Domenica alla Val di Fassa Bike: cosa dice SuperOp?

Mirko De Angelis
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Domenica alla Val di Fassa Bike: cosa dice SuperOp?

Mirko De Angelis
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Ormai manca poco alla Val di Fassa Bike.
Queste ultime due settimane mi sono servite per mantenere il più possibile la forma acquisita durante l’estate.
E l’aver iniziato a utilizzare SuperOp mi ha dato modo di gestire meglio il recupero, componente fondamentale soprattutto nelle discipline di endurance come il ciclismo.
SuperOp, come già spiegato in altri articoli, in termini pratici fornisce una risposta molto importante sul proprio stato di forma, così da guidarci meglio sulla tipologia di allenamento da svolgere.
In breve cercherò di descrivervi le reali sensazioni avute fino ad ora con SuperOp.

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Buongiorno SuperOp

Come da indicazioni, la rilevazione dei dati di pressione e frequenza cardiaca va effettuata al risveglio, prima di svolgere qualunque attività e/o movimento.
Suona la sveglia, apro gli occhi e indosso SuperOp.
Aspetto qualche secondo e avvio la misurazione.
In questo periodo mi sono accorto che più il tuo percorso è regolare, più SuperOp è attendibile, in quanto riesce a captare le abitudini giornaliere.
Un dato che, senza dubbio, potrebbe aumentare la precisione del sistema è, a mio avviso, l’inserimento delle ore di sonno.
E’ un parametro fondamentale nella valutazione dello stato di stanchezza.

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Il semaforo di SuperOp

Una volta inseriti tutti i dati relativi ai parametrici fisici (lo sfigmomanometro è interfacciabile con il proprio smartphone grazie alla connettività Bluetooth, in alternativa è possibile inserire i dati manualmente) e risposto ad alcune domande sulla tipologia di allenamento e di giornata appena trascorsa, il sistema, basandosi sul rilevamento dei dati storici (il sistema raggiunge l’optimum dopo 2 mesi di “conoscenza” dell’atleta) ci restituirà uno dei tre colori del semaforo corredati da una percentuale di ricettività: il semaforo verde ci indicherà via libera per un allenamento che vada a stimolarci a fondo; il semaforo arancione significherà che siamo ancora nella fase di compensazione (e quindi dovremo “moderarci”), mentre, infine, il semaforo rosso, sarà il segnale che il nostro fisico dovrà osservare un giorno di riposo.

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In più di un mese di utilizzo sono state veramente poche le volte in cui il semaforo è stato di colore verde e le mie sensazioni non corrispondevano al colore di SuperOp.
Altre volte invece, quando io mi sentivo “in forma”, il semaforo arancione/giallo mi ha aiutato a rispettare il giorno di recupero attivo facilitando il fenomeno della supercompensazione ed evitando l’overtraining (cioè il sovrallenamento).
In questa fase della stagione le energie rimaste sono veramente poche e basterebbe un allenamento ad alta intensità di troppo a scaricare definitivamente il mio fisico.

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L’influenza mentale di SuperOp
Se da un lato i colori del semaforo sono un grande aiuto nei giorni di allenamento, dall’altro per gli atleti che si fanno condizionare molto da un numero, potrebbero essere un grande svantaggio.
Molti elite o professionisti, in varie interviste, hanno affermato di non usare SuperOp nei giorni di gara perché influenzerebbe troppo la loro performance. 
Io, non avendo pressioni come un Pro’, ho voluto provare SuperOp anche in occasione di una giornata di gara, giornata in cui, ovviamente, ho dovuto prendere il via a prescindere dal “suggerimento” che il sistema mi offriva.
Il risultato fortunato, semaforo verde con il 72% di ricettività, probabilmente non mi ha influenzato, ma sono sicuro che, anche se SuperOp mi avesse mostrato un semaforo rosso, in gara avrei cercato comunque di esprimermi al massimo delle mie potenzialità. 
Insomma, SuperOp non è per i deboli di testa nelle giornate dalle grandi occasioni o aspettative.

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La prima parte di questa mia esperienza con il sistema SuperOp è sicuramente positiva perché mi ha permesso di modulare in maniera graduale gli allenamenti alternandoli con la giusta quantità di riposo.
E’ sicuramente un ottimo strumento sia per i professionisti, che sono già sufficientemente seguiti da personale qualificato, sia per gli amatori come me, sia per coloro i quali si allenano in maniera autonoma, sia per chi, infine, è affiancato da un preparatore atletico. In quest’ultimo caso il responso giornaliero di SuperOp facilita senza dubbio il lavoro del coach che può distribuire con molta più precisione i giorni di carico e scarico durante il periodo di allenamento.
Va sottolineata anche la caratteristica, non secondaria, del pannello dedicato ai preparatori atletici che potranno associare al proprio profilo quelli degli atleti seguiti, così da poterne monitorare i progressi giornalmente andando a fornire loro precise indicazioni day-by-day.

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La Val di Fassa Bike sta arrivando…
Tornando alla mia preparazione per la Val di Fassa Bike i miei allenamenti si sono basati su lunghe distanze con dislivelli importanti a intensità medio/basse alternate a giornate di riposo e, soprattutto negli ultimi giorni, su simulazioni di tracciati Xc per prendere sempre più confidenza con la mia bici e affinare la tecnica di guida, molto importante soprattutto quando si vanno ad affrontare gare su percorsi dolomitici caratterizzati da tratti molto tecnici e single track che non lasciano spazio al minimo errore.
Mancano poche ore al via di un’altra fantastica giornata sulle grandi montagne, che verrà resa ancor più epica dal maltempo previsto.
Ci vediamo domenica ai nastri di partenza della Val di Fassa Bike.
Puntuali… ore 9!

Qui i dettagli della Val di Fassa Bike 2017

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