Ho messo due Ohlins sulla sua Turbo Levo e...
Calma, calma: prima gli antefatti.
Qualche tempo fa mi è capitato di testare una e-Mtb con sospensioni Ohlins e in particolare la forcella Ohlins RXF 38, rimanendone davvero impressionato.
Appena quel test si è concluso ho chiesto ad Andreani Group di avere la "magic combo", ossia una RXF 38 29" da 160 mm e un ammortizzatore TTX 22 disponibili per un test.
"E su quale bici le monteresti?" mi aveva chiesto Frankie Munno di Andreani.
E' a quel punto che penso ad un mio compagno di uscite, Luigi Morelli, che con l'offroad ha un rapporto di lunga durata, a pedali e non.
Lui ha una Specialized Turbo Levo G2 in alluminio, molto basica, sulla quale una coppia di sospensioni di questo livello avrebbe lasciato sicuramente il segno.
Quindi, invio ad Andreani le specifiche corrette e nel giro di qualche settimana... per Luigi è Natale!
Inutile dirvi il suo entusiasmo, anche se lui, comunque, aveva già assaporato qualche upgrade di livello sulla sua Turbo Levo "più o meno minimal".
Quindi, questo l'antefatto e adesso andiamo all'ultima uscita, quella durante la quale abbiamo registrato il video seguente...
Ho messo due Ohlins sulla sua Turbo Levo...
...e i benefici sono stati subito evidenti.
La cosa più significativa è la capacità delle ruote di mantenere il contatto con il terreno, grazie all'estrema sensibilità della forcella e, ovviamente, della molla dell'ammortizzatore.
La fluidità della forcella è qualcosa che stupì anche me quando la provai su una Mondraker Crafty in alluminio.
E mi immaginai cosa potesse fare un ammortizzatore a molla su una e-Mtb...
Luigi è stato molto preciso, ascoltando anche i miei indicatori: la molla al posteriore migliora la capacità della bici di superare gli ostacoli.
Come sassi smossi, rocce, gradini e radici.
Di fatto è talmente fluida da ridurre in modo netto i micro-impuntamenti che ogni ostacolo rappresenta per le ruote.
Non solo fluidità, ma anche precisione
E non mi riferisco solo a quella che deriva dalla solidità strutturale, quanto a quella che proviene dall'idraulica.
Ogni click si sente, soprattutto sulla forcella.
E proprio sulla forcella si apprezza la facilità con la quale è possibile decidere il "carattere" della forcella stessa in compressione, specie verso il finecorsa.
Addio token e regolazioni, sì, pratiche, ma grossolane e benvenute regolazioni più precise e anche più veloci (basta la pompetta dell'aria).
Sembra una moto!
Era facilmente prevedibile un'affermazione del genere, specialmente se un test del genere lo fai fare ad un appassionato di moto da enduro.
E infatti a Luigi ho chiesto proprio dei feedback precisi sul comportamento dell'ammortizzatore Ohlins TTX 22 a molla.
La risposta è stata chiara: servirebbe anche sulla moto...
Basta scegliere la molla giusta e fare le due-tre regolazioni di base suggerite da Ohlins e già sei praticamente a posto.
Poi, se hai sensibilità e necessità particolari, puoi spingerti tanto oltre, grazie anche all'eventuale supporto che i tecnici Andreani sanno darti.
Supporto di massimo livello, a patto però di dare loro indicazioni chiare.
Quanto costa tutto questo?
Chiaramente, come tutte le cose, c'è un prezzo da pagare e, nel caso delle cose raffinate, il prezzo è alto.
Infatti la forcella Ohlins RXF 38 costa 1485€ + IVA, ovvero 1811,70€, mentre l'ammortizzatore Ohlins TTX 22, senza molla, costa 828€ + IVA ovvero 1010,16€ ai quali occorre aggiungere la molla il cui costo è di 105€ + IVA, ovvero 128,10€, e la boccola (una sola nel caso della Turbo Levo), 15€ + IVA, ossia 18,3€.
Certamente impegnativo come upgrade e, a conti fatti, non alla portata di tutti, ma parliamo di Ohlins, ossia del marchio di sospensioni che nel mondo delle competizioni a motore è il riferimento per tutti.
E in campo Mtb, entrato solo 10 anni fa, ha già riscosso risultati e apprezzamenti di altissimo livello.
A chi consigliamo queste sospensioni?
Come ha detto Luigi nelle conclusioni del video, queste sospensioni Ohlins non sono destinate solo ai grandi appassionati e ai più esigenti, cioè a tutti quelli che sanno avvertire piccoli cambiamenti nell'idraulica, perché, rispettando le indicazioni di base per il setup, è molto facile arrivare velocemente ad avvertire benefici immediati nella guida e diventare quindi un upgrade profcuo anche per i meno esperti.
Benefici immediati che si traducono, prima di tutto, in maggiore confidenza nella guida, maggiore sicurezza e, in generale, maggiore soddisfazione nella guida.
E' un upgrade che non costa poco, è vero, ma se avete intenzione di tenere ancora a lungo la vostra Mtb o e-Mtb che sia questo è un modo per farla diventare davvero speciale.
Ma non finisce qui: al mio compare di uscite a breve proporrò qualche altra leccornia, non prima, però, di averla provato io.
Ubi maior... 😜
Qui tutti i nostri articoli sul mondo e-Mtb
Per informazioni AndreaniGroup.com
Condividi con
Tags
Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.