette di avere ragione e si torna a correre dietro a orari e doveri.
Però, provate a darvi un po’ più di tempo.
Provate a partire prima, magari, per far sì che la fine dell’uscita sia il momento dell’amicizia, lontano dalla bici.
Davanti a una panino, a una Coca o a quello che volete mangiare a fine uscita.
E’ così che il mondo può diventare un posto migliore.
Sto esagerando?
Assolutamente no.

Prima di rimetterla in garage, proviamo a sentire (anzi, ad immaginare di sentire) ciò che lei, la Mtb, avrebbe da dirci se potesse parlare...

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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