EWS La Thuile - Martello e Guala: "Così è nato il progetto enduro"

Giuseppe Scordo
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EWS La Thuile - Martello e Guala: "Così è nato il progetto enduro"

Giuseppe Scordo
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LA THUILE – Secondo e ultimo giorno delle ricognizioni. Poche ore allo start della tappa di Enduro World Series, quarto atto stagionale. Cinque Speciali, una da ripetere due volte, per un totale di sei prove contro il tempo: Superkappa, Miniere, Piloni alto, Piloni basso, Mulino. Il tutto in uno scenario fantastico, quello della Val d’Aosta più vicina alla Francia. E il sogno, che ha richiesto due anni di lavoro, è diventato realtà...

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Le rocce sul Monte Belvedere sulla Ps Superkappa.

Affiancare la mountain bike allo sci alpino, e quindi animare la stagione estiva insieme a quella invernale a La Thuile, è un progetto sbocciato quattro anni fa, con la nascita di un piccolo bike park.
«Per spingere la Mtb – spiega Enrico Martello, direttore di gara e responsabile dei percorsi de La Thuile – si doveva replicare quello che in qualche modo sostiene l’attività degli sport invernali: creare una scuola con i maestri di Mtb a coordinarla. L’ideale per usufruire degli impianti di risalita e quindi generare un indotto estivo da affiancare a quello invernale».

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Enrico Martello, responsabile dei percorsi di La Thuile e direttore di gara.

Due anni fa la svolta. La Thuile doveva crescere e scegliere quale tipo di Mtb volesse promuovere di fronte a un’incredibile disponibilità: 220 km di sentieri pedalabili, circa 500 quelli potenzialmente sfruttabili.
«Avevamo due possibilità – spiega Martello – Dh o altro. Ma la vicinanza a Pila sconsigliava di puntare sulla downhill. L’enduro, nel frattempo, stava diventando un must. E i nostri sentieri, basta guardarli, sono perfetti per questa disciplina. Sono l’essenza dell’enduro».

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Sentieri impegnativi, tutti da guidare, molto vari. Si alternano sezioni strette e ad altre più larghe, specie in cima, tratti ripidi e pedalati. Sentieri costruiti nel secolo scorso dai minatori in cerca di ferro e argento su queste splendide montagne.
«L’unico problema era dettato dalla normale erosione dovuta al passaggio delle bici. E’ bastato allargare un po’ i raggi di curva e creare piccole sponde che riducessero il ricorso ai freni».

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Enrico Guala, profondo conoscitore del territorio valdostano.

E il progetto Enduro World Series quando ha preso forma? La scintilla è scattata in seguito all’incontro tra Martello ed Enrico Guala, uno dei promotori della serie mondiale e profondo conoscitore del territorio (è a La Thuile che ha imparato a sciare e qui ha creato la pista di Dual Slalom).

«Abbiamo creato le Speciali più dure e più lunghe d’Italia – dice con orgoglio Enrico Guala – Senza dubbio tra le più belle del mondo. Al vecchio sentiero Kappa abbiamo aggiunto una sezione davvero impegnativa che lo ha fatto diventare Superkappa. Il superlativo riprende il Superenduro ma anche la perfetta organizzazione dell’evento. I rider sono entusiasti. Ben Cruz ha confessato che questa sarà la gara più dura mai fatta in Mtb».

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La Thuile e lo sviluppo della Mtb inseguono un obiettivo ben preciso.
«Vogliamo offrire tanto dislivello su terreno naturale rispecchiando appieno lo spirito enduro – dice Guala - Una via di mezzo tra un bike park e un trail center. Una sorta di enduro bike park, dove tutti gli appassionati che amano la montagna anche d’estatre possano divertirsi».

Imponente, per questo appuntamento, il lavoro svolto dall’organizzazione per garantire la massima sicurezza dei rider. Uno staff di 30 persone che ha finito di fettucciare il percorso martedì, raccordate con 128 volontari che saranno presenti sui sentieri.
«Ogni Ps – spiega Martello - ha un responsabile e dei Marshall Point sui punti più pericolosi, al di sotto dei quali ci sono quattro volontari con fischietto pronti a segnalare ogni inconveniente a chi sopraggiunge. La montagna è poi stata suddivisa in tre zone: A, B e C, per facilitare i soccorsi. Il soccorso alpino garantisce l’intervento sul posto al massimo in dieci minuti. Per eventuali emergenze, da Aosta è pronto anche l’elicottero che impiega sempre 10 minuti e interviene con verricello».

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La temperatura è bella fresca. La brezza accelera l’alternanza di sole e nuvole. La ricetrasmittente è sempre attiva. E’ l’ora di tornare sui percorsi per l’ultima verifica. I rider, intanto, stanno ultimando le ricognizioni del tracciato. Ancora poche ore e poi sarà debutto. Da domani, a La Thuile, si fa sul serio.

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