Così forte, in questa stagione, non era mai andato. La tappa di Finale Ligure ha esaltato Davide Sottocornola. Non solo per il 25° posto in classifica, di gran lunga il miglior risultato dell’anno in Enduro World Series dopo il 43° di Valloire e il 44° di La Thuile. Ma soprattutto per quello che il rider di Cicobikes Dsb Ion ha fatto vedere sulle Speciali, e in particolare, in alcune sezioni, dove ha guidato alla pari dei mostri sacri. Come nella Ps5, la prima di domenica mattina, in cui il piemontese ha staccato il 10° tempo assoluto.
«Mi sentivo in forma già a Sauze d’Oulx per l’ultima del Superenduro, sia dal punto di vista fisico che psicologico – afferma Davide – Nessuno dei due aspetti può mancare per centrare delle prestazioni di rilievo e in questo finale di stagione ho ritrovato una serenità che non avvertivo da mesi. A Sauze, purtroppo, una foratura aveva rovinato la mia gara. E a Finale sono arrivato molto carico».
- Raccontaci il tuo weekend.
- Andare così forte è stata una sorpresa. Non me l’aspettavo, a maggior ragione dopo il cambio di bicicletta (è passato dalla Santa Cruz Bronson C alla Rocky Mountain Altitude). Sono felice di essere entrato nella Top 15 di alcune Ps. L’unico rammarico è per la quarta Speciale. Stavo facendo un grande tempo, ma una foratura mi ha frenato. Nella sesta e ultima run, invece, ho perso diverse posizioni per la generale. Era una Speciale fisica, tutta da pedalare, senza un metro di recupero. Una prova non adatta alle mie caratteristiche e alla mia potenza. La fatica di due giorni a tutta si è fatta sentire.
- Ti sei divertito sui sentieri?
- Moltissimo. Finalmente una gara dove non si è provato all’inverosimile. Sentieri nuovi e svelati alla vigilia. E appena due giretti per focalizzare i punti cruciali. Diciamo che è stato un passo importante per avvicinarsi al format europeo dell’enduro. Se si vuole che un italiano ottenga dei risultati all’estero, occorre organizzare le gare in questa maniera e far valere la capacità di improvvisare, che è l’arma per eccellenza dell’endurista. Il rider deve interpretare il sentiero e avere buon occhio. Guardate i più forti: tutta gente con esperienza, che viene dalla Dh e ha un campo visivo superiore agli altri. Io sono arrivato tardi a questa disciplina, ho già 35 anni. Ma ai giovani dico di acquisire in fretta la mentalità dell’enduro e di andare a correre in Francia come ho fatto io in questa stagione. Pochi passaggi tecnici a mente e il resto è improvvisazione.
- Il feeling con la Rocky Mountain Altitude è stato immediato...
- Ci sono salito quindici giorni fa. Il primissimo impatto mi ha un po’ spiazzato. Ma sono bastati pochi giri per capire che con questa bici si va davvero forte.
- Com’è rispetto alla Bronson?
- La Bronson ha una vocazione più da all mountain. E’ una bici che devi guidare sempre, senti di starci sopra, non ti perdona il minimo errore. La Rocky è per certi versi più facile, essendo più specifica per l’enduro. Ti senti “incassato” dentro, ti stanca di meno, ti permette di stare più arretrato e la curva di sospensione è decisamente più morbida. Rispetto alla Bronson, mi dà più sicurezza.
- Ti aspettavi di vedere Barel sul gradino più alto del podio?
- Conosciamo tutti Fabien, è una macchina, appartiene alla categoria dei marziani. Ma dopo tutto quello che ha passato, no, non mi aspettavo la sua vittoria. L’ho appena rivisto in video. E’ un ballerino, sembrava danzare sui sentieri di Finale. Chapeau.
- La tua stagione è finita.
- Sì, finalmente un po’ di stacco. E per il 2015 mi auguro di ripartire proprio dal gas che ho saputo tirar fuori a Finale.
Non poteva esserci un epilogo migliore per Davide Sottocornola. Aveva iniziato il 2014 spiegandoci che gli serviva un cambio di mentalità (ricordate questa intervista?). Più serenità e, aggiungiamo noi, più convinzione nei propri mezzi.
Il 2015 deve ripartire proprio da qui.
E adesso parliamo della nuova bici di Sottocornola, la Rocky Mountain Altitude Msl con allestimento personalizzato. Foto e didascalie di Davide Ferrigno.
Piccolo flashback: vi ricordate il confronto Santa Cruz Bronson vs Santa Cruz Nomad (quella da 26")? Ecco che cosa ne pensava Davide Sottocornola.